infrastrutture

Nigeria, hub digitale d’Africa: data center e banda larga al centro



Indirizzo copiato

Con 237 milioni di abitanti e un settore ICT dinamico, la Nigeria attrae investimenti per data center superiori ai 2,9 miliardi di dollari. Il governo punta alla sovranità digitale attraverso infrastrutture nazionali e formazione tecnologica di massa

Pubblicato il 24 nov 2025

Antonio Deruda

Docente, analista e consulente



nigeria digitale (1)

Con i data center al centro di nuovi importanti investimenti, la Nigeria sta consolidando il proprio ruolo di baricentro digitale dell’Africa occidentale, grazie a un ecosistema ICT in crescita, una scena fintech vivace e l’espansione di cavi sottomarini strategici.

L’ecosistema digitale nigeriano: numeri e opportunità di mercato

Un settore ICT che rappresenta l’11% del PIL nazionale, il fintech che cresce a doppia cifra annua, circa 8 miliardi di dollari di e-commerce e oltre 100 milioni di utenti online, il più grande bacino in Africa. Sono alcuni numeri dell’ecosistema digitale della Nigeria, uno dei mercati più promettenti dell’intero continente e sul quale stanno confluendo investimenti di grandi aziende per la realizzazione di nuove infrastrutture.

Ciò che distingue la Nigeria da altri Paesi africani è la combinazione di tre fattori: peso demografico (237 milioni di abitanti), dinamismo del settore privato e un ecosistema tecnologico in rapido consolidamento, trainato da data center, cavi sottomarini e una scena fintech molto intraprendente. La traiettoria di sviluppo digitale del Paese non è priva di contraddizioni: persistono grandi vulnerabilità nel settore energetico, divari infrastrutturali tra aree urbane e rurali e livelli di povertà ancora molto elevati. Nonostante questi limiti la Nigeria si sta ritagliando il proprio ruolo strategico come principale piattaforma digitale dell’Africa occidentale, puntando su un’espansione significativa delle sue infrastrutture, in particolare i data center. Attualmente il Paese conta 17 centri dati, con una capacità installata di poco più di 136 megawatt, concentrati soprattutto nell’area metropolitana di Lagos. Secondo un report di Arizton Advisory & Intelligence, tra il 2025 e il 2030 il mercato nigeriano dei data center dovrebbe intercettare investimenti superiori ai 2,9 miliardi di dollari, con un tasso annuo composto di crescita superiore al 15%.

I mega progetti di data center a Lagos e la corsa degli investitori

Tra i progetti principali spicca un data center inaugurato a Lagos nel luglio scorso da MTN Nigeria, azienda del gruppo sudafricano MTN Group. Si tratta ad oggi del più grande data center con standard Tier-3 dell’Africa occidentale e dovrebbe raggiungere nei prossimi anni una capacità di 14 megawatt. Sempre nella capitale, Nxtra by Airtel, appartenente al gruppo indiano Bharti Airtel, sta ultimando la realizzazione di un mega impianto da 38 megawatt che entrerà in funzione nel 2026 e sarà uno dei più grandi di tutto il continente africano. A conferma della vivacità del mercato, ad aprile 2025 Equinix ha annunciato l’espansione del suo attuale hub LG2 a Lagos. LG3 potenzierà le capacità cloud computing e potrebbe aprire le porte all’arrivo di nuovi clienti internazionali.

La strategia governativa per la sovranità digitale nazionale

Questi investimenti rafforzano la strategia del governo federale volta a ridurre la dipendenza dalle infrastrutture localizzate all’estero e a favorire l’autonomia nazionale in termini di servizi cloud e computing avanzati. La National Digital Economy Policy & Strategy (NDEPS) è il master plan che inquadra tutte le iniziative nel settore digitale e mira a espandere le infrastrutture nazionali per ridurre colli di bottiglia dovuti all’attuale instradamento di buona parte del flusso di dati verso l’Europa o il Medio Oriente. Il documento evidenzia espressamente l’obiettivo della sovranità digitale tramite un mix di infrastrutture domestiche, regole chiare e capacità locali per erogare servizi AI, garantendo sicurezza e performance.

