Accredia, ecco perché le nuove regole sulla conservazione

La conservazione dei documenti digitali si estende a nuovi ambiti (fatture,giustizia, sanità), e sono necessari poteri di controllo, certificazioni, e misure di privacy adeguate. Così Accredia spiega sul nostro sito il senso della Circolare n° 36/2016, che ora sta rivedendo

Pubblicato il 21 Feb 2017

sanità-forumpa-150612174543

Recentemente sono state sollevate delle osservazioni, da parte delle Associazioni che raggruppano gli operatori della conservazione a norma, sul modo in cui si procede, in Italia, all’accreditamento di Conservatori Digitali. Si tratta di osservazioni non prive di fondamento, in particolare riportate nell’articolo a firma di Nicola Savino, Rossella Ragosta e Alfonso Pisani, che inducono a una risposta, necessaria per fare chiarezza sui ruoli e sugli intenti di tale importante processo.

Come noto ACCREDIA non opera di propria iniziativa, nel definire e rendere disponibile al mercato uno schema di accreditamento. Sono sempre le cosiddette Parti Interessate che ne promuovono l’attivazione. ACCREDIA non elabora norme, ma applica quelle definite o validate da altre parti interessate, come le Amministrazioni competenti, o gli enti di normazione. Nella fattispecie della conservazione a norma, il legislatore ha previsto l’equiparazione di questo servizio a un servizio fiduciario a livello nazionale. Si tratta di una decisione che non sta ad ACCREDIA discutere. Peraltro, in modo del tutto coerente con la finalità di questo articolo, si può dire che il concetto di conservazione ha assunto un ruolo di crescente importanza nel Paese e, probabilmente, non era possibile che tale servizio sfuggisse alla identificazione di una disciplina adeguata per garantire il mercato.

Proprio il mercato che fa riferimento ai servizi di conservazione, grazie alle previsioni di legge anche del nuovo CAD, si sta allargando ad ambiti sempre più ampi e molto delicati. Si pensi alla conservazione non solo delle fatture per la PA, ma di quelle B2B, che è prevedibile non tarderà molto a divenire realtà. Si pensi, ancora, alla conservazione di atti giudiziari, piuttosto che di dati sanitari (cartelle cliniche), sicuramente ascrivibili alla categoria dei dati sensibili, così come identificati dalla normativa per la privacy.

Ed a proposito di privacy, si pensi a tutti i trattamenti che saranno fatti, nel tempo, avvalendosi di servizi di conservazione, non ultimo per le esigenze di correlate con gli altri servizi fiduciari nazionali, quali, ad esempio SPID. Già si vedono dunque evidenti segnali, di come il servizio di conservazione diverrà strategico per il cosiddetto Sistema Paese. Ebbene, pensare che tale criticità per la sicurezza del Paese sfuggisse all’attenzione del legislatore, francamente appare una valutazione fuori misura. Desiderarlo, per rendere più semplice l’attività imprenditoriale correlata a tale servizio, appare poco prudente, per la rilevanza degli interessi in gioco.

Trattandosi del livello di sicurezza atteso per un servizio che ha una forte rilevanza per gli interessi del Paese, occorre sempre correlare le considerazioni di utilità immediata con i rischi derivanti da malfunzionamenti e con tutte le vulnerabilità che degli specialisti di settore non dovrebbero ignorare. Si tratta di vulnerabilità di vario tipo: dalle problematiche legate alla “ingegneria sociale” fino a quelle per la cosiddetta “Cyber Security” della quale sempre più dovremmo interessarci e divenire consapevoli.

Per i motivi sopra esposti, si ritiene che la scelta del legislatore non sia ascrivibile ad un “errore”, come da altri affermato. Al contrario, a nostro avviso si è trattato di una scelta prudenziale ampiamente condivisibile, nell’interesse del Sistema Paese.

