Il Cimitero Monumentale di Staglieno è il principale luogo di sepoltura della città e un capolavoro architettonico, incastonato tra il torrente Bisagno e le colline genovesi. Si estende per 37 ettari e ospita oltre 2.000 opere d’arte tra statue, cappelle, cippi e lesene, che costituiscono un patrimonio artistico unico al mondo.
Questo vero e proprio museo a cielo aperto racchiude un secolo di evoluzione artistica, con capolavori che spaziano dalla raffinatezza del Neoclassicismo al realismo intenso delle opere del XIX secolo. Oggi vive una seconda vita grazie al digital twin che fonde tecnologia avanzata, conservazione e valorizzazione culturale, posizionando Genova all’avanguardia anche nella tutela del patrimonio.
Indice degli argomenti
Il digital twin come progetto collaborativo
Il progetto, vincitore del premio nazionale italiano ESRI Smart Cultural Heritage 2023 e presentato durante la Genova Smart Week 2024, finanziato dalla Direzione Servizi Informativi entro le attività ordinarie dell’Ufficio Sistemi Informativi Territoriali (SIT) del Comune di Genova per realizzare il gemello digitale della città, è il frutto di una sinergia che coinvolge anche la Direzione di Area Servizi Civici e la Direzione Servizi Cimiteriali per promuovere nuovi strumenti di gestione e valorizzazione del sito.
Tecnologie avanzate per la digitalizzazione di Staglieno
La digitalizzazione, realizzata con tecnologie d’avanguardia che garantiscono un livello di dettaglio straordinario, è stata realizzata con la competenza tecnologica di Geolander attraverso una serie di attività, a partire da:
- mobile mapping: 5 chilometri di percorsi mappati con scanner laser Trimble X7 e X12, integrati con sistema GNSS RTK per una precisione centimetrica generante 498.539 punti laser e 1.725 foto panoramiche;
- laser scanner statico: 284 stazioni di scansione che hanno prodotto 11 milioni di punti, utili per modelli 3D in grado di rilevare microfessurazioni e degrado superficiale;
- fotografia HD: 697 immagini a 72 megapixel, coprenti 2,4 chilometri di viali, in grado di catturare dettagli come le venature del marmo o le patine di ossidazione sul bronzo.
Le misurazioni e i rilievi effettuati non solo consentono di monitorare lo stato del sito, mappare gli asset e fornire uno strumento digitale di gestione e manutenzione, ma forniscono anche dati fondamentali per interventi di conservazione, restauro e valorizzazione.
Il digital twin per la conservazione e lo studio del patrimonio
La possibilità di identificare lo stato di degrado dei materiali e di creare copie 3D in scala diversa permette di custodire il modello originale per scopi conservativi, offrendo allo stesso tempo materiale di studio digitale accessibile anche da remoto agli esperti e agli studiosi. Questo approccio innovativo fornisce un supporto prezioso anche per la realizzazione di laboratori didattici, in cui studenti e ricercatori possono interagire con una rappresentazione digitale del cimitero, approfondendo conoscenze sulla storia, sull’arte e sulle tecniche di restauro. In questo senso la digitalizzazione diventa un mezzo per trasmettere il patrimonio culturale alle nuove generazioni, garantendo una custodia “virtuale” che affianca la conservazione fisica del sito.
Il digital twin come esperienza narrativa
Attraverso l’adozione del nuovo paradigma del GeoTwinFlow, è stato poi adottato un nuovo tipo di progettazione che trasforma dati digitali geografici, raccolti tramite tecnologie di Reality Capture, Digital Twin e Digital Mapping, in esperienze narrative coinvolgenti. L’approccio olistico ai dati ha permesso di realizzare una versione digitale emotivamente intensa, in grado di offrire non solo una rappresentazione accurata, ma anche una visione immersiva orientata al cultural heritage presente.
Staglieno virtual: tour digitali tra capolavori
È nato così “Staglieno Virtual”, che consente ai cittadini e ai turisti, così come agli appassionati di storia e arte, di intraprendere tour virtuali personalizzati. Attraverso itinerari tematici, il visitatore digitale potrà esplorare porticati, viali e campi, scoprendo le icone del cimitero e immergendosi in una narrazione multimediale che esalta il valore artistico e storico del luogo. In questo modo, il Digital Twin non solo rende accessibile il patrimonio culturale a un pubblico globale, abbattendo le barriere geografiche e fisiche, ma funziona anche da strumento di promozione e valorizzazione della storia genovese, favorendo il coinvolgimento attivo.
Ad oggi “Staglieno Virtual” mette particolarmente in luce quattro statue di eccezionale valore: l’Angelo della tomba Oneto di Giulio Monteverde (1882), celebre in tutto il mondo per la sua bellezza e per il suo carattere simbolico; l’Angelo Caduto della tomba della famiglia Ribaudo (Onorato Toso, 1920), la cui immagine ha ispirato la copertina del singolo “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division; l’Angelo Nocchiero della famiglia Carpaneto (Giovanni Scanzi, 1886), apprezzato anche dall’imperatrice Elisabetta d’Austria, detta Sissi; e la statua commissionata dalla popolana Caterina Campodonico, opera del celebre scultore Lorenzo Orengo (1881). Queste opere, unite al contesto storico del camposanto – inaugurato ufficialmente il 1° gennaio 1851 e su progetto di Carlo Barabino, portato a compimento dal suo allievo Giovanni Battista Resasco – costituiscono una delle basi su cui poggia l’intero progetto. Il progetto è tuttora in corso e crescerà in termini di opere e itinerari, in particolar modo orientandosi verso Genova e l’Ottocento.
Il digital twin di Staglieno: strumento strategico per il futuro
Il Digital Twin del Cimitero Monumentale di Staglieno non è quindi soltanto una semplice copia o una vetrina digitale per un patrimonio di inestimabile valore, ma costituisce un vero e proprio strumento strategico per la gestione operativa di quel luogo di immenso valore. La capacità di monitorare e intervenire tempestivamente sulle opere d’arte, insieme alla possibilità di analizzare l’evoluzione degli spazi verdi e dell’ambiente circostante, lo rende un modello replicabile per altre iniziative di digitalizzazione in ambito urbano e culturale. La sinergia tra le competenze tecniche e amministrative del Comune di Genova dimostra inoltre come innovazione e tradizione possano fondersi e coesistere per proteggere e raccontare la nostra eredità collettiva.