Intelligenza artificiale

ChatGPT guida completa: cos’è, come si usa e cosa può fare



Indirizzo copiato

Molto popolare in Italia, fin dal suo debutto, ChatGpt continua a crescere. Ecco cos’è il tool di intelligenza artificiale (AI) generativa e apprendimento automatico più famoso al mondo, quali sono i vantaggi e le criticità

Aggiornato il 16 giu 2023

Mirella Castigli

ScenariDigitali.info



ChatGPT: cos’è, come si usa e cosa può fare

ChatGPT è un chatbot AI che sfrutta intelligenza artificiale (AI) generativa e apprendimento automatico, basato su un modello conversazionale, per dialogare, per iscritto, con utilizzatori finali umani.

Molto popolare in Italia, fin dal suo debutto, vede gli italiani fra i primi 10 utenti al mondo per volume di ricerche. Ma già a metà marzo il bot di OpenAI ha raggiunto un miliardo di visualizzazioni della pagina. Ecco cos’è, come si usa e cosa può fare.

Watch ChatGPT write the intro to this week's Vergecast. #shorts

Cos’è ChatGPT

ChatGPT è un chatbot che ha sviluppato OpenAI per rispondere alle domande degli utenti finali. GPT è l’acronimo di Generative Pretrained Transformer.

Progettato come nuovo modello linguistico, l’AI language model, può anche servire per eseguire debug di codice, generare raccomandazioni artistiche di intelligenza artificiale, generare immagini e rispondere a richieste di follow-up.

Sa generare testo credibile e scritto in linguaggio naturale sulla base di input puntuali, anche in italiano, consentendo di scrivere mail, articoli, saggi su ogni argomento, canzoni e poesie, sceneggiature, codice e debug del codice, informazioni turistiche e ricette. Ammette inoltre i propri errori, sa correggersi, sfida perfino premesse errate e soprattutto rifiuta domande non consone.

Chi ha creato ChatGPT: OpenAi

A sviluppare ChatGPT è OpenAI, la società di AlphaFold e GPT-3 che vanta anche il supporto di Microsoft.

OpenAI ha sviluppato un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) progettato per un’interazione colloquiale e conversazionale con gli utenti finali.

Chi ha finanziato il chatbot AI: Microsoft

Microsoft ha finanziato OpenAI con un miliardo di dollari nel 2019, di nuovo nel 2021, per estendere la partnership con un ulteriore investimento di 10 miliardi di dollari, secondo Bloomberg per i prossimi anni. Microsoft ha commentato che rappresenta “un investimento pluriennale e multimiliardario per accelerare le scoperte dell’Intelligenza artificiale e garantire che questi vantaggi siano ampiamente condivisi con il mondo”.

L’addestramento sia ChatGPT che GPT 3.5 sono avvenuti su un’infrastruttura di supercomputing di intelligenza artificiale di Azure, creati da Microsoft in collaborazione con OpenAI.

“La nostra partnership con OpenAI ruota attorno all’ambizione condivisa di far progredire responsabilmente la ricerca sull’intelligenza artificiale all’avanguardia e di democratizzare l’AI come nuova piattaforma tecnologica”, ha aggiunto il Ceo di Microsoft, Satya Nadella.

Elon Musk, patron della Tesla, SpaceX e proprietario di Twitter, è stato tra i fondatori di OpenAI nel 2015, con Sam Altman, attuale Ceo di OpenAI. Musk ora sta sviluppando una sua intelligenza artificiale in proprio, TruthGPT, una AI “senza pregiudizi di sinistra”, quindi che rifiuta la correzione dei cosiddetti bias cognitivi.

Un tempo non-profit, OpenAI era valutata 29 miliardi lo scorso gennaio. L’azienda prevede entrate per 200 milioni di dollari già nel 2023, dopo l’integrazione con Bing e di superare il miliardo di dollari entro il 2024.

Da gennaio Thrive Capital e Founders Fund sono in trattative per investire in OpenAI.

Dove si trova ChatGPT, anche gratis

ChatGpt si trova al sito https://openai.com/chatgpt, in versione gratuita o – per chi vuole quella più potente (Gpt-4) – a pagamento (20 dollari, ChatGpt Plus).

C’è anche come app su smartphone.

Microsoft ha incorporato la tecnologia di OpenAI anche in Bing AI e in Edge, il suo browser web, dove funge da assistente di scrittura superpotenziato.  Bing ha integrato già la quarta versione. ChatGPT in futuro sarà integrato in tutti i prodotti Microsoft Office, tra cui Word, PowerPoint e Outlook al fine di generare contenuti da prompt di testo.

La tecnologia si trova anche in Outlook, il servizio di posta elettronica di Microsoft, con uno strumento che aiuta i venditori a scrivere e-mail personalizzate.

Le API di Chatgpt ne permettono l’integrazione in servizi di terze parti.

