Il progetto PAntascienza dimostra come la fantascienza possa diventare uno strumento efficace per comprendere le trasformazioni della pubblica amministrazione. Proprio come il professor Viganò utilizza le fiabe per insegnare sicurezza informatica, anche in questo caso la narrazione diventa chiave di accesso a concetti complessi.
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Le fiabe come strumento didattico per la tecnologia
Il professor Viganò, docente di Computer Science del King’s College, sostiene infatti che il modo più efficace di insegnare concetti di sicurezza informatica sia attraverso le fiabe.
Ad esempio, per spiegare il principio dell’autenticazione a due fattori, il professore richiama la scena di Cenerentola in cui il principe – volendo scoprire l’identità della ballerina fuggita a mezzanotte – ordina di far provare la scarpina di cristallo a tutte le ragazze del regno.
Il piedino di Cenerentola, sostiene Viganò, rappresenta un primo fattore di autenticazione, biometrico. Ma da solo è insufficiente: nella versione disneyana, la perfida matrigna fa inciampare il messo del principe, mandando la scarpina in frantumi prima che Cenerentola possa calzarla. Lì entra in gioco il secondo fattore: la protagonista della fiaba mostra la seconda scarpina, dimostrando la sua identità grazie a qualcosa che solo lei possiede.
La nascita del progetto PAntascienza e la prima antologia
L’approccio del professor Viganò (rendere comprensibili concetti tecnologici sfruttando la potenza della narrazione) è il principio fondante del progetto PAntascienza. Il termine (crasi di “Pubblica Amministrazione” e “fantascienza“) nasce nel 2024, quando l’editrice romana Themis pubblica l’antologia PAntascienza – 15 racconti sulla pubblica amministrazione del futuro, in cui una compagine di scrittori, divulgatori scientifici, esperti di ICT, futurologi, funzionari pubblici tratteggiano possibili evoluzioni dei rapporti tra Stato e cittadini utilizzando non il classico strumento del saggio, ma appunto la narrativa d’estrapolazione, meglio nota come fantascienza.
PAntascienza al Potere: il secondo volume e la squadra autori
A distanza di un anno, giunge alle stampe il secondo volume del progetto, titolato Pantascienza al Potere, focalizzato sulle forme di governo del futuro.
La squadra di autori della prima antologia è stata in gran parte confermata, nonché irrobustita da nuovi acquisti tra cui giornalisti radiotelevisivi, dirigenti sindacali, responsabili di enti pubblici e game designer. Il curatore è ancora Francesco Grasso, ingegnere elettronico da trent’anni impiegato nella PA.
I temi del potere futuro: AI, democrazia e geopolitica
Tra le pagine di questo secondo volume si riflette, con lo specchio empatico della narrativa, sulle possibili evoluzioni del potere. Ad esempio sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sulla politica (già oggi il premier albanese nomina ministro una IA, domani cosa accadrà?).
O sulla crescente disaffezione dei cittadini verso le contese elettorali (per ovviare all’astensionismo, i partiti ricorreranno a inediti e sorprendenti protocolli di espressione del voto?).
O ancora sui profili professionali emergenti (i sindacati saranno in grado di tutelarli, o anche solo di rappresentarli?), sui futuri strumenti di consenso (oggi un socialista musulmano diventa sindaco di New York con una campagna “da influencer”, domani?), su dove condurranno gli sconvolgimenti geopolitici in corso (avreste mai immaginato un presidente USA che beffeggia i partner europei e stringe la mano a cinesi e nordcoreani? Che ne sarà delle tradizionali alleanze mondiali?).
Scenari distopici, provocazioni e il filo conduttore divulgativo
Alcuni tra i racconti dell’antologia presentano scenari cupi e distopici (chi potrebbe opporsi a un governo futuro in grado di cancellare a comando l’identità digitale dei cittadini?), altri sono più leggeri e umoristici, imbastiscono provocazioni o coltivano paradossi (se gli alieni sbarcassero nel nostro Paese, la pubblica amministrazione italiana riuscirebbe a gestirli? In un mondo ove esistesse la telepatia, i politici sarebbero finalmente costretti alla sincerità?). Il filo conduttore, però, resta la volontà di rivolgersi ai non addetti ai lavori, di divulgare concetti e idee, ma anche e soprattutto di intrigare il lettore.
Fiabe moderne per immaginare e ispirare il futuro
Come, appunto, le favole del professor Viganò. Ecco, i racconti dell’antologia PAntascienza al Potere, come le novelle del primo volume, sono fiabe moderne. Non pretendono, ovviamente, di prevedere esattamente il futuro. Semmai di tratteggiare, in termini fruibili e linguaggio quotidiano, possibili domani. E in qualche modo, perdonate l’ambizione, di ispirarli.
Vivere nel futuro: la curvatura temporale della tecnologia
In fondo, siamo già dentro un romanzo di fantascienza. Solo che non ce ne accorgiamo, o fingiamo di non farlo. Potere, pubblica amministrazione e intelligenza artificiale si stanno intrecciando come mai prima d’ora, anticipando il corso naturale degli eventi grazie a investimenti miliardari in progetti sull’AI. C’è chi parla di una vera e propria “curvatura temporale” generata dalla tecnologia: eventi che avremmo immaginato tra venti o trent’anni si stanno concretizzando oggi, nel presente.
Le sfide dell’accelerazione tecnologica per l’umanità
In alcuni ambiti questo è un bene. Pensiamo alla scoperta di nuove proteine, all’individuazione di farmaci prima impensabili, all’ottimizzazione di sistemi complessi. Ma se questa accelerazione è utile nella scienza, cosa comporta per la percezione umana del potere, della democrazia, della realtà? Siamo esseri biologici, abituati a tempi lenti di adattamento. Ma la realtà attuale corre troppo veloce. Come riusciremo a gestire questa compressione del tempo e degli eventi? Come faremo a mantenere coerenza, identità e controllo in un contesto dove i paradigmi cambiano ogni sei mesi?
GPT come macchina del tempo e le incertezze del domani
E se oggi siamo in pieno hype, cosa accadrà domani, nel post-hype? Riusciremo a distinguere l’innovazione strutturale dalla bolla passeggera? Quali scenari si apriranno se – come spesso accade – questo entusiasmo sarà seguito da una crisi di fiducia, forse già nei prossimi cinque anni? Del resto, GPT non è solo acronimo di Generative Pretrained Transformer. Forse non è un caso se può anche essere letto come General Purpose Technology: una tecnologia a uso generale, che pervade ogni ambito della conoscenza umana, soprattutto quello cognitivo. È la base della nostra nuova macchina del tempo.
Quando il futuro diventa presente: conclusioni inquietanti
Il progetto “PAntascienza al potere” prova a tracciare scenari che, dal futuro, si stanno già spostando nel presente. Non pretende di sapere dove ci porterà questa AI-macchina del tempo. Ma osserva, e lo fa con una certa inquietudine, visto che tra il tempo di scrittura di certi racconti e l’oggi, alcune delle previsioni si sono già avverate.
Titolo: PAntascienza al Potere Editore: Themis Data di pubblicazione: 30 ottobre 2025 Lunghezza stampa: 264 pagine ISBN: 978-8896069813 – disponibile in libreria e sui bookstore online
Racconti di Andrea Angiolino, Luigi Brasili, Nicola Catellani, Marco Carlomagno, Andrea Franco, Francesca Garello, Corrado Giustozzi, Francesco Grasso, Monia Guredda, Giovanni Manca, Antonio Naddeo, Michele Piccolino, Andrea Tironi, Francesco Troccoli, Sergio Valzania
Prefazione di Massimo Poletti















