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AI e lavoro: nuove tecnologie, vecchie disuguaglianze



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L’intelligenza artificiale promette un aumento della qualità produttiva ma solleva timori occupazionali. Acemoglu e Autor analizzano come l’AI potrebbe ridurre il lavoro manuale e aumentare le disuguaglianze, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra automazione e capacità lavorative

Pubblicato il 30 gen 2025

Mario Dal Co

Economista e manager, già direttore dell’Agenzia per l’innovazione



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Daron Acemoglu, nelle conclusioni della Nobel Lecture tenuta il 4 dicembre scorso, delinea l’impatto economico dell’intelligenza artificiale. La prospettiva storica ampia richiama l’attenzione sul rapporto tra progresso tecnico e occupazione. La questione ha trovato una risposta precisa dal punto di vista teorico, ma rimane controversa la valutazione dell’impatto effettivo e, sul piano delle politiche, la definizione di strumenti operativi capaci di affrontare i problemi che pone.

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