In precedenza, il sistema OpenAI è stato incorporato in DALL-E, lo strumento text-to-image su cui si basa Microsoft Designer, una piattaforma di progettazione grafica text-to-image AI destinata a rivaleggiare con Canva.

CoPilot è un altro strumento di Microsoft che permettere di assistere nella programmazione.

Cosa si può fare con ChatGPT

ChatGPT genera testi, è in grado di personalizzare lessico, sintassi e grammatica, a seconda degli input inviati dall’utente, mettendo a punto un testo non solo credibile e coerente, ma anche efficace e diretto nell’andare dritto al punto. Sfruttando esempi, è capace di illustrare i concetti, spiegando i dettagli e ricorrendo ad accortezze tipicamente umane, oltre a correggere bozze e testi di varia natura.

Permette di ottenere informazioni in modo più diretto rispetto a un classico motore di ricerca e di aiutarci a scrivere qualcosa. Bisogna iscriversi al sito di OpenAI per utilizzarlo. Occorre impostare prompt efficaci, frasi o domande semplice e chiare, per fornire input efficaci a ChatGPT.

Per chiedere a ChatGPT un approfondimento sull’AI, occorre creare un prompt specifico. Non un prompt come “genera una storia sul totalitarismo”, troppo generico e poco chiaro per il modello linguistico su cui si basa ChatGPT. Invece si consiglia di creare un prompt più mirato: “Genera una storia sul totalitarismo tedesco della seconda metà del XX secolo”. Il quesito deve essere specifico e dettagliato per ottenere i migliori risultati.

ChatGPT è versato nel fare confronti e contrapposizioni, ma dà del suo meglio nell’approfondimento o nelle spiegazioni di punti specifici, ponendo domande dopo domande per scendere in profondità.

Un modo ulteriore per ottimizzare le capacità di ChatGPT è quello di porre domande citando personaggi storici attinenti: “Quali sono i costi di un fenomeno particolare?” non dà risposte incisive, ma “Quali sono i costi del fenomeno? Rispondete utilizzando le idee di uno storico o un economista o un dato scienziato”, ChatGPT affina le risposte in maniera più esauriente.

Cosa è possibile fare con ChatGPT:

  • effettuare ricerche
  • scrivere codice informatico
  • automatizione di parti del processo di vendita
  • offrire servizi post-assistenza quando i clienti acquistano prodotti
  • personalizzare istruzioni
  • idee di brainstorming
  • razionalizzare e migliorare i processi grazie all’automazione
  • tradurre testo da una lingua all’altra
  • semplificare il processo di onboarding dei clienti
  • Aumentare l’engagement dei clienti, migliorando la fidelizzazione

Come funzionano i modelli ChatGPT

ChatGPT adotta i modelli linguistici (AI language model), il cui sviluppo è l’applicazione dell’intelligenza artificiale. In particolare, ChatGPT sfrutta come modello linguistico GPT-3, frutto del lavoro di OpenAI, che si basa sul deep learning per realizzare testi analoghi a quelli scritti da una persona reale.

L’addestramento degli algoritmi di GPT-3 avviene come il processo di insegnamento di una lezione a uno studente o di una nuova mansione a un lavoratore.

Lo staff di OpenAI ha somministrato a GPT-3 la lettura intensiva di migliaia di libri, articoli di giornali, pagine web, file online e l’enciclopedia Wikipedia, come se il software dovesse seguire un corso di formazione molto approfondito. Dopo il debutto di ChatGPT, sono gli utenti finali ad addestrare il software, correggendo le inesattezze.

Il bot sfrutta algoritmi di apprendimento automatico per elaborare l’input e così generare risposte coerenti e credibili in linguaggio naturale. Deriva da modelli di apprendimento automatico per l’elaborazione del linguaggio naturale: i Large Language Model (LLM). I LLM, una volta analizzate enormi moli di dati testuali, deducono le relazioni che intercorrono tra le parole in un testo (le correlazioni statistiche o pattern). Prevedendo una parola dopo l’altra, sono in grado di fornire una risposta scritta appropriata. Questa previsione di una parola in una sequenza di parole si definisce di solito come next-token-prediction e masked language-modeling.

L’aumento della potenza di calcolo e delle dimensioni dei dataset di input e dello spazio dei parametri hanno accresciuto le capacità di LLM.

Cosa sono i prompt per ChatGPT

Cosa sono i prompt in ChatGPT:

I prompt in ChatGPT sono delle istruzioni o delle frasi di inizio che
vengono fornite al modello di intelligenza artificiale per guidare la
conversazione. Servono a fornire un contesto e a specificare il tipo di
risposta desiderata. I prompt sono fondamentali per ottenere
risposte più precise e pertinenti, in quanto permettono di indirizzare
l’attenzione del modello su un argomento specifico. E’ però importante
formulare i prompt in modo chiaro e specifico per ottenere i risultati
desiderati.

