Se mi chiedete: ci sono sprechi nella spesa IT della Pa? La risposta non può che essere sì: ci sono sprechi, come emerso dall’apposita commissione d’inchiesta parlamentare. Allo stesso tempo, ribadisco da tempo che l’Italia dovrebbe spendere di più, non di meno, nell’amministrazione digitale.
Allora come conciliare le due istanze? Questo lo vedremo nel lavoro di conversione della Legge di Stabilità; alla fine il taglio della spesa IT potrà risultare ridotto, rispetto al 50% che si trova nell’attuale testo. Una cosa certa è che è opportuno procedere per una riqualificazione della spesa IT della PA, verso una maggiore efficienza complessiva.













Io prego l’onorevole Coppola di passare 3 mesi girando i piccoli/medi comuni italiani e capire dove e come può tagliare la spesa del 50%, o anche solo del 20%. E’ impossibile in quanto hanno già introdotto innovazione a impatto economico zero. Facciamo un esempio banale, tra poco parte lo SPID, come rinnovo i siti dell’amministrazione senza soldi? Inoltre lo spendere meno per il conto capitale vuol dire lasciare lo spiraglio per i noleggi, soluzione che spesso e volentieri costa di più e pota guadagno a imprenditori privati.
Se la realtà che avete studiato sono i ministeri, tagliate là, non dove già si fa fatica ad arrivare a fine anno.