ULa Cina ha lanciato un ambizioso programma per gli Advanced Storage Center (ASC), destinati a diventare l’infrastruttura informativa critica della nazione.
Questi centri rappresentano la risposta strategica di Pechino alla sua principale vulnerabilità: l’inefficiente gestione del volume di dati, che minaccia la leadership nell’Intelligenza Artificiale e l’autosufficienza tecnologica.
Il progetto ASC adotta un’architettura innovativa “1+4+N” per trasformare la materia prima dei dati in asset di conoscenza sicuri e immediatamente accessibili.
Indice degli argomenti
Il paradosso cinese tra abbondanza e inefficienza dei dati
La Cina è il più grande produttore di dati al mondo, eppure questa abbondanza nasconde un tallone d’Achille strategico: la sua inefficace gestione e conservazione. Nonostante i volumi stratosferici di informazioni generate, una quantità significativa di questa “materia prima” critica per l’Intelligenza Artificiale (IA) viene persa o non è archiviata e processata in modo efficiente. Questo fenomeno, descritto come “dati che dovrebbero essere conservati non lo sono”, rappresenta una lacuna sistemica che rischia di frenare l’ambizione cinese di superare i rivali nell’IA, poiché i modelli avanzati richiedono dataset di altissima qualità e immediatamente accessibili per l’addestramento e lo sviluppo tecnologico.
Gli advanced storage center come risposta alla vulnerabilità strutturale
È proprio in risposta a questa vulnerabilità strutturale che i Centri di Ricerca in Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni (TIC) sono mobilitati per generare le strategie nazionali più ambiziose.
In questa prospettiva, si colloca il recente Rapporto di ricerca sui centri di archiviazione avanzati (2025). Redatto dall’Istituto di cloud computing e big data, un’articolazione dell’Accademia cinese di tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni (CAICT), questo documento non è un semplice white paper tecnico. In verità, rappresenta una roadmap ufficiale che traduce le aspirazioni di leadership globale della Cina – in particolare nell’Intelligenza Artificiale – in un piano infrastrutturale concreto, affrontando frontalmente le sue vulnerabilità e la sua dipendenza tecnologica. L’analisi che segue scompone questa strategia in termini di intelligence, evidenziando come la Cina intenda trasformare lo storage avanzato in un pilastro della sua sicurezza nazionale e autosufficienza.
Per colmare rapidamente questo divario e ridurre la vulnerabilità alla dipendenza tecnologica estera, Pechino ha lanciato il progetto per gli Advanced Storage Center (ASC).
Questi centri sono concepiti come la nuova infrastruttura informativa critica della nazione, essenziale quanto la potenza di calcolo (computing) e le reti di comunicazione. Il loro obiettivo è duplice: trasformare la quantità grezza di dati cinesi in asset di conoscenza sicuri, efficienti e pronti per l’addestramento algoritmico, e allo stesso tempo servire come strumento principale per realizzare l’obiettivo di autosufficienza tecnologica del 14° Piano Quinquennale (14° PQ). L’ASC adotta un’architettura “1+4+N”, una base avanzata di storage che eroga quattro capacità di servizio fondamentali (Custodia, Governance, Circolazione e Sviluppo dei dati) per alimentare una moltitudine di scenari applicativi critici. Questo è il piano cinese per vincere la “guerra dei dati” attraverso la resilienza e l’industrializzazione del dato.
I tre pilastri dell’intelligenza artificiale e il vantaggio competitivo sui dati
La Cina ha riconosciuto che la superiorità nell’Intelligenza Artificiale poggia su tre pilastri: calcolo, algoritmi e dati. Mentre il calcolo e i chip (come i semiconduttori avanzati) rimangono il suo punto di maggiore vulnerabilità a causa delle restrizioni all’esportazione imposte dagli Stati Uniti, i dati rappresentano il suo principale e insostituibile vantaggio in termini di volume.
Il problema è che questo volume si è tradotto in una gestione inefficiente. Il rapporto sottolinea che la crescita della capacità di storage (+20,81% stimato) non tiene il passo con la crescita della produzione di dati (+24,99%), con il tasso di conservazione che è sceso al 2,80%. Questa inefficienza non è solo un problema tecnico; è un rischio di intelligence strategica poiché la perdita o la mancata gestione di questi dati impedisce la creazione di dataset di alta qualità, vitali per il fine-tuning settoriale dei grandi modelli linguistici (LLM) cinesi. L’ASC è quindi una mossa di capitalizzazione dei dati su scala nazionale.
L’allineamento con il quattordicesimo piano quinquennale
L’analisi del CAICT si inserisce direttamente nella logica del 14° Piano Quinquennale (14° PQ) (2021-2025) e nella missione di autosufficienza tecnologica. Il 14° PQ ha identificato l’infrastruttura di calcolo come un settore chiave, mirando a standard e capacità ben definiti, incluso un aumento della capacità di storage e della quota di storage avanzato.
La dipendenza tecnologica come rischio per la sicurezza nazionale
La Cina, per decenni, ha fatto affidamento su tecnologie straniere per la componentistica critica del suo storage avanzato, in particolare per i controller, i firmware proprietari e, indirettamente, per i componenti dei chip di memoria. Questa dipendenza non è più sostenibile in un contesto di guerra commerciale e tecnologica. L’interruzione della catena di fornitura, ad esempio di software proprietario o di componenti semiconduttori cruciali (come quelli necessari per i dischi All-Flash o i sistemi di data center su larga scala), rappresenterebbe un rischio catastrofico per la sicurezza nazionale, paralizzando l’industria, la finanza e le reti di difesa.
