sostenibilità

Smart city, oltre la tecnologia: come creare valore per i cittadini



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Le smart city efficaci mettono i cittadini al centro, promuovendo partecipazione, trasparenza e sicurezza. Collaborazione tra enti pubblici e privati, focus su risultati tangibili e sviluppo di competenze assicurano soluzioni che rispondono ai bisogni reali della collettività

Pubblicato il 23 gen 2025

Niccolò Cusumano

Associate Professor of Practice Government Health and Not for Profit, SDA School of Management



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Bangkok skyscrapers with glowing rising arrow lines, internet of things icons hologram. Concept of smart city, futuristic technologies, global business network and economy

Il concetto di “smart city” assume spesso un connotato prevalentemente tecnologico: intelligenza artificiale, Machine Learning, Big Data, Internet of Things (IoT) e blockchain utilizzati per rendere smart gli edifici, reti e trasporti e in generale l’ambiente urbano.

Sebbene queste tecnologie offrano possibilità entusiasmanti, la vera misura di una città intelligente di successo risiede nella sua capacità di creare valore pubblico.

Tradurre in concreto il concetto di valore pubblico

La lente del valore pubblico è utile sia nel guidare l’azione dei manager degli enti locali nella definizione delle strategie, sia dei provider privati che offrono soluzioni per tradurre le strategie in azioni. Nella gestione di strategie, programmi e progetti complessi, di lungo periodo, che vedono la sovrapposizione di più sistemi, soluzioni tecnologiche, stakeholder, è fondamentale, al fine di mantenere la coerenza, focalizzazione del management, commitment dei decisori e supporto da parte dei cittadini, improntare le scelte verso una chiara proposta di valore per la collettività.

Secondo Meynhardt[1] per tradurre in concreto il concetto di valore pubblico occorre far riferimento a cinque criteri:

  • l’utilità: ovvero quanto sono effettivamente utili le azioni intraprese.
  • la convenienza: cioè se il rapporto costi-benefici delle azioni è positivo.
  • la loro base morale-etica: se le azioni sono conformi ai principi etici e morali condivisi, nel caso della smart city basti pensare a tutto il tema legato alla sicurezza dei dati personali e privacy.
  • l’accettabilità politica: le azioni devono essere accettate e supportate dal decisore pubblico.
  • la customer experience: una soluzione genera valore se chi l’utilizzatore o il destinatario finale ne hanno un’impressione positiva.

È chiaro che il valore pubblico trascenda la mera innovazione tecnologica. Si tratta di creare risultati che migliorino la vita e il benessere dei cittadini. Ciò significa dare priorità alle esigenze dei cittadini, promuovere la collaborazione e concentrarsi su risultati misurabili al fine di aumentare la trasparenza e l’accountability. Come si traducono questi criteri in ottica di smart city?

Cinque principi fondamentali per il valore pubblico nelle smart city

  • Mettere i cittadini al centro: i progetti di smart city devono essere porre i cittadini al centro. Ciò richiede una significativa partecipazione dei cittadini in tutte le fasi, dalla pianificazione e progettazione all’implementazione e valutazione. L’obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della vita, migliorare la sicurezza, migliorare la mobilità, aumentare l’accesso ai servizi e promuovere l’inclusione sociale. È particolarmente la centralità del cittadino a essere strettamente legata al concetto di valore pubblico. Ciò implica che i governi comprendano le aspettative dei cittadini e utilizzino le ICT per soddisfare le loro esigenze, offrendo informazioni e servizi personalizzati[2].
  • Governance collaborativa: la creazione efficace di valore pubblico richiede la collaborazione tra diversi stakeholder. Ciò include cittadini, amministrazioni pubbliche, imprese e organizzazioni della società civile. Piattaforme multi-stakeholder, politiche di dati aperti e partenariati pubblico-privato sono cruciali per co-creare soluzioni e affrontare sfide condivise. Barrutia et al[3] sottolineano, nella gestione delle collaborazioni, l’importanza da parte della pubblica amministrazione di mantenere le interazioni focalizzate e allineate a quelle che sono le effettive capacità dell’ente nel gestirle. Le amministrazioni tendono molto spesso ad adottare innovazioni complesse in modo disomogeneo che non sempre corrispondono alle competenze dei dirigenti e dei del middle management, generando frustrazione e resistenza al cambiamento. Ad esempio, in assenza di una forte leadership da parte del top management, il personale può provare frustrazione per la formazione insufficiente o per la scarsa partecipazione ai processi decisionali, oppure può manifestare un atteggiamento negativo nei confronti dei presunti miglioramenti apportati dai nuovi sistemi.
  • Focus su risultati misurabili: il valore pubblico dovrebbe essere misurato e valutato in base a risultati tangibili che migliorino la vita dei cittadini. Ciò richiede l’istituzione di indicatori di performance chiari e la conduzione di valutazioni regolari per valutare l’efficacia delle iniziative delle città intelligenti. I provider privati hanno, in particolare, l’onere di andare a identificare per le soluzioni proposte gli outcome a cui esse contribuiscono e definire dei KPI e target. Il problema nel misurare il cambiamento molto spesso è l’assenza di una baseline oppure di evidenze a supporto delle soluzioni. Un recente studio del Joint Research Center europeo[4] sottolinea a questo proposito la distanza che ancora c’è tra quelle che sono le dimensioni di valore pubblico (es. sostenibilità, citizen-centricity) e le soluzioni tecnologiche proposte.
  • Sviluppo delle capacità organizzative: le amministrazioni pubbliche devono sviluppare le competenze, le conoscenze e le risorse necessarie per gestire efficacemente i progetti di città intelligenti. Ciò implica investire nella formazione e nello sviluppo professionale dei dipendenti pubblici, sviluppare piani strategici e promuovere una cultura dell’innovazione collaborativa.
  • Etica: le smart city devono essere sviluppate e implementate in modo etico e responsabile. Ciò include la salvaguardia della privacy dei cittadini, la garanzia della sicurezza dei sistemi di dati e l’affrontare le preoccupazioni relative all’equità digitale.

Modelli di business per la sostenibilità delle smart city

In definitiva, il successo di una città intelligente dipende dalla sua capacità di offrire benefici tangibili ai suoi cittadini e alle amministrazioni chiamate a gestire la cosa pubblica. Le soluzioni tecnologiche sono già in larga misura disponibili, spesso mancano oltre alle conoscenze e alle competenze, dei modelli di business che sappiano incorporare una dimensione di publicness che li renda sostenibili nel medio e lungo periodo.

Note


[1] Meynhardt, T. (2019). Public value: Value creation in the eyes of society. In A. Lindgreen, N. Koenig-Lewis, M. Kitchener, J. Brewer, M. Moore, & T. Meynhardt (Eds.), Public value—Deepening, enriching, and broadening the theory and practice (pp. 5–22). Routledge.

[2] Neumann, O., Matt, C., Hitz-Gamper, B. S., Schmidthuber, L., & Stürmer, M. (2019). Joining forces for public value creation? Exploring collaborative innovation in smart city initiatives. Government information quarterly, 36(4), 101411.

[3] Barrutia Legarreta, J. M., Etxebarria Miguel, M. C., Aguado Moralejo, I., Apaolaza Ibáñez, V., & Hartmann, P. (2022). Leading smart city projects: Government dynamic capabilities and public value creation

[4] Puliga, G., Bono, F., Gutierrez Tenreiro, E. G. and Strozzi, F., Bibliometric Analysis of Scientific Publications and

Patents on Smart Cities, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2023, doi:10.2760/074691, JRC129102

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