In un contesto globale segnato da instabilità economica, tensioni geopolitiche e trasformazioni tecnologiche, le imprese si trovano di fronte a un bivio strategico.
Per affrontare la complessità crescente, i CEO devono ripensare i modelli di leadership, investire in tecnologie emergenti, valorizzare il capitale umano e integrare la sostenibilità nelle decisioni aziendali.
La nuova edizione della KPMG CEO Outlook 2025 offre una fotografia delle priorità e delle sfide che attendono i leader nei prossimi mesi.
Indice degli argomenti
Resilienza come principio guida per la crescita
I dati restituiscono un quadro chiaro e sorprendente: la fiducia dei CEO nell’economia globale è scesa al 68%, il livello più basso dal 2021, ma la volontà di investire in crescita, innovazione e capitale umano resta elevata.
Questo apparente paradosso segnala un cambiamento profondo nei modelli di leadership e nella visione strategica delle imprese, che si stanno adattando a un contesto segnato da volatilità e frammentazione normativa.
In questo scenario, la resilienza non è più una reazione temporanea ma un principio guida. Restare fermi equivale a perdere competitività: serve ottimismo strategico e capacità di cogliere opportunità anche nei momenti di rischio.
Investimenti e priorità secondo il KPMG CEO Outlook 2025
Le principali aree di investimento – M&A, capitale umano, intelligenza artificiale, innovazione e modelli operativi – riflettono una visione proattiva.
La resilienza, già emersa nella fase pandemica, si conferma una caratteristica distintiva delle imprese italiane, capaci di adattarsi con rapidità ai cambiamenti.
Leadership: il nuovo paradigma decisionale
In questa fase, il ruolo del CEO si trasforma: oggi è leader, comunicatore e decisore etico. La leadership si misura su fiducia, responsabilità e gestione della complessità, non solo sul profitto.
Secondo la ricerca, il 59% dei CEO ritiene che il proprio ruolo sia cambiato radicalmente negli ultimi cinque anni e il 72% ha adattato i piani di crescita puntando su agilità decisionale e trasparenza.
Le aziende italiane mostrano una reattività superiore ai modelli più rigidi: la leadership plurale e la flessibilità operativa diventano fattori critici di successo.
Intelligenza artificiale: leva strategica per la trasformazione
L’intelligenza artificiale è ormai al centro delle strategie di crescita. Circa il 70% dei CEO destina tra il 10% e il 20% del proprio budget all’AI, con un ROI atteso entro 3 anni.
In Italia, il 64% dei CEO considera l’AI un investimento prioritario, superiore alla media globale. L’AI non è più solo strumento di efficienza, ma il cuore pulsante dell’impresa del futuro.
Le principali sfide sono etiche e regolatorie: il 76% dei CEO chiede governance solide e framework normativi chiari. La formazione resta cruciale: l’AI deve potenziare le persone, non sostituirle.
Capitale umano e attrazione dei talenti
La guerra dei talenti, in particolare nei ruoli tech e AI, è una priorità crescente. Il 71% dei CEO si concentra sulla fidelizzazione dei talenti, mentre il 61% è impegnato nell’assunzione di nuove risorse.
Le imprese italiane sviluppano ecosistemi formativi con università e partner esterni, promuovendo formazione continua e upskilling.
Le nuove generazioni chiedono modelli flessibili e un forte work-life balance. La qualità della squadra diventa essenziale per garantire rapidità decisionale e competitività.
Supply chain e geopolitica: la nuova resilienza operativa
La resilienza delle catene di fornitura è una priorità per il 34% dei CEO italiani. Gli eventi geopolitici recenti hanno evidenziato la necessità di diversificare fornitori e adottare strategie di nearshoring e friendshoring.
Le imprese riorientano l’export verso mercati ad alto potenziale come India, Asia, America Latina e Paesi del Golfo. La geopolitica è diventata una variabile di business, da integrare nei modelli di risk management e pianificazione strategica.
ESG e AI: sostenibilità misurabile e dati al centro
La sostenibilità è ormai una leva operativa e strategica. Il 61% dei CEO globali crede di poter raggiungere gli obiettivi net-zero entro il 2030. In Italia, la fiducia sale al 74%.
Le barriere principali restano i costi della decarbonizzazione e la carenza di competenze. L’AI può accelerare il cambiamento, migliorando reporting, analisi di scenario ed efficienza energetica.
Il 90% dei CEO italiani riconosce il contributo dell’AI nell’efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni. La doppia transizione, green e digitale, è la nuova frontiera della competitività.
Un nuovo equilibrio tra visione e azione
La KPMG CEO Outlook 2025 mostra come resilienza, AI e capitale umano siano i pilastri del futuro delle imprese.
La leadership del futuro dovrà essere etica, lucida e capace di gestire l’incertezza, investendo in innovazione e competenze.
Le aziende che sapranno integrare l’AI responsabilmente e valorizzare il talento costruiranno valore sostenibile e duraturo. La trasformazione non è più un’opzione: è una necessità strategica.












