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Rete elettrica: AI e condivisione per un sistema più efficiente



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La trasformazione del sistema elettrico italiano passa attraverso energie rinnovabili, intelligenza artificiale e condivisione energetica. Il nuovo quadro normativo europeo introduce strumenti operativi per ottimizzare produzione, consumo e storage, creando benefici economici per imprese e cittadini attraverso configurazioni collaborative

Pubblicato il 18 dic 2025

Paolo Benfenati

Presidente Comunità Energetica WeVèz Soc. Coop.



Energia Condivisa

L’energia condivisa è uno strumento che consente di affrontare le sfide della transizione energetica. In un contesto in cui la produzione da fonti rinnovabili cresce rapidamente e i consumi digitali aumentano in modo esponenziale, la capacità di coordinare domanda e offerta diventa fondamentale per garantire l’efficienza e la stabilità del sistema elettrico nazionale.

La doppia trasformazione del sistema elettrico

La trasformazione del sistema elettrico ha due motori principali: da un lato, la crescita accelerata delle fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, che modifica profondamente il profilo della produzione; dall’altro, la crescente digitalizzazione e l’aumento dei carichi legati ai data center e all’intelligenza artificiale, che ridefiniscono la domanda. Negli ultimi dieci anni la potenza fotovoltaica installata in Europa è cresciuta in modo esponenziale, passando dai circa 100 GW del 2012 a oltre 260 GW nel 2022.

Questo boom ha effetti diretti sulla curva di carico: nelle ore centrali della giornata la produzione da solare supera spesso la domanda. Questo fenomeno disegna una curva a campana rovesciata, con prezzi bassi nelle ore centrali e due picchi ai margini della giornata: uno al mattino e uno alla sera.

Le conseguenze sono notevoli: l’aumento della volatilità dei prezzi e la creazione di potenziali inefficienze se l’energia disponibile non viene utilizzata o accumulata.

La pressione dei consumi digitali sulla rete

In parallelo, la domanda cresce in risposta a nuovi carichi digitali. L’espansione dell’intelligenza artificiale e dei data center sta esercitando una pressione crescente sul sistema elettrico.

Il report Electricity 2024 dell’International Energy Agency descrive chiaramente questa dinamica: tra il 2022 e il 2026 il consumo globale dei data center, includendo quelli dedicati all’AI, potrebbe quasi raddoppiare.

L’effetto combinato di questi due fattori porterebbe ad avere l’energia disponibile in eccesso nelle ore centrali, mentre i consumi diventano più intensivi e meno prevedibili.

Questo scenario aumenta la necessità di strumenti che sappiano anticipare, equilibrare e rendere flessibile l’intero sistema. È in questa cornice che tecnologie come l’intelligenza artificiale, lo storage distribuito e la condivisione dell’energia assumono un ruolo chiave.

L’intelligenza artificiale al servizio delle previsioni energetiche

L’apporto dell’intelligenza artificiale Il valore dell’AI non risiede nello sconvolgere il funzionamento della rete, ma nel migliorare la capacità di prevederne il comportamento. Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato che i modelli di deep learning migliorano la precisione delle previsioni, sia sul fronte dei prezzi che su quello della domanda.

Uno studio del 2024, Deep learning-based electricity price forecasting, mostra come l’uso di reti neurali complesse consenta di ridurre l’errore delle previsioni day-ahead in diversi mercati europei. La ricerca evidenzia l’abilità dei modelli di deep learning nel catturare dinamiche non lineari e comportamenti di prezzo influenzati dalla variabilità rinnovabile.

Questo dimostra che la previsione avanzata consente di orchestrare produzione, consumo e storage con un livello di granularità prima impossibile.

Le novità normative europee e italiane sulla condivisione

Il quadro normativo Sul fronte regolatorio, la riforma europea del mercato elettrico e il relativo recepimento italiano contribuiscono a trasformare la previsione da possibilità tecnica a strumento operativo.

Il D.lgs 210/2021, che sarà aggiornato con le modifiche previste dallo schema di Atto del Governo 318 in approvazione, riconosce la condivisione dell’energia come funzione strutturale del cliente attivo. La versione definitiva dell’Atto, una volta approvata, renderà pienamente operative le modifiche previste, tra cui la regolazione più puntuale dei flussi condivisi e l’allineamento con il nuovo quadro europeo.

Il recepimento della direttiva (UE) 2024/1711 introduce il diritto allo scorporo in bolletta della quota di energia coperta dalla condivisione. Quando un cliente partecipa a una configurazione di condivisione, la parte del suo consumo coperta dall’energia condivisa viene sottratta dalla componente “materia prima“, lasciando solo imposte e oneri.

È un passaggio che rende leggibile il valore della condivisione e ne permette l’utilizzo come leva economica. La modifica all’art. 32 del D.lgs 199/2021 estende questo diritto a tutti i clienti finali: imprese, PA, enti locali e privati possono utilizzare la condivisione come strumento di ottimizzazione energetica. Infine, l’introduzione della figura dell’organizzatore della condivisione consente la gestione professionale di configurazioni complesse che integrano produzione distribuita, storage e flessibilità, favorendo la scalabilità industriale delle soluzioni.

L’integrazione tra previsione, normativa e tecnologia

Energia condivisa, AI e storage Quando previsione, normativa e tecnologia convergono, nasce un modello energetico più coordinato.

Prevedere quando il prezzo sarà più basso permette di concentrare parte dei consumi nelle ore convenienti. Prevedere quando la produzione rinnovabile sarà elevata consente di ricaricare lo storage in modo ottimale.

Prevedere quando il prezzo sarà in rialzo rende possibile modulare il prelievo dalla rete o valorizzare l’energia condivisa. Lo scorporo della materia prima rende trasparente il valore di queste operazioni. La regolazione del cliente attivo ne consente l’utilizzo. Lo storage permette di trasformare previsioni in scelte concrete.

L’AI fornisce l’informazione necessaria per decidere quando attivare ciascuna leva. Il risultato non è solo un risparmio per il singolo cliente, ma una migliore distribuzione dei flussi energetici su scala di rete.

Redistribuzione del valore nelle comunità energetiche

Il nuovo quadro normativo permette, inoltre, di immaginare forme avanzate di redistribuzione del valore. Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono destinare parte dell’energia condivisa o degli incentivi del GSE a forme di ritorno collettivo: riduzioni di spesa energetica, investimenti condivisi o iniziative di welfare energetico.

Non si tratta di un meccanismo automatico, ma di una possibilità resa concreta dalla trasparenza dei flussi e dalla nuova architettura del mercato.

Verso una rete collaborativa e intelligente

Conclusione L’intelligenza artificiale non riscrive le regole del sistema elettrico, ma ne amplia le possibilità operative.

La combinazione di AI, energia condivisa e storage crea opportunità per imprese, cittadini e territori: partecipare al bilanciamento della rete e ottenere benefici economici diretti. Il futuro non è una rete controllata dagli algoritmi, ma una rete in cui gli algoritmi aiutano a distribuire meglio la produzione, il consumo e la condivisione.

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