Come scrivere i prompt in ChatGpt: consigli utili

Quando si scrivono i prompt per ChatGPT, è utile seguire alcune linee guida per ottenere risultati efficaci. Innanzitutto, occorre essere chiari e specifici nella formulazione del prompt, evitando ambiguità o frasi troppo generiche. Inoltre, conviene fornire un contesto adeguato per indirizzare la risposta, per esempio specificando il settore di riferimento o il tipo di informazione richiesta. È anche consigliabile utilizzare un linguaggio semplice e diretto per evitare confusione o fraintendimenti. Infine, è importante sperimentare diversi prompt, valutando i risultati ottenuti, apportando eventuali modifiche o aggiustamenti per migliorare l’interazione con ChatGPT. Seguire questi consigli permette di ottenere risposte più precise e soddisfacenti dalle conversazioni con ChatGPT.

Argomento specifico

Quando si formula la frase di un prompt, bisogna delimitare il perimetro, assicurandosi di specificare l’argomento di interesse nel prompt. Occorre chiedere informazioni mirate per specificare un argomento.

Se bisogna trovare informazioni dettagliate su un argomento specifico, è necessario formulare una domanda chiara nel prompt. Per esempio, se si desidera sapere quali sono i vantaggi dell’utilizzo di chatbot nell’assistenza clienti, è possibile scrivere: “Quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo di chatbot nell’assistenza clienti? Fornisci esempi concreti di casi di successo”.

Utilizzo di esempi concreti

Per ottenere esempi pratici o casi di studio, bisogna fornire esempi specifici nel prompt. Per esempio, se vuoi conoscere le applicazioni dell’intelligenza artificiale nel settore della salute, potresti scrivere: “Dimmi alcune applicazioni concrete dell’intelligenza artificiale nel settore della salute, come la diagnosi assistita da AI o la gestione dei dati sanitari”.

Specifica il contesto

Ricercando una risposta che tenga conto di un determinato contesto, bisogna fornire le informazioni necessarie nel prompt. Per esempio, volendo sapere quale sia il miglior smartphone sul mercato, occorre specificare: “Considerando il rapporto qualità-prezzo, quale è attualmente il miglior smartphone sul mercato? Prendi in considerazione le caratteristiche come la fotocamera, la durata della batteria e le prestazioni generali”. Il limite temporale dell’ultimo addestramento potrebbe però impedire a ChatGPT di fornire risposte basate sull’attualità. La base di conoscenza di ChatGPT infatti si basa sui dati disponibili fino all’ultimo training e il chatbot AI potrebbe non essere in grado di rispondere sull’attualità.

Sperimenta diverse formulazioni

Nel caso in cui non si ottienga la risposta desiderata, è necessario procedere con un secondo tentativi, provando a riformulare il prompt in modalità leggermente differenti. Un trucco consiste nell’aggiungere o modificare alcune parole chiave per guidare meglio il modello. Per esempio, cercando informazioni sulle nuove funzionalità di un’applicazione, è possibile scrivere: “Quali sono le nuove funzionalità dell’app X? Descrivi le ultime aggiunte o miglioramenti apportati”.

Persona Pattern

Per invitare ChatGPT ad assumere una specifica personalità o punto di vista, si adotta il Persona Pattern, ottenendo risposte personalizzate e informazioni pertinenti a quella personalità. Per esempio, è possibile chiedere a ChatGPT di rispondere come un esperto di moda o come un appassionato di tecnologia, ottenendo di conseguenza risposte specifiche ai contesti.

Question Refinement Pattern

Per affinare le domande iniziali attraverso domande di approfondimento, è possibile usare il Question Refinement Pattern per ricevere risposte più complete e mirate. Per esempio, chiedendo a ChatGPT “Quali sono i migliori ristoranti a Roma?”, è possibile perfezionare la domanda chiedendo “Quali sono i migliori ristoranti a Roma per cucina italiana?”. Il risultato sarà una risposta più specifica.

Template Pattern

Per fornire a ChatGPT un modello specifico da seguire lungo la generazione delle risposte, esiste il Template Pattern in grado di garantire una struttura coerente e organizzata. Per esempio, è possibile fornire a ChatGPT un template per rispondere a domande sulle ricette, in modo che le risposte siano sempre strutturate nello stesso modo.

Zero-shot Prompting

Sperimentando con il Zero-shot Prompting, è possibile guidare ChatGPT a classificare nuove categorie o eseguire compiti non esplicitamente addestrati, sfruttando la sua capacità di apprendere modelli dai prompt.

Per esempio, è possibile chiedere a ChatGPT di classificare immagini di animali domestici in base alla razza, anche se il chatbot AI non ha ricevuto un addestramento ad hoc per eseguire quel compito.
Analogamente si può incollare un testo di cui chiedere per esempio un riassunto oppure una parafrasi.

Il Few Shot Prompting è simile, ma nel prompt dà esempi di risultati simili a quelli che vogliamo ottenere da ChatGpt. “Per questo testo, fammi titoli simili a questi”.

Chain-of-Thought Prompting

Il Chain-of-Thought Prompting permette di ottenere spiegazioni passo-passo da ChatGPT su problemi complessi, rendendo più approfondita la comprensione del suo processo decisionale. Per esempio, è possibile chiedere a ChatGPT di illustrare come ha raggiunto una determinata conclusione o come ha risolto un problema matematico, offrendo così una spiegazione dettagliata dei passaggi logici compiuti da ChatGPT.

La scelta delle parole e la formulazione del prompt possono influenzare la risposta di ChatGPT. Sperimentando e adattando i prompt, in base alle proprie esigenze, permette di ottenere risultati più precisi e completi.

La base di conoscenza di ChatGPT si basa sui dati disponibili fino all’ultimo addestramento, il che significa che potrebbe non essere a conoscenza di sviluppi recenti avvenuti dopo tale data. Per esempio, chiedendo a ChatGPT informazioni sulle ultime notizie o sugli eventi attuali, potrebbe non essere in grado di farlo.

Occorre infine verificare tutto quello che ChatGpt scrive, perché si corre il rischio di ottenere informazioni errate, soprattutto relativamente a temi di nicchia, dove è scarso il materiale disponibile a cui attingere.

Come sfruttare al meglio ChatGPT per creare contenuti coinvolgenti

Per usare efficacemente il bot conversazionale basato su intelligenza artificiale di OpenAI, creando contenuti coinvolgenti, è possibile seguire alcuni trucchi. Imponendo a ChatGPT un punto di vista, è possibile simulare la scrittura naiv di un bambino delle elementari oppure quella più rigorosa e autorevole di un ingegnere.

L’utilizzo di un lessico consono al contesto e la formulazione di un contenuto, contestualizzato e ricco di dettagli, genererà maggior engagement.

Parallelismi, immagini, esempi sono altri trucchi per spremere il meglio da ChatGPT, inoltrandosi su sentieri impervi ma che si spalancano su nuovi e inattesi panorami, prendendo strade alternative per metabolizzare concetti anche complessi e rendere la lettura più immersiva.

ChatGPT: il futuro della comunicazione interna nelle aziende

ChatGPT può aprire grandi opportunità per le organizzazioni, soprattutto nel marketing, sia ottimizzando il modo in cui lavorano gli esseri umani sia automatizzando le attività più ripetitive. Tuttavia, prima di adottarlo, l’organizzazione deve individuare le aree dove la tecnologia può generare l’impatto più immediato, monitorandone lo sviluppo.

Nella comunicazione ChatGPT può correggere bozze, formulare testi, sperimentare percorsi non convenzionali nelle newsletter e nei podcast, oltre a pianificare e programmare varie attività, dalla spiegazione di argomenti fino ad esporre idee illuminanti nel corso di un brainstorming. Sa reinventare una comunicazione stimolante in ambiti appiattiti da una comunicazione omogenea e priva di fantasia, re-immaginando invece contenuti coinvolgenti fuori dai sentieri già battuti. Ma è anche capace di inquadrare un tema, imboccando un percorso (non solo classico, ma innovativo) o effettuando ricerche per approfondire.

Il chatbot conversazionale è anche un correttore di bozze. Infatti è sufficiente inserire un testo, chiedendo di controllare se sia presente qualche errore di digitazione oppure qualche passaggio grammaticalmente zoppicante per ottenere una risposta immediata e puntuale.

Per cosa usare ChatGPT

ChatGPT può servire per effettuare ricerche, in alternativa a Google, impostare un articolo, un paper accademico, un breve saggio fino a 4 mila caratteri e scrivere le domande per un’intervista. Ma serve scrivere poesie, ricette e testi dettagliati. ChatGPT ha enormi potenzialità d’utilizzo, soprattutto se sottoposto ad attenta verifica delle fonti e delle citazioni.

In particolare, permette di realizzare contenuti digitali, fornire risposte alle domande, correggere eventualmente le risposte, trascrivere un testo e riassumerlo, offre un’alternativa interessante alla ricerca da effettuare su Google. Inoltre permette lo sviluppo di app e perfino di semplici videogiochi. Consente di scrivere dialoghi, quindi, offre spunti divertenti a sceneggiatori. Permette di svolgere la composizione di email, la creazione di ricette, eseguire presentazioni su PowerPoint e fare marketing digitale.

Se un utente è in partenza per una destinazione e vuole sapere quali sono i 15 musei e monumenti più famosi da visitare. Tutto quello che occorre fare è connettersi, immettere le credenziali del proprio account per effettuare l’accesso e inserire la domanda nel riquadro a fondo pagina:

  • accedere alla sezione ChatGPT del sito Open AI;
  • eseguire il login con le credenziali del proprio account (quelle create al momento della registrazione del profilo);
  • premere sul box Try ChatGPT;
  • effettuare il comando “genera…”;
  • digitare sull’icona di Invio a fianco del box per spedire la richiesta a ChatGPT;
  • attendere un paio di secondi per elaborare la domanda.

GPT-3, come i modelli linguistici, sfrutta un modello probabilistico. Quando ChatGPT riceve un input, comprende la domanda che gli viene posta e seleziona un testo originale da restituire utilizzando le conoscenze acquisite nel corso di studi intensivo a cui è stato sottoposto, attraverso la lettura di migliaia di articoli di giornali, libri, forum online e pagine web, file e enciclopedie online.

I testi derivanti da molteplici sorgenti, tra cui libri, articoli e forum online, hanno addestrato il bot a comprendere non solo il contesto, ma soprattutto la struttura del linguaggio impiegato in diversi scenari, generando risposte sulla base dell’input ricevuto.

Assistenza automatizzata

Finiti i tempi in cui bastava inviare una mail o fare una telefonata, per assistere i clienti, il Chatbot Generated Text Platform è in grado di migliorare l’esperienza del servizio clienti, grazie all’assistenza automatizzata. La programmazione dei chatbot permette di offrire risponste alle domande dei clienti in modo veloce e accurato, rendendoli utili per tagliare i costi associati all’assistenza clienti.

Si può integrare con i sistemi e CRM esistenti, automatizzando il processo di risposta alle domande più diffuse e di offrire risposte veloci senza la necessità di assumere altro personale o formare i dipendenti sul posto di lavoro. Grazie ai dati raccolti dalle interazioni con la clientela precedente, permette di creare esperienze personalizzate per ciascun cliente, rendendo fluide ed efficienti le operazioni di assistenza.

Traduzione

La poliglotta ChatGpt permette di creare contenuti in 95 lingue (al momento) o anche di svolgere traduzioni. Traduce il testo di partenza in più lingue, in maniera automatica. Dopo l’ingresso, è possibile chiedere a ChatGPT se può tradurre da una lingua a un’altra. Ricevuta risposta affermativa, si digita lo script “Traduci dal France al tedesco questo testo”, copiando e incollando il testo da tradurre. Bisogna trarre attenzione ai termini ingannevoli, ma in genere il bot esegue un buon lavoro, rispettando logica e sintassi. A ChatGPT è anche possibile chiedere di perfezionare la traduzione, bypassando una traduzione letterale.

Generazione di testo

Il modello di linguaggio, sviluppato da OpenAI, è una release evoluta di GPT, il cui addestramento di testi scritti consente di generare testo in modo autonomo. Per farlo, basta digitare un quesito (fino al 2021, non è aggiornato oltre) e poi premere Invio, usando il modello di linguaggio artificiale al fine della generazione di una risposta elaborata. Attraverso il clic su Regenerate response, è possibile rigenerare la risposta. Inoltre, l’utente può dare un feedback per ogni risposta, cliccando su Like o Non mi piace. Si può anche lasciare una nota. Permette di creare testi da caricare nei blog e perfino di evidenziare gli errori in un testo. ù

Generazione di codice

Oltre a chiedere ricette e traduzioni, è possibile programmare meta description delle pagine web, generando codice. Il chatbot di OpenAi è in grado di scrivere righe di codice e script in vari linguaggi di programmazione, anche spiegando ogni passaggio.

ChatGPT 4, come funziona

GPT-4 è disponibile su ChatGPT Plus e, con le API per gli sviluppatori, permette di realizzare applicazioni e servizi. ChatGPT 4 è disponibile per ora solo per gli utenti premium OpenAi. Genera testi più precisi, fluenti e di qualità superiore rispetto a GPT-3.

Invece di usare un modello di lingua pre-addestrato, implementa un modello di apprendimento per rinforzo, in grado di apprendere in modo più performante dall’interazione con gli utenti. La tecnica di generazione di risposte più avanzata “sequential fine-tuning” ha inoltre consentito al modello di generare risposte più coerenti e naturali. “GPT-4 ha l’82% in meno di probabilità di rispondere a richieste di contenuti non ammessi e il 40% in più di probabilità di produrre risposte fattuali rispetto al GPT-3.5”, scrive in una nota OpenAI.

ChatGPT 4 è capace di imparare dalle conversazioni con gli utenti, arrivando a rispondere in maniera sempre più personalizzata, adeguando perfino le sue risposte allo stile della conversazione.

Correggendo ChatGPT 4 nel corso dell’interazione, si riceve una risposta personalizzata e in genere corretta. Il tool AI si scusa anche per le eventuali inesattezze compiute.

Perché l’Italia ha bloccato ChatGPT

OpenAI ha presa la decisione di vietare l’accesso a ChatGPT in Italia, dopo l’intervento del Garante Privacy italiano che ha ravvisato problemi di privacy e protezione dei dati personali degli utenti.

L’Italia non ha bloccato ChatGPT, ma ha imposto una limitazione provvisoria chiedendo a OpenAI di mettersi in regola con la normativa europea sul GDPR. Al fine di evitare il rischio sanzioni, la società americana ha optato per il blocco di ChatGPT.

Le autorità italiane, che temono che l’intelligenza artificiale possa costituire una potenziale minaccia alla cyber sicurezza e alla privacy dei cittadini, hanno ottenuto la cooperazione di OpenAI per mettersi in regola. In teoria, dal 30 aprile sarà di nuovo accessibile anche per gli utenti italiani, se la piattaforma risolverà le criticità individuate dal Garante Privacy italiano.

L’Authority italiana per la Privacy ha chiesto a OpenAI di verificare l’età dell’utente oltre a ridurre il rischio di false dichiarazioni. Inoltre la piattaforma deve informare gli utenti sull’uso dei loro dati per addestrare l’algoritmo.

La società ha tempo fino al 30 aprile per mettersi in regola. La limitazione provvisoria verrà sospesa se OpenAI adotterà le misure richieste: pubblicare sul proprio sito un’informativa trasparente, illustrando modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati, oltre a un age gate che escluda, sulla base dell’età dichiarata, gli utenti minorenni.

Scenari di applicazione comuni per i modelli ChatGPT

I motori di ricerca sono il primo scenario di applicazione. Bing AI è il pioniere, ma presti arriverà Google con l’integrazione di Bard, mentre Elon Musk promette di sviluppare TruthAI “senza pregiudizi di sinistra”, secondo il tycoon mutuati dalla cancel culture e dalla cultura woke.

Vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT, rispetto ad altri modelli NLP

L’utilizzo di Reinforcement Learning da Human Feedback (RLHF) è ciò che rende unica ChatGPT. Si tratta dell’apprendimento da rinforzo dal feedback umano. Si tratta del metodo ideato per eliminare le risposte sbagliate premiando invece quelle giuste, mentre corregge quelle che non sono corrette.

Il language model è stato messo a punto grazie all’apprendimento supervisionato e al reinforcement learning. La messa a punto supervisionata ha addestrato il modello iniziale, con i formatori di AI umani che hanno offerto conversazioni, ricoprendo il ruolo sia l’utente che dell’assistente AI, accedendo a raccomandazioni scritte su modelli per aiutarli nel fornire le loro risposte.

”Per creare un modello di ricompensa per l’apprendimento per rinforzo, avevamo bisogno di raccogliere dati di confronto, che consistevano in due o più risposte modello classificate per qualità. Per raccogliere questi dati, abbiamo preso le conversazioni che i formatori di intelligenza artificiale hanno avuto con il chatbot. Abbiamo selezionato casualmente un messaggio scritto da un modello, campionato diversi completamenti alternativi e fatto classificare dai formatori di intelligenza artificiale. Utilizzando questi modelli di ricompensa, possiamo perfezionare il modello utilizzando l’ottimizzazione dei criteri prossimali. Abbiamo eseguito diverse iterazioni di questo processo”, afferma OpenAI sul proprio blog.

I benefici di ChatGPT includono l’apprendimento personalizzato, language learning, assistance educators, feedback istantanei eccetera. Il chatbot AI rende l’apprendimento più accessibile a studenti con disabilità, aiutandoli a raggiungere successi accademici.

Inoltre aiuta gli studenti ad identificare i loro punti deboli e a lavorarci sopra. Offre feedback in real-time, permettendo di risparmiare tempo e ad aumentare la produttività.

Sfide nell’implementazione delle Reti Linguistiche a Grande Scala (ChatGPT)

Le sfide legate all’adozione di ChatGPT sono proattivamente indirizzate ad assicurare risultati di apprendimento equi ed efficaci, ma anche:

  • privacy e cyber sicurezza;
  • mancanza di accuratezza delle informazioni;
  • presenza di eventuali bias;
  • dipendenza nella tecnologia;
  • rischi legati al plagio e alla violazione del copyright;
  • uso improprio per scopi di disinformazione.

Sul fronte privacy, ChatGPT può raccogliere ed archiviare dati sugli utenti. Dovrebbe aderire a standard etici e legali per la raccolta dei dati e lo storage. Inoltre, dovrebbe informare gli utenti su come raccoglie i dati e come li usa.

ChatGPT a volte fornisce informazioni inaccurate e incomplete che possono creare equivoci o confusione. Altre criticità riguardano il rischio di plagio e violazione del diritto d’autore, ma anche l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia.

Qualità del testo prodotto con i modelli ChatGPT

Il testo è di buona qualità e in alcuni casi, in pochi potrebbero riconoscerne la paternità. Si tratta di un testo corretto sotto il profilo grammaticale, sintattico, lessicale, con incipit originali e svolgimento razionale secondo un filo logico serrato.

ChatGPT realizza testi in maniera egregia, ma non sempre fornisce informazioni esatte e risposte corrette. Dunque il fact checking è d’obbligo.

A partire dal 1° febbraio 2023 Open AI ha lanciato un piano premium. ChatGPT, a partire da 20 dollari al mese, si differenzia dalla versione gratuita perché la versione a pagamento permette l’accesso al servizio anche in caso di elevato traffico sulla piattaforma. Il piano premium offre inoltre risposte più rapide e permetterà di accedere alle nuove opzioni che Open AI svelerà nei prossimi mesi al fine di affinare ancora di più il potente software.

Modelli ChatGPT: applicazioni alle piattaforme aziendali

Lo scorso primo marzo OpenAI ha rilasciato le API di ChatGPT. L’integrazione del software in un’applicazione aziendale è possibile attraverso l’uso delle API.

Le API di Whisper permettono, per esempio, di integrare uno strumento adibito allo speech-to-text, sempre basato sull’intelligenza artificiale.

Basta registrare un account su OpenAI per fruire delle nuove API. Pagando 0,002 dollari ogni 1.000 token, corrispondenti circa a 750 parole, è possibile usufruire delle nuove API in base al numero di parole impiegate.

In ambito corporate, ecco i settori aziendali che potrebbero adottare ChatGPT:

  • Marketing e vendite: realizzare contenuti di marketing, social media e di vendita tecnici personalizzati (inclusi testo, immagini e video) e allineando gli assistenti ad attività specifiche, come la vendita al dettaglio;
  • esecuzione efficiente di un’attività;
  • traduzione automatica;
  • IT/ingegneria: scrittura, documentazione e revisione del codice;
  • Ambito legale: rispondere a domande complesse, attingendo da enormi moli di documentazione legale e redigendo relazioni annuali;
  • R&D: accelerare la scoperta di farmaci grazie a una migliore comprensione delle malattie e la scoperta di strutture chimiche;
  • supporto alle decisioni manageriali tramite big data analytics dei documenti interni;
  • programmazione;
  • sintesi di video call.

Il futuro della conversazione assistita dall’intelligenza artificiale

Nel 2021, secondo l’Istat, soltanto il 6,2% delle imprese italiane utilizza sistemi di intelligenza artificiale (media Ue dell’8%). Fra le piccole imprese si ferma al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi aziende. Le imprese più evolute nell’impiego dell’AI si attestano all’1,4%, superando la media europea (1,3%). Ma i Paesi capofila sono la Danimarca al 5,3% e i Paesi Bassi al 3%.

Tuttavia è luminoso il futuro della conversazione assistita dall’intelligenza artificiale. Un’azienda ha testato un chatbot basato su ChatGpt nel ruolo di un utente insoddisfatto di un servizio di connettività, riuscendo a ottenere un rimborso/sconto per un disservizio. Questo caso dimostra le capacità di ChatGpt nelle vendite e perfino nell’assistenza automatizzata. Ma il suo uso spazierà dalla traduzione alla programmazione, dal giornalismo alla politica.

ChatGPT diventa app

OpenAI ha rilasciato ChatGPT in versione app per Apple iOS, in arrivo anche per Google Android. La versione per iPhone non è disponibile per i dispositivi equipaggiato con sistema operativo precedente alla release 16.1. L’app mobile per iPhone e iPad comprende Whisper, il sistema open source di riconoscimento vocale per spedire prompt con la voce. Oltre a sincronizzare le conversazioni tra i dispositivi collegati all’account. Per gli abbonati a Plus, è possibile accedere alle funzionalità complete di GPT-4 e ricavare risposte più velocemente rispetto a chi non ha sottoscritto l’abbonamento.

Su Android, per ora, in attesa dell’app, occorre aprire il browser all’indirizzo chat.openai.com, effettuare il login e avviare l’interazione con il chatbot.

Come usare ChatGPT su WhatsApp

Alcune applicazioni consentono l’utilizzo diretto dell’AI generativa sulla chat, per scrivere testi, riassumerli in versione sintetica o inventare una storia, in caso di necessità.

Per farlo, è sufficiente visitare il sito Shmooz.ai, premendo su Start Shmoozing. Un pop-up avvisa di aver identificato l’account Whatsapp. Digitando su “Continua e vai alla chat, è possibile dialogare su Whatsapp con Shmooz AI come se facessimo conversazione con ChatGPT. Fino a 20 richieste è gratis, poi richiede la sottoscrizione a un abbonamento da 9,99 dollari che consente un numero illimitato di messaggi, oltre a sfruttare un’intelligenza artificiale più evoluta.

Grazie all’API di ChatGPT, anche altri developer propongono lo stesso servizio su WhatsApp. Alternative sono: WizAI, gratuita fino a 5 richieste (poi a 4,99 euro per la versione basata su ChatGPT-3.5); WhatGPT; Buddy GPT (funziona anche su Telegram); Mobile GPT.

Utilizzo tramite API

Le API ChatGPT consentono l’interazione, dalle proprie app e iniziative, con il chatbot AI conversazionale e il modello generativo. Le API (Application Programming Interface) permettono ai developer a livello globale di interfacciarsi dai propri progetti di sviluppo con ChatGPT.