Banda larga e digital divide: il piano da 2 miliardi di dollari

Il primo passo di questa strategia è quello di espandere la banda larga e migliorare l’accesso in aree rurali oggi scarsamente servite. L’esecutivo guidato dal Presidente Bola Ahmed Tinubu ha approvato nel 2024 un piano da 2 miliardi di dollari, il Project BRIDGE (Backbone and Rural Infrastructure for Digital Growth and Economy), per portare la copertura broadband almeno al 80% della popolazione entro il 2027, contribuendo a ridurre il digital divide e a sostenere la crescita del PIL e dell’occupazione.

Formazione digitale di massa: 3 milioni di talenti entro il 2030

L’attenzione delle autorità si è rivolta anche verso la formazione, con un’attenzione particolare ai giovani e all’inclusione di gruppi svantaggiati. Tra le iniziative di maggiore impatto figura il programma “3 Million Technical Talent” (3MTT) che ha l’obiettivo di formare tre milioni di cittadini nelle competenze digitali di base e avanzate entro il 2030. Il programma ha già coinvolto decine di migliaia di giovani in corsi di coding, cloud computing, cyber security, data analytics e sviluppo di intelligenza artificiale. I progetti di formazione sono spesso realizzati in collaborazione con aziende internazionali quali Microsoft e Google, particolarmente interessate a un mercato dove il 70% della popolazione ha meno di 35 anni. Un dato che rafforza la visione della Nigeria come laboratorio per promuovere una nuova generazione di imprenditori e innovatori digitali africani.

I cavi sottomarini e la posizione strategica sulla costa atlantica

L’intenzione del governo è di capitalizzare la posizione strategica del Paese nel sistema internazionale dei cavi sottomarini e fare in modo che i benefici arrivino anche nelle aree interne, non solo a Lagos, come accaduto finora. Sulla costa atlantica della Nigeria si concentra uno dei punti di atterraggio più densi dell’Africa occidentale. Qui si intersecano cavi storici e di nuova generazione che collegano l’Africa a Europa e Americhe. Secondo Submarine Networks, in Nigeria approdano attualmente otto sistemi, tra i quali Equiano e 2Africa, due tra le arterie più importanti per le telecomunicazioni dell’intero continente.

Il consistente numero di atterraggi di cavi spiega perché il Paese sia diventato il baricentro di gran parte del traffico Internet della regione e perché proprio qui si stiano concentrando nuovi data center. La notizia più strategica del 2025 è stata l’annuncio da parte di Equinix di una nuova stazione di atterraggio (con data center) per il cavo 2Africa a Port Harcourt. Sarà la prima fuori da Lagos e potrebbe spostare in parte il baricentro verso il Delta del Niger e il Sud del Paese, garantendo anche maggiore sicurezza tramite la diversificazione degli atterraggi.

Leadership regionale: il summit sulla resilienza dei cavi sottomarini

Proprio sul tema della sicurezza dei cavi, la Nigeria ha scelto di porsi come regista regionale in seguito alle pesanti interruzioni di connessione avvenute nel 2023 e nel 2024 lungo la costa occidentale africana. A febbraio 2025 il Paese ha ospitato il primo International Submarine Cable Resilience Summit, organizzato dal Ministero delle Comunicazioni, Innovazione ed Economia Digitale in partnership con l’International Telecommunication Union (ITU) e l’International Cable Protection Committee (ICPC). La riunione si è conclusa con la Dichiarazione di Abuja e la costituzione di gruppi di lavoro su diversificazione delle rotte, interventi di riparazione e snellimento dei permessi. Governi, organizzazioni e aziende partecipanti hanno riconosciuto i cavi sottomarini come infrastrutture critiche e si sono impegnati a rafforzarne la resilienza attraverso cooperazione internazionale, condivisione di informazioni e migliori pratiche. È stato un momento importante per il futuro delle infrastrutture digitali e ha consacrato il ruolo di guida che la Nigeria intende svolgere per lo sviluppo della Rete nell’intero continente.

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati