soluzioni

Incidente Crowdstrike, come evitare la prossima cyber catastrofe globale



Indirizzo copiato

Utile ora un ragionamento più a freddo su cosa non ha funzionato. nel caso della patch sbagliata Crowdstrike che ha causato miliardi di danni. E cosa si possa fare per ridurre il rischio che problemi come questo si presentino di nuovo, anche in modo più grave

Pubblicato il 29 lug 2024

Claudio Telmon

Information & Cyber Security Advisor” P4I



crowdstrike incidente

A qualche giorno di distanza dall’incidente che ha bloccato gli utenti di Crowdstrike, causando la famigerata schermata blu e miliardi di dollari di danni (almeno 5) ad aziende (con disservizi a utenti di trasporti, banche e di ospedali, tra l’altro), si può fare qualche ragionamento più a freddo su cosa non ha funzionato.

E cosa si possa fare per ridurre il rischio che problemi come questo si presentino nuovamente.

Il tema non è naturalmente cosa farà Crowdstrike: Crowdstrike è solo uno dei tanti prodotti che, nella nostra società così dipendente dai sistemi informativi, ha la possibilità di causare un disservizio, e non è neanche uno dei più preoccupanti, dato che è utilizzato da una percentuale tutto sommato limitata delle organizzazioni critiche.

È utile però valutare le affermazioni che in questo periodo sono state fatte dai diversi soggetti considerati come buoni o cattivi esempi di resilienza rispetto a questi problemi.

Incidente Crowdstrike, gli attori

Sicuramente uno degli attori principali è stata Microsoft, che ha avuto modo di dichiarare che Crowdstrike ha potuto causare un danno così ampio perché, per operare efficacemente, ha accesso al nucleo del sistema operativo Windows (il kernel), e questo sarebbe dovuto alle richieste dell’Unione Europea volte a favorire la concorrenza sul mercato della cybersecurity [1]. Con l’accesso al kernel, tutti i software di cyber – e non solo quelli di Microsoft – possono giocare sullo stesso terreno ad armi pari.

Microsoft rende comunque disponibile il proprio prodotto Defender come alternativa. L’implicazione sarebbe che se l’Unione Europea non avesse costretto Microsoft ad “aprire” l’accesso al kernel, il problema non si sarebbe verificato, e gli utenti avrebbero usato Defender senza problemi.

Naturalmente, il ragionamento crolla quando si considera che nessuno costringe le aziende a spendere nell’acquisto di un prodotto come Crowdstrike, certamente non economico: se la gran parte delle grandi aziende acquista prodotti aggiuntivi, sarà perché con Defender non si trova sufficientemente protetta. Detto in altre parole, un kernel chiuso avrebbe evitato questo problema di un giorno, ma probabilmente in tutti gli altri giorni avrebbe causato altri problemi più diffusi. Problemi che comunque gli utenti di altri prodotti di sicurezza diversi da Crowdstrike non hanno (per ora) avuto.

Le cause del problema Crowdstrike

Per quanto riguarda Crowdstrike, ha dichiarato[2] che il problema è stato causato da un difetto negli strumenti di test degli aggiornamenti prima del rilascio, e che si sta muovendo in due direzioni: un rilascio “progressivo” degli aggiornamenti e il miglioramento del processo di test.

Il rilascio progressivo degli aggiornamenti vuole dire in generale che gli aggiornamenti sono rilasciati prima ad un piccolo gruppo di utenti disposti a fare da cavie (o inconsapevoli di esserlo), sui quali vengono verificati eventuali problemi prima del rilascio alla totalità dei clienti. Una tecnica efficace in generale, ma non banale da applicare sugli aggiornamenti sempre più rapidi che sono richiesti dal contrasto al malware. E poi, naturalmente, c’è il miglioramento del processo di test.

La soluzione non soluzione: migliorare i test

Utile certamente, e sicuramente un difetto che causi il blocco immediato di tutte le installazioni dell’aggiornamento dovrebbe essere intercettato, ma sarebbe un errore pensare che il miglioramento dei test risolva il problema, semplicemente perché il problema, in sé, non ha una “soluzione”.

I sistemi operativi sono oggetti estremamente complessi, come molti altri prodotti software, fra cui quelli della categoria di Crowdstrike.

L’idea che dei test, per quanto approfonditi, possano intercettare qualsiasi difetto che possa causare il blocco di un sistema è semplicemente sbagliata. Lo sa bene anche Microsoft, che da decenni lotta con questa difficoltà, e che ha enormemente migliorato i propri processi negli anni, ma che nonostante questo periodicamente inciampa in problemi simili[3].

Il tema dell’accesso al Kernel

Ma non è solo una questione di test e rilascio: un altro tema fondamentale, ad esempio, anch’esso parte della storia dei sistemi operativi, è come avere la minore quantità possibile di codice che viene eseguita nel kernel, quindi con la possibilità di causare blocchi così gravi, tenendo invece buona parte del codice ad un livello meno critico, riducendo quindi anche la necessità di aggiornare spesso proprio il componente nel kernel.

