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Perché DeepSeek spaventa gli Stati Uniti



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Accuse a DeepSeek per presunti legami con l’esercito cinese e condivisione di dati utenti. Le autorità statunitensi esprimono serie preoccupazioni su sorveglianza e privacy

Pubblicato il 25 lug 2025

Gabriele Iuvinale

Senior China Fellows at Extrema Ratio

Nicola Iuvinale

Senior China Fellows at Extrema Ratio



chatgpt vs deepseek

Gli Stati Uniti hanno sollevato gravi accuse contro DeepSeek, azienda cinese di intelligenza artificiale, sospettata di sostenere operazioni militari e di intelligence di Pechino e di aggirare i controlli sull’export americani per ottenere chip avanzati. Queste accuse provengono da un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano.

Le accuse contro DeepSeek e le prove di legami militari e di intelligence

Washington ha sollevato gravi accuse contro DeepSeek, sospettandola di sostenere attivamente le operazioni militari e di intelligence di Pechino. Un alto funzionario del Dipartimento di Stato statunitense, rimasto anonimo data la delicatezza delle informazioni, ha dichiarato che la startup di Hangzhou “ha volontariamente fornito e probabilmente continuerà a fornire supporto alle operazioni militari e di intelligence della Cina”.

Queste non sono accuse isolate, ma si inseriscono in un contesto di precedenti e crescenti preoccupazioni. Le indicazioni di un legame tra DeepSeek e l’apparato statale cinese si basano su diverse prove. Tra le più significative, spiccano gli oltre 150 riferimenti a DeepSeek trovati nei registri degli appalti dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) e di altre entità legate alla difesa cinese. Questi riferimenti suggeriscono che l’azienda abbia fornito servizi tecnologici diretti a istituti di ricerca del PLA, indicando una collaborazione ben oltre la semplice disponibilità open-source dei suoi modelli AI.

Preoccupazioni su dati e sorveglianza governativa

A rafforzare il quadro, ci sono state segnalazioni riguardanti la condivisione di informazioni e statistiche sugli utenti con l’apparato di sorveglianza di Pechino. Sebbene la legge cinese imponga alle aziende di fornire dati al governo su richiesta, questa pratica solleva serie preoccupazioni per la privacy dei milioni di utenti globali di DeepSeek. I legislatori statunitensi avevano già espresso timori che l’azienda trasmettesse i dati degli utenti americani alla Cina tramite infrastrutture backend collegate a China Mobile, un gigante statale delle telecomunicazioni. Le analisi del codice di DeepSeek hanno persino rivelato collegamenti diretti con i sistemi di autenticazione e gestione dell’identità di China Mobile, suggerendo un coinvolgimento statale più profondo.

Dubbi sull’indipendenza e rischi per la sicurezza globale

Questi elementi combinati dipingono un quadro preoccupante dei potenziali legami tra DeepSeek e l’apparato statale cinese, sollevando seri dubbi sulla sua indipendenza e sulle implicazioni per la sicurezza nazionale e la privacy degli utenti.

Chip vietati e strategie di elusione

Un’altra grave accusa riguarda l’accesso a semiconduttori di fascia alta. Secondo la fonte, DeepSeek avrebbe avuto accesso a “grandi volumi” di chip Nvidia H100, nonostante questi siano soggetti a restrizioni di esportazione verso la Cina dal 2022 a causa dei timori che possano essere usati per scopi militari o per accelerare la corsa all’AI cinese. DeepSeek avrebbe cercato di eludere questi controlli utilizzando società di comodo nel sud-est asiatico e tentando di accedere da remoto a data center nella stessa regione.

Un portavoce di Nvidia ha affermato che la loro revisione indica l’uso di prodotti H800 da parte di DeepSeek, non H100, e che l’azienda non supporta chi viola i controlli. Non è stato specificato se i tentativi di elusione abbiano avuto successo o forniti dettagli sulle “shell companies”.

Condivisione dati con Pechino e preoccupazioni sulla privacy

Il funzionario ha inoltre affermato che DeepSeek starebbe condividendo informazioni e statistiche sugli utenti con l’apparato di sorveglianza di Pechino. Sebbene la legge cinese richieda alle aziende di fornire dati al governo su richiesta, questa rivelazione accresce le preoccupazioni sulla privacy per i milioni di utenti globali di DeepSeek. I legislatori statunitensi avevano già espresso timori che l’azienda trasmettesse i dati degli utenti americani alla Cina tramite infrastrutture backend collegate a China Mobile.

Lo scetticismo sulle capacità e prospettive future di DeepSeek

Le conclusioni statunitensi riflettono un crescente scetticismo a Washington riguardo alle effettive capacità di DeepSeek. L’azienda ha dichiarato che i suoi modelli AI, DeepSeek-V3 e DeepSeek-R1, sarebbero alla pari o superiori a quelli di OpenAI e Meta a una frazione del costo. Tuttavia, gli esperti di AI hanno espresso dubbi sui costi di addestramento dichiarati dall’azienda, ritenendoli probabilmente molto più alti.

Al momento, il Dipartimento di Stato non ha annunciato l’implementazione di ulteriori controlli sull’export o sanzioni contro DeepSeek. Questo caso si inserisce in un contesto di crescente tensione nella guerra tecnologica USA-Cina, dove Washington cerca di limitare l’avanzamento tecnologico di Pechino in settori strategici come l’intelligenza artificiale, per ragioni di sicurezza nazionale. L’indagine in corso in Malesia su una società cinese che userebbe server con chip Nvidia per l’addestramento di LLM (Large Language Models) sottolinea ulteriormente l’ampiezza di queste preoccupazioni.

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