le perdite

Musica e AI: tsunami da 22 miliardi in arrivo sul settore creativo



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Uno studio CISAC prevede che l’intelligenza artificiale generativa arricchirà le aziende tecnologiche, minacciando invece il reddito dei creatori musicali. Entro il 2028, il 24% dei ricavi musicali umani sarà a rischio, con perdite cumulative di 22 miliardi di euro

Pubblicato il 17 gen 2025

Enzo Mazza

CEO F.I.M.I. (Federazione industria musicale italiana)



ai act europa big tech

Il primo studio globale che misura l’impatto economico dell’intelligenza artificiale nei settori della musica e dell’audiovisivo, realizzato da CISAC (Confederazione internazionale delle società degli autori e dei compositori, che rappresenta oltre 5 milioni di autori), calcola che l’intelligenza artificiale generativa arricchirà le aziende tecnologiche mettendo a repentaglio sostanzialmente il reddito dei creatori umani nei prossimi cinque anni.

Il mercato della musica e dei contenuti audiovisivi generati dall’intelligenza artificiale

Mentre i ricavi dei fornitori di Gen AI vedranno una crescita drammatica nei prossimi cinque anni, i creatori rischiano di perdere gran parte del loro reddito attuale a causa dell’impatto sostitutivo dell’IA sulle opere realizzate dall’uomo. Nonostante forniscano il carburante creativo del mercato dei contenuti “Gen AI”, i creatori di musica e audiovisivi vedranno rispettivamente il 24% e il 21% dei loro ricavi a rischio di perdita entro il 2028. Ciò equivale a una perdita cumulativa di 22 miliardi di euro nell’arco di cinque anni (10 miliardi di euro in musica; 12 miliardi di euro in audiovisivo).

Lo studio rileva che il mercato della musica e dei contenuti AV generati dall’intelligenza artificiale aumenterà esponenzialmente nei prossimi cinque anni, passando dai circa 3 miliardi di euro attuali a 64 miliardi di euro nel 2028.

Lo studio economico stima che, a seguito di questa crescita esponenziale del mercato della musica e dei contenuti audiovisivi, i futuri ricavi dei fornitori di Gen AI saliranno a un fatturato annuo di 4 miliardi di euro nel settore della musica (rispetto a 0,1 miliardi di euro nel 2023) e 5 miliardi di euro nel settore audiovisivo (rispetto a 0,2 miliardi di euro) entro il 2028. Si tratta di ricavi derivanti direttamente dalla riproduzione senza licenza delle opere dei creatori, che rappresentano un trasferimento di valore economico dai creatori alle società di intelligenza artificiale.

Nel settore musicale, i mercati dello streaming e delle librerie musicali saranno fortemente influenzati dall’intelligenza artificiale. Si prevede che entro il 2028 la musica Gen AI rappresenterà circa il 20% dei ricavi delle tradizionali piattaforme di streaming musicale e circa il 60% dei ricavi delle librerie musicali.

La prevista perdita di entrate sarà sostanziale anche per i creatori di audiovisivi. Traduttori e adattatori per doppiaggio e sottotitolaggio subiranno l’impatto più forte, con il 56% dei loro ricavi a rischio, mentre sceneggiatori e registi potrebbero vedere i loro ricavi cannibalizzati dal 15 al 20%.

Entrando più nel dettaglio nel settore musicale lo studio analizza i vari impatti della Gen AI.

Il mercato degli output generati dall’AI

I risultati delle creazioni con l’intelligenza artificiale nