Le Smart City rappresentano il modello urbano del futuro, dove tecnologia e sostenibilità si integrano per migliorare la qualità della vita. L’Osservatorio del Politecnico di Milano analizza lo stato dell’innovazione nelle città italiane, evidenziando progressi e sfide di un mercato in crescita.
Indice degli argomenti
Il nuovo ecosistema urbano delle smart city italiane
Le Smart City rappresentano un nuovo modo di pensare la città: sono il luogo dove tecnologie avanzate, digitalizzazione e innovazione si incontrano per creare un ecosistema urbano che favorisca il benessere delle persone e la vivibilità degli spazi.
In questo contesto, il mercato italiano delle Smart City ha raggiunto nel 2024 un valore di 1,05 miliardi di euro1, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Sebbene il dato sia inferiore alla media europea, che si attesta su un +9%2, è evidente che anche le città italiane stiano contribuendo a questo grande cambiamento.
Neutralità climatica entro il 2030: le città italiane premiate
Le città sono responsabili di circa il 70% delle emissioni globali di CO2 (UN-HABITAT, 2011) e, pertanto, è indispensabile compiere una netta inversione di tendenze.
L’Unione Europea si fa portavoce e supporter di questa rivoluzione, lanciando iniziative come con Horizon Europe ed il programma “100 Climate – Neutral and Smart Cities by 2030”. L’obiettivo è chiaro: trasformare le città in laboratori di innovazione e partecipazione per contribuire al raggiungimento della neutralità climatica in Europa entro il 2050. Milano, Bologna, Firenze, Parma, Torino, Padova e Prato sono le città italiane ad aver già ottenuto la Mission Label europea, un riconoscimento che certifica i loro piani ambiziosi per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Digitalizzazione e riqualificazione: gli strumenti della trasformazione
Le iniziative in corso si concentrano sulla riqualificazione degli edifici, l’efficientamento energetico, la creazione di infrastrutture per il trasporto sostenibile, la realizzazione di Digital Twin (Gemelli Digitali delle città) e Smart Control Room. Questi sono solo alcuni degli strumenti che le amministrazioni stanno adottando per rispondere al cambiamento.
Sostenibilità sociale e digital divide: le criticità dell’inclusione
Non bisogna dimenticare che una città virtuosa non si limita a ridurre l’impatto sull’ambiente ma è anche in grado di creare benessere, inclusione sociale e un’economia più equa. La sostenibilità sociale rappresenta oggi una delle dimensioni più delicate di questo percorso. È l’indicatore della capacità di una città di essere inclusiva, accessibile e partecipata. Nonostante i progressi, metà degli italiani giudica il proprio comune “insufficiente” in termini di accessibilità e dinamismo sociale, con un punteggio medio di 5,23 su 10. Il digital divide, inoltre, resta una barriera significativa: le generazioni più anziane faticano ad accedere ai servizi digitali, mentre le più giovani vivono la dimensione smart come parte naturale della quotidianità.
Intelligenza artificiale nelle città: opportunità e preoccupazioni
Un esempio concreto di questa trasformazione è l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA), che suscita preoccupazioni tra i cittadini italiani per l’eccessiva dipendenza tecnologica e l’esclusione digitale che potrebbe derivarne. Nonostante i timori, però, gli italiani si dicono entusiasti di una sua possibile implementazione a supporto dei servizi urbani, anche se ad oggi solo il 4%4 dei comuni ha avviato iniziative in questo campo. Le principali difficoltà per una diffusione più ampia dell’IA riguardano la protezione dei dati e la privacy, seguite da problemi di governance, mancanza di risorse finanziarie e carenza di competenze tecniche.
