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Tecnologie dual-use: dal militare al civile, un mercato boom



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Le tecnologie dual-use nascono per scopi militari e trovano impiego civile. GPS, internet e droni sono esempi di questa evoluzione. Il mercato registra crescita costante, attirando investimenti in settori strategici come difesa, spazio e intelligenza artificiale

Pubblicato il 14 ott 2025

Leonella Gori

SDA Bocconi School of Management



tecnologie dual use; AI agents finance

Le tecnologie dual use nascono spesso in ambito militare e trovano poi applicazioni civili pervasive, dal GPS ai droni fino a internet. Questa duplice traiettoria apre mercati in crescita e questioni regolatorie che il testo esamina con esempi, definizioni e implicazioni per lo spazio.

Dal militare al civile: esempi di tecnologie dual-use

Migliaia e migliaia di forni a microonde venduti in tutto il mondo. Ma doveva essere un radar.

La mappa della strada che ci condurrà precisamente all’hotel prenotato per le vacanze. O all’appuntamento di lavoro. Ma il GPS era nato per scopi militari, negli Stati Uniti. Ed è cruciale in ambito difesa ancora oggi, per puntare armamenti e localizzare mezzi. Eppure, tutti o quasi abbiamo il navigatore sullo smartphone.

Dal web ai droni: origini militari, usi civili

Molto comodo fare la spesa da casa. E inviare messaggi ad amici sparsi in tutto il mondo. E studiare, leggere qualsiasi articolo, o notizia, da ovunque. Ma internet affonda le radici in ARPANET, progetto militare, istituto di ricerca fondato nel 1958 dal Governo americano per ricercare soluzioni per uno scambio di informazioni rapido e sicuro in piena guerra fredda.

Ancora: oggi bambini e papà fanno partire i droni anche dai giardini, come fossero aquiloni.

Ma i primi prototipi di velivoli senza pilota fecero la loro comparsa durante la prima guerra mondiale, all’inizio del XX° secolo.

Che cosa significa davvero dual use

Sono solo tre esempi di come tecnologie che hanno un impiego quotidiano, per le quali sono nate aziende produttrici e rivenditori in ambito commerciale e civile siano in realtà sorte per motivazioni del tutto diverse, spesso militari, ed abbiano successivamente trovato utilizzo in ambito civile, dove la loro diffusione ne ha sovente decretato anche il successo economico.

Beni a doppio uso: definizioni e categorie

Moltissimi sistemi tecnologici mostrano un doppio utilizzo, sia civile, sia militare; essi, in quanto beni e sistemi a doppio uso non costituiscono direttamente materiali di armamento.

Tali beni sono individuati a livello normativo poiché la loro importanza strategica e geopolitica è di estremo rilievo e, come si può comprendere utilizzando un termine leggermente colloquiale, delicata.

È possibile elencare, secondo la normativa europea, diverse categorie di beni dual use; precisamente:

  • Materiali nucleari, impianti ed apparecchiature
  • Materiali speciali e relative apparecchiature
  • Trattamento e lavorazione dei materiali
  • Materiali elettronici
  • Calcolatori
  • Telecomunicazioni e «Sicurezza dell’informazione»
  • Sensori e laser
  • Materiale avionico e di navigazione
  • Materiale navale
  • Materiale aerospaziale e propulsione

Criteri tecnici, export e sanzioni

Rilevanti al fine della classificazione sono sia la tipologia del prodotto sia il parametro tecnico corrispettivo.

Non sorprende che siano necessarie autorizzazioni per procedere all’esportazione da richiedere all’Unità di autorizzazione dei materiali di armamento.

In effetti, la mancanza delle dovute autorizzazioni può comportare sanzioni molto salate.

Trend di mercato: perché cresce l’ecosistema duale

Alla luce di tali considerazioni, è spontaneo chiedersi quale sia l’andamento delle tecnologie duali, a livello di presenza sul mercato.

Dato che siamo pervasi da soluzioni tecniche a doppio uso, che includono l’Intelligenza Artificiale, le Biotecnologie, la Sicurezza informatica, è comprensibile che il mercato del dual use registri una crescita costante e, nonostante la necessità di autorizzazioni, sono sempre di più gli operatori e le aziende che investono capitali in un mondo che mostra strategicità, pervasività nella vita quotidiana e richiede ricerca e sviluppo continui.

Duplice uso e duplice scopo: perché non è la stessa cosa

In questo paradigma complesso vi sono alcune precisazioni importanti da segnalare, in quanto vi sono un dual- use e un dual-purpose. Vediamo meglio di cosa stiamo parlando.

La duplice natura di molti sistemi spaziali è stata evidenziata come una minaccia per la sicurezza. Ciò perché distinguere tra duplice uso e duplice scopo è fondamentale per mitigare questo problema.

La duplice natura di molti sistemi spaziali è considerata da molti membri della comunità internazionale un problema di notevole preoccupazione, che può rappresentare una sfida per la sicurezza, ostacolando gli sforzi per proteggere i sistemi spaziali da possibili minacce.

C’è anche da segnalare che la dualità, dal punto di vista della definizione di quadri normativi per la sicurezza spaziale internazionale, può costituire un elemento che conduce a divergenze sulle direzioni da intraprendere.

Fondamentalmente, la distinzione tra dual-use e dual purpose potrebbe essere definita quasi come “temporale”: l’uso si riferisce all’impiego presente di una tecnologia; il proposito, il “purpose” è relativo a possibili utilizzi futuri.

Da ciò, la preoccupazione che un sistema possa, in futuro, volgere da un uso benigno verso un impiego potenzialmente dannoso per altri sistemi. Generalmente i sistemi dual purpose sono concepiti per utilizzi positivi quali, ad esempio, la rimozione di debris, sono generalmente gestiti da entità civili o commerciali e non sono progettati direttamente per funzioni militari; il fatto, però, che potrebbero essere piegati ad uso diverso grazie al possesso di caratteristiche di manovrabilità o simili, preoccupa alcuni interlocutori.

Ciò è da coniugare con il fatto che le caratteristiche tecniche di tali sistemi e strumenti non sono di per sé la ragione per cui essi sono talora percepiti come una minaccia. Ciò in quanto ogni tecnologia è, di per sé, neutrale. Piuttosto, è la difficoltà di discernere le intenzioni di un operatore quando utilizza queste risorse che ha condotto taluni ad associare un potenziale di pericolo alle risorse stesse, anche quando sono utilizzate in modo abbastanza trasparente.

Investimenti e fondi: la spinta dei capitali privati

Laddove si intravede una crescita decisa di mercato ed una domanda in sviluppo, che coinvolge i settori difesa, alta tecnologia, così come Spazio, con tecniche diverse e a tratti comunicanti, anche gli investitori ravvisano possibilità di investimento attrattive, e già si assiste allo sviluppo, anche a livello europeo, di fondi di investimento che apportano capitali finanziari e competenze in tali ambiti, gestendo rischi e, spesso, conseguendo profitti che sono volano di progresso strategico anche per intere aree geopolitiche.

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