Si parla quindi di security (e in questo caso, resilience) by design, ovvero per progettazione. Questo è solo uno dei tanti modi in cui l’affidabilità del software critico può essere migliorata.

Naturalmente, non possiamo dire, da questo punto di vista, se il disegno di Crowdstrike sia o meno valido.

Perché un altro problema, quando si parla di rischio, è che non è detto che chi ha avuto l’incidente sia il prodotto peggiore: stiamo parlando di eventi a bassa probabilità, e quindi può essere tranquillamente che qualcuno dei suoi concorrenti, che in questo momento sta guardando le disgrazie di Crowdstrike e che magari ha anche una base di utenti più ampia, possa avere lo stesso problema domani.

L’importanza delle regole

Da questo punto di vista, aiuterà sicuramente il Cyber Resilience Act, che non a caso si chiama così. Proprio per i prodotti più critici, l’immissione sul mercato comporterà verifiche a priori, documentate e di terza parte, per dare maggiori garanzie sia dal punto di vista della progettazione che dei processi di realizzazione e test. Non solo: nel caso di un incidente come questo, sarà molto più semplice, per le autorità di controllo designate, indagare sull’incidente e, se del caso, richiedere azioni di miglioramento o addirittura ritirare il prodotto dal mercato.

Il problema chiave: dipendenza da pochi fornitori

Può bastare? Certo che no. Crowdstrike è una goccia nel mare. La dipendenza da pochi fornitori per componenti molto più critici è praticamente totale. L’incidente di Crowdstrike è, tutto sommato, semplice e limitato: i sistemi si fermano, nel giro di qualche ora si trova la soluzione e poi si fanno ripartire.

Pensiamo cosa succederebbe, per puro esempio, se un aggiornamento di qualcuna delle principali piattaforme di virtualizzazione introducesse un difetto che causasse la progressiva corruzione dei dati, ovvero delle macchine virtuali, delle loro configurazioni e dei dati che trattano (e quindi anche dei dati di ripristino sui quali tanti fanno affidamento).

È solo un esempio: i casi sono talmente tanti che è inevitabile che qualche altro prima o poi si presenti. Non c’è una soluzione semplice.

Quali soluzioni perché non riaccada di nuovo e peggio

Da un punto di vista generale, potrebbe essere opportuno che uno stesso fornitore non possa avere una quota di mercato troppo ampia nell’ambito delle infrastrutture critiche.

Ma, all’interno di una singola azienda classificata come infrastruttura critica, si dovrebbe lavorare in modo importante su una continuità operativa che consideri come scenario anche un guasto dei servizi e prodotti di un fornitore ICT, o l’intero sistema informativo (dopotutto, tipicamente, se un incidente colpisce le infrastrutture di virtualizzazione o il sistema operativo di maggiore utilizzo, c’è poco che rimanga in piedi).

Le soluzioni esistono. Prendiamo ad esempio il settore della sanità, uno di quelli di cui si è parlato anche in questo caso. La capacità di strutture diverse di continuare a mantenere operativi i processi più critici durante un incidente da malware, e poi di riprendersi, è evidentemente diversa in funzione del grado di preparazione all’incidente.

Un guasto dovuto ad un fornitore critico difficilmente avrebbe conseguenze più gravi, e quindi le stesse procedure dovrebbero aiutare anche a mitigare gli impatti di questo tipo di disservizi. Naturalmente, non tutto sarebbe gestibile ma, come sempre quando si parla di rischio, si tratta di mitigare il più possibile, non di risolvere.

Già avere delle procedure di gestione della crisi che permettano di far fronte a questo tipo di incidenti sarebbe un passo avanti ed una tranquillità notevole.

Anche su questo, le istituzioni europee si sono mosse, sia come normativa (i temi di continuità operativa indicati dalla Direttiva NIS2), sia come azioni di verifica della capacità concreta delle organizzazioni di gestire un incidente cyber[4].

Questo perché la nostra dipendenza dai sistemi informativi è nota. Purtroppo, mentre è relativamente semplice affrontare il problema “a valle”, richiedendo alle aziende forti investimenti per la propria resilienza, affrontare il tema della dipendenza da pochi soggetti critici sembra essere molto più complesso.

Note


[1] https://www.theregister.com/2024/07/22/windows_crowdstrike_kernel_eu/

[2] https://www.bloomberg.com/news/articles/2024-07-24/crowdstrike-blames-defect-in-content-update-for-epic-it-crash

[3] https://www.techradar.com/computing/windows/microsoft-pauses-windows-11-update-as-its-sending-some-pcs-into-an-infinite-reboot-hell

[4] https://www.bankingsupervision.europa.eu/press/pr/date/2024/html/ssm.pr240726~06d5776a02.en.html

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4