case history

Trasformare i dati in motore decisionale: il caso Sky Italia



Indirizzo copiato

La data governance aziendale diventa un motore strategico per Sky Italia. Proof of Concept mirate, piattaforme integrate, cultura del dato e Decision Intelligence hanno rafforzato fiducia, coerenza e capacità decisionale. Una trasformazione che unisce tecnologia, competenze e visione per rendere i dati parte del lavoro quotidiano

Pubblicato il 15 dic 2025



data governance aziendale ia e dataset aziendali; KYC

La trasformazione digitale delle imprese passa sempre più dalla capacità di dare valore ai dati, non solo attraverso tecnologie avanzate, ma mediante una visione culturale condivisa. Il percorso raccontato alla presentazione dei risultati di Ricerca dell’Osservatorio PoliMi Big Data Analytics & Business Intelligence da Mattia Cinquilli, Data & Analytics Director di Sky Italia, offre un esempio di come la data governance aziendale possa diventare un vero motore di cambiamento organizzativo. L’esperienza descritta non si limita alla costruzione di piattaforme o algoritmi, ma mette al centro un nuovo modo di interpretare il cliente, prendere decisioni e distribuire responsabilità nella gestione delle informazioni .

Dalla raccolta del dato alla generazione di valore

L’evoluzione di Sky Italia nasce dal ripensamento della relazione con il cliente. La transizione dalla televisione satellitare tradizionale a un ecosistema digitale connesso ha prodotto un flusso continuo di informazioni, trasformando il dato in uno strumento per comprendere esperienze e comportamenti. Cinquilli spiega che «la possibilità di disporre di dati e di costruire una vista unica sul cliente ha aperto la strada a una cultura del valore».

La strategia adottata è stata graduale: non grandi progetti pluriennali, ma Proof of Concept mirate, capaci di mostrare rapidamente un impatto misurabile. «Un CEO non può aspettare tre anni per vedere il valore dei dati», osserva Cinquilli. «Se si dimostra fin da subito che il dato genera risultati, allora cresce anche l’interesse delle persone a usarlo».

Questo approccio iterativo ha permesso di costruire, nel tempo, una piattaforma integrata in grado di fungere da riferimento unico per l’analisi. La migrazione verso architetture cloud ha ulteriormente rafforzato l’ecosistema, fornendo dataset aggiornati e coerenti.

La data governance come leva culturale

La componente tecnologica è stata solo un punto di partenza. La sfida centrale è stata culturale: diffondere un linguaggio comune tra funzioni diverse. «È fondamentale che commerciale e finanziario usino lo stesso dato», afferma Cinquilli. Una coerenza che evita manipolazioni, riduce ambiguità e sostiene un processo decisionale più trasparente.

In questa prospettiva, la data governance aziendale diventa un sistema di fiducia e coerenza. Non è un insieme di regole formali, ma un processo che coinvolge competenze, responsabilità e collaborazione. La posizione di Sky, a cavallo tra media e telecomunicazioni, ha richiesto un equilibrio costante tra compliance e generazione di valore: «In alcuni mercati l’attenzione è concentrata sulla minimizzazione del rischio, in altri sulla creazione di valore. Noi abbiamo dovuto unire le due dimensioni».

Per questo è stato istituito un Data Office capace di integrare controllo e crescita, con l’obiettivo di rendere i dati patrimonio condiviso di tutte le funzioni aziendali. «Il soggetto data non può più vivere lateralmente rispetto all’azienda», sottolinea Cinquilli. «Deve diventare parte centrale dell’organizzazione».

Oltre l’analisi: la Decision Intelligence come estensione della governance

Il passo successivo è stato trasformare i dati in leva diretta per la decisione. Cinquilli introduce il concetto di Decision Intelligence, definito come l’incontro tra rigore dei dati e visione del management: «Senza dati ci sono solo opinioni, ma se hai solo i dati cosa ci fai?».

La maturità decisionale non si misura dunque dalla quantità di dati raccolti, ma dalla loro capacità di informare il dialogo strategico, sostenere scenari e orientare scelte.

Per consolidare questo approccio, Sky ha creato una funzione che integra Analytics, Data Science e Decision Intelligence. Il team lavora a fianco delle business unit, aiutandole a interpretare gli insight nel proprio contesto operativo. La logica è di valore: «Le attività a basso valore vanno gestite con leggerezza, altrimenti si genera l’aspettativa di poter fare tutto subito e la fiducia cala».

Un ecosistema di competenze, qualità e fiducia nel dato

L’organizzazione del Data Office riflette un’evoluzione verso la centralità strategica del dato. Ingegneri, data scientist e business analyst collaborano quotidianamente con Finance, Tech e Commercial, trasformando il dato in leva operativa comune. La sfida principale resta quella di razionalizzare: assorbire decine di strumenti e database locali, riportandoli sotto un modello unificato di controllo e qualità.

Il principio guida è la fiducia nel dato. «La qualità non è qualcosa che la piattaforma fa automaticamente: è il risultato del nostro intervento», afferma Cinquilli. La governance, quindi, combina lavoro tecnico e cambiamento culturale: solo su basi solide è possibile scalare progetti complessi e ottenere economie di scala reali.

Verso una governance che abilita la decisione

Il percorso descritto mostra come la data governance aziendale sia un abilitatore e non un vincolo. Consente di superare la frammentazione informativa, ridurre l’uso di dati parziali o incoerenti e spostare la discussione dai pareri soggettivi ai fatti misurabili.

L’obiettivo, come sintetizza Cinquilli, non è sostituire il giudizio umano con algoritmi, ma mettere il dato «al centro della conversazione giusta». Le funzioni aziendali imparano così a guardare trasversalmente all’organizzazione, integrando performance, clienti, rischi e opportunità in un’unica visione.

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x