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Fair use, diritto d’autore e IA: gli effetti della sentenza Warhol-Goldsmith



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Secondo la Corte suprema Usa, i ritratti del musicista Prince realizzati da Andy Warhol non rientrano nella categoria del fair use ai sensi della normativa sul copyright. Vediamo perché la sentenza può far scuola anche in materia di intelligenza artificiale e software di generazione grafica

Pubblicato il 1 giu 2023

Alfredo Esposito

Studio Legale Difesa d’Autore



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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha recentemente emesso una decisione[1] in materia di fotografia, grafica derivata e fair use, che può far scuola anche in materia di intelligenza artificiale e software di generazione grafica.
Nello specifico, oggetto della questione erano i ritratti del musicista Prince realizzati da Andy Warhol. La Corte ha stabilito che tali ritratti non rientrano nella categoria del fair use ai sensi della normativa sul copyright statunitense.
La decisione, con un voto di 7-2, ha sottolineato in dettaglio che alle opere di Warhol basate sulla fotografia originale di Lynn Goldsmith non va applicata la disciplina sul fair use e tali lavori costituiscono quindi una violazione di copyright.

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