Per far funzionare le API di Chat GPT, è possibile avvalersi di differenti modalità:

attraverso uno script in Python (il nuovo test AutoGpt si attiva con le Api di Open Ai e Python);

tramite un’estensione per Google Doc e Sheets chiamata ChatGPT for Sheets e Doc.

Utilizzare le API di ChatGPT costa dieci volte di meno, con un prezzo di 0,0002 dollari per mille token. Poiché una sequenza di numeri interi, che hanno una corrispondenza univoca con le stringhe di testo o parole corrispondenti (token), esprime il testo in ingresso (input) nei modelli generativi, il token rappresenta un set di pezzi di parole per elaborare il linguaggio naturale.

Le API permettono di realizzare velocemente un’app, basata sull’AI, senza l’esigenza di conoscere i modelli, i linguaggi di programmazione o la matematica dell’intelligenza artificiale.

OpenAI ha anche introdotto opzioni di sintesi vocale per l’accesso a un modello speech-to-text detto large-v2.

Applicazioni che usano ChatGPT

Snapchat e Spotify hanno usato e integrato le nuove API sfruttandole nei propri prodotti.

Anche il modello open source Whisper supporta le nuove API per offrire risultati in tempo ridotto e con un budget inferiore.

Genie è un chatbot IA che sfrutta GPT-4 per offrire il riconoscimento rapido del contenuto delle immagini immesse in forma di input.

Al 21esimo posto nella classifica delle app di Produttività con più download nell’App Store, ha superato le 29 mila recensioni e vanta un punteggio attualmente fissato a 4,7 stelle su 5 per queste sue funzionalità extra. Permette le condivisioni di chat con i contatti e di rende più coinvolgente ogni chat.Versatile, permette di scrivere storie, la soluzione di problemi matematici o di insegnare lingue straniere come l’inglese.

Un’altra app che usa ChatGPT si basa su GPT-4 ed è dedicata alla stesura di testi, a cui aggiunge il controllo ortografico e grammaticale, con lo scopo di generare risultati corretti. App premium, Genius è esclusivamente a pagamento: costa 14,99 dollari al mese.

ChatOn è l’app con il salvataggio dalla durata più lunga delle informazioni condivise in una conversazione. L’AI è in grado di contestualizzare gli input e avverte l’utente se ha dimenticato dati rilevanti all’interna della chat. Vanta la funzione di sintesi vocale, con cui è possibile effettuare conversazioni con il chatbot a voce. L’accesso premium costa 6,99 dollari al mese (o 39,99 dollari all’anno).

Basa su GPT-3.5 e non su GPT-4, AI Chat scommette sulla rapidità delle risposte, il design familiare agli utenti di iMessage e il tema scuro per ottimizzare l’esperienza d’uso.

Limiti di ChatGPT

Uno dei principali limiti di ChatGPT consiste nei paletti temporali all’aggiornamento delle informazioni. Esse si riferiscono ai dataset oggetto dell’addestramento, fermi al 2021. Gli Osservatori riportano che il chatbot, infatti, non era a conoscenza della guerra in Ucraina, in seguito all’invasione russa del 2022, prima di ricevere un input da parte degli utenti. L’Adaptive AI permette però al chatbot AI di addestrarsi con le interazioni con gli utenti, adattando le risposte alle nuove circostanze, rimuovendo le precedenti conoscenze ormai anacronistiche.

Altri limiti sono le allucinazioni o comportamenti anomali, non giustificati dall’addestramento, in cui le risposte risultano insufficienti, compromesse da bias o troppo specialistiche.

OpenAI riconce che ChatGPT a volte inciampa nella generazione di risposte plausibili, ma prive di senso o errate, soprattutto quando si pongono domande ambigue o dove le sfumature linguistiche creano ambiguità che sfuggono all’algoritmo. Talvolta il programma non è capa di riconoscere input prodotti dagli utenti. Solo dopo una, seppur minima, riformulazione è nelle condizioni di offrire risposte coerenti e correttamente. Altre volte il chatbot risulta prolisso e tende ad abusare di alcune frasi.

Questo limite è frutto di un’ottimizzazione eccessiva e una distorsione dei dati in fase di addestramento. In seguito di alcuni input, Chat GPT può generare perfino risposte offensive. Ma OpenAI ha applicato filtri per la moderazione del linguaggio e superare questo limite. Altro aspetto su cui c’è attenzione è la realizzazione di più filtri per bloccare la disinformazione. Infatti un limite, dovuto all’addestramento su testi presenti in rete, è il rischio di diffondere fake news da parte di ChatGPT. Il deepfake del Papa che indossa un vistoso piumino bianco (“The Pope Drip”), frutto dell’AI Midjourney, è un caso di manipolazione dei contenuti verosimili, diventati virali.

Per superare questi limiti, oltre all’utilizzo del senso critico, occorre interrogarsi sull’uso etico dell’intelligenza artificiale, come prevede l’AI Act per la regolamentazione europea dell’AI.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4