Innovazione indigena attraverso architettura e software autoctoni
Per colmare questo divario ed eliminare il rischio di interruzione, l’ASC non si limita a chiedere più spazio, ma richiede una rivoluzione nell’architettura tecnologica.
- Architettura all-flash. La spinta all’adozione massiccia di architettura All-Flash (memoria a stato solido) è un segnale della volontà di sviluppare e produrre internamente questa componentistica ad alte prestazioni, che è meno vulnerabile ai ritardi di calcolo e più efficiente in termini energetici.
- Sviluppo software autoctono. La necessità di funzionalità come la governance dei dati, la custodia affidabile e lo spazio dati affidabile non può essere soddisfatta con soluzioni off-the-shelf straniere, che potrebbero contenere backdoor o essere disattivabili da remoto. Il piano spinge per lo sviluppo di software e protocolli di sicurezza completamente indigeni.
- Sinergia conservazione-calcolo. La Cina non può permettersi di sprecare la potenza dei suoi chip, spesso meno avanzati o meno numerosi dei rivali. L’ASC risolve questo problema fornendo ai centri di calcolo un flusso di dati ad altissima velocità e già pre-ottimizzati (eseguendo la conversione del formato dei dati prima del compito di calcolo), massimizzando il tasso di utilizzo delle risorse di calcolo disponibili.
Architettura “1+4+N” e capacità operative per l’autosufficienza
L’architettura “1+4+N” è il modello operativo per l’autosufficienza.
- Custodia affidabile. Assicura l’accumulo efficiente di dati multi-sorgente e multi-modali su una piattaforma nazionale. L’obiettivo è garantire affidabilità fisica e logica tramite la crittografia e soluzioni contro gli attacchi, riducendo la difficoltà di gestione.
- Governance dei dati. Il processo critico di standardizzazione, classificazione, pulizia e catalogazione per trasformare dati frammentati e grezzi in asset di dati utilizzabili. Questo è vitale per l’IA, assicurando dataset di qualità superiore per l’addestramento dei modelli a livello nazionale.
- Supply e circolazione dei dati. Promuove la circolazione sicura dei dati tra diversi attori attraverso lo Spazio dati affidabile, un ambiente tecnico che consente l’utilizzo e lo scambio di dati garantendo che il dato grezzo non esca dalla piattaforma (principio di “disponibile ma non visibile”). Questa è la base per il futuro mercato nazionale dei dati unificato.
- Sviluppo e processing dei dati. Consiste nell’elaborazione dei dati grezzi “rimanendo in locale”, convertendoli in servizi di dati e intelligence pronti all’uso. Questo principio del “dato che rimane in locale” massimizza la sicurezza e l’efficacia del fine-tuning settoriale dei modelli di IA senza esporre informazioni sensibili.
Tecnologie per la sicurezza interna e la resilienza
L’autosufficienza non è solo capacità produttiva, ma anche resilienza e sicurezza intrinseca. Le tecnologie chiave degli ASC riflettono questo principio di sicurezza “nativa”:
- Sicurezza inerente allo storage. Le difese sono integrate nell’architettura a livello di hardware e firmware. Questo include la crittografia completa della catena e la gestione del ciclo di vita della chiave, garantendo che l’archiviazione sia auditabile, irreversibile e a zero perdite. Costruendo questa “fortezza dati” a partire dalle fondamenta, la Cina mira a isolare le sue infrastrutture critiche da potenziali vulnerabilità impiantate o sfruttabili da attori statali stranieri attraverso le catene di fornitura.
- AI data lake storage. Unifica la gestione di tutti i tipi di dati (strutturati, non strutturati) e automatizza la cattura dei metadati e la registrazione del lignaggio (data lineage).
Il rapporto fa riferimento al supporto di importanti istituzioni e università. Il CAICT, istituto di ricerca sotto il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione (MIIT), raccomanda di integrare la ricerca di università e istituti di ricerca con le aziende tecnologiche per superare i colli di bottiglia e promuovere l’innovazione collaborativa.
Settori strategici e proiezione della sovranità digitale globale
Gli scenari applicativi degli ASC sono i settori di punta della strategia di modernizzazione cinese e di competizione globale.
- Veicoli connessi intelligenti. L’ASC è incaricato di gestire l’enorme volume di dati generati dai veicoli autonomi, essenziali per il fine-tuning degli algoritmi di guida e la creazione di “gemelli digitali del veicolo”.
- Operazioni autorizzate sui dati pubblici. L’ASC è l’hub centrale per la custodia e la circolazione sicura dei dati pubblici, implementando il modello di governance statale dei dati.
- Manifattura intelligente. L’ASC supporta la creazione di Knowledge Base aziendali massive, trasformando dati non strutturati (come disegni CAD o log di produzione) in risorse di conoscenza riutilizzabili per l’IA, cruciale per il salto di qualità dell’industria manifatturiera.
L’Advanced Storage Center è, in definitiva, il meccanismo attraverso il quale la Cina intende sanare la sua principale debolezza infrastrutturale e proiettare il suo modello di sovranità digitale nel mondo. Stabilendo questi standard e queste capacità a livello nazionale, Pechino getta le basi per l’autosufficienza e l’influenza tecnologica globale nel prossimo decennio.