Sostenibilità economica e partnership pubblico-private
In questo contesto, emerge con forza l’interconnessione tra innovazione e sostenibilità economica. La digitalizzazione e le tecnologie (come l’IA) possono, infatti, contribuire a un’efficienza più elevata dei servizi urbani, riducendo i costi e creando opportunità economiche nuove. Tuttavia, affinché questi progetti siano durevoli è essenziale sviluppare modelli di sostenibilità finanziaria robusti. Con la progressiva conclusione dei fondi del PNRR, le amministrazioni locali dovranno sviluppare strategie di finanziamento capaci di garantire la continuità dei progetti. Le partnership pubblico-private rappresentano una leva chiave: oltre un comune su tre le considera essenziali, ma solo il 16%5 le ha effettivamente attivate. I casi di successo dimostrano che l’innovazione genera valore quando i progetti vengono integrati in modo sistemico.
Il cittadino protagonista della smart city del futuro
Al centro di tutto, resta il cittadino. La Smart City non nasce solo dalle infrastrutture, ma dalle persone che la abitano. Il 96% degli italiani6 dichiara di adottare comportamenti sostenibili, in particolare nella riduzione dei consumi e nella raccolta differenziata. È un dato che racconta una trasformazione culturale profonda: il cittadino non è più solo destinatario delle politiche urbane, ma diventa protagonista e co-creatore del cambiamento. Le Smart City del futuro saranno quelle capaci di coinvolgere attivamente la comunità, promuovendo fiducia e trasparenza. La tecnologia, in questo senso, non è un fine ma un mezzo per rafforzare la partecipazione e la responsabilità collettiva.
Premio smart city 2025: i vincitori dell’innovazione urbana
Premiare le realtà virtuose, i progetti innovativi e condividere best practices è uno dei modi per diffondere conoscenza. Così l’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano ha indetto il “Premio Smart City”, un’iniziativa diretta alle municipalità e alle imprese fautrici di soluzioni urbane che contribuiscono a creare le città del futuro.
Pitigliano: laboratorio digitale per i borghi italiani
L’edizione del 2025 ha visto due vincitori:
Il Comune di Pitigliano, nella categoria dei piccoli comuni, ha realizzato un “Laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo dei borghi digitali”, grazie alla collaborazione con Open Fiber ed ENEA. La metodologia dell’“Urban check up model”, sviluppata dall’Università Insubria, ha permesso di definire servizi e di tecnologie utili per il territorio, considerando le caratteristiche morfologiche ed orografiche del Comune. Si è lavorato sugli ambiti della videosorveglianza, dello Smart Tourism, delle CER e su molto altro, ponendo particolare attenzione al monitoraggio degli smottamenti di un territorio composto prevalentemente da tufo, grazie all’installazione, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di una rete fibra ottica usata come sensore del sottosuolo.
Padova vince con la piattaforma social welfare district
Il Comune di Padova ha vinto nella sezione “grandi comuni” con il progetto “Social Welfare District” del 2022, una piattaforma informatica sviluppata da Municipia su proposta del Centro Servizio Volontariato e di Human Foundation. Grazie all’integrazione di banche dati interne ed esterne, la piattaforma consente ai Servizi Sociali di migliorare la lettura dei bisogni sociali del territorio e promuovere co-progettazioni innovative. Inoltre, fornisce dati aggregati su indicatori critici (disagio economico, fragilità, affollamento, ecc.), è scalabile e favorisce una governance equa e inclusiva tra PA e Terzo Settore.
La sfida del futuro: tecnologia, politica e partecipazione
Guardando al futuro, ridurre l’impatto ecologico, garantire inclusione e partecipazione, assicurare continuità e valore nel tempo sono gli obiettivi che guideranno la prossima fase di trasformazione urbana. È una sfida complessa ma raggiungibile, se tecnologia, visione politica e partecipazione civica sono in grado di dialogare e convergere.
Candidature aperte per il premio smart city 2026
Sei una pubblica amministrazione o un’impresa e hai realizzato un progetto Smart City dal 2022 ad oggi?
Candidati alla 2° edizione del Premio Smart City 2026 (entro il 27 febbraio 2026) compilando il seguente FORM. I vincitori avranno l’opportunità di raccontare la loro esperienza durante il Convegno finale dell’Osservatorio Smart City il 5 maggio 2026!