Certo, si può capire che si tratti di una scelta destinata ad provocare maggiori costi di gestione per i conservatori. Costi che però sarebbero ampiamente motivati, nell’ottica di fornire una garanzia di robustezza sul fronte organizzativo e tecnico. Si può anche dire che, stante la correttezza di tale scelta, la decisione di stare o non stare in un certo business non può essere ascrivibile a nessun altro che al management ed alla proprietà dell’impresa, cui sta la responsabilità di predisporre e di approvare il relativo piano di business.

Sono proprio queste considerazioni che, a partire dalla fine del mese di settembre, hanno condotto AgID a definire dei principi, che tenevano conto delle indicazioni del disposto del D. Lgs. 176/2016 in merito alla sensibilità per gli interessi del Paese del servizio della conservazione a norma. ACCREDIA, ha voluto, nell’occasione, riconfermare il proprio ruolo di supporto alla PA, sancito anche dalla convenzione siglata con AgID, così come avviene con molteplici altre PA. Si tratta di un ruolo che discende dal Regolamento (CE) 765/2008 e da quanto disposto dal Governo, a mezzo del Decreto Interministeriale del 22 Dic. 2009, che riconosce ACCREDIA come Ente Unico di Accreditamento Nazionale. In tale veste, ACCREDIA supporta le PA nella interpretazione e applicazione delle regole di accreditamento che, di volta in volta, sono indicate dal legislatore per disciplinare e vigilare il mercato, in armonia con tutte le altre norme cogenti esistenti a livello comunitario.

La Circolare n° 36/2016 è uno strumento destinato agli Organismi di Certificazione e non alle associazioni, disciplinando il modo con il quale gli stessi Organismi di Certificazione opereranno per qualificare i conservatori. Quindi, il fatto che siano richiamate delle Norme non ben note agli stessi conservatori e/o che le stesse e la loro interazione non risultino immediatamente chiare ai conservatori è un problema minore – e comunque facilmente risolvibile – dato che la Circolare risulta ben chiara a coloro che saranno destinati ad applicarla. Dispiace per la presenza di un paio di refusi, frutto della fretta con la quale sia AgID, sia ACCREDIA hanno dovuto lavorare, per ridurre al minimo il disagio legato alla sospensione del processo di “accreditamento pubblico” operato da AgID.

ACCREDIA rispetta i criteri indicati da AgID per lo svolgimento del processo “istruttorio” finalizzato all’ottenimento dell’ accreditamento pubblico. Le regole di accreditamento degli Organismi di Certificazione per il processo di conservazione a norma si basano esplicitamente e solamente su questi principi.

Il cosiddetto “accreditamento pubblico” dei conservatori, occorre ricordarlo, è una responsabilità della sola AgID e non degli Organismi di Certificazione. Questi, possono e devono essere considerati responsabili della diligenza qualificata e della esaustività (seppur su base campionaria) dello svolgimento del processo istruttorio. Quest’ultimo fornirà evidenza di una maggiore o minore schermatura dai rischi legati alle minacce alle infrastrutture dei conservatori, a seconda della robustezza delle analisi e degli approfondimenti che la stessa Agenzia per l’Italia Digitale richiederà che vengano eseguiti.

In conclusione, ACCREDIA applica le regole che le PA competenti le indicano. Oggi, sulla base delle nuove indicazioni provenienti da AgID, stiamo rivedendo la Circolare n° 36/2016 già citata. Non sta ad ACCREDIA decidere se tale revisione sarà una cosa giusta e utile al Paese, anche se non possiamo non rilevare che si vanno ad alleggerire dei presidi importanti, che erano stati progettati per garantire il mercato sul fronte della sicurezza delle informazioni e dell’operatività dei conservatori. Le conseguenze delle citate di queste scelte politiche saranno di pertinenza di tutti i Cittadini e di tutte le Imprese, Associazioni e Istituzioni che si appoggeranno, volontariamente o meno, ai processi di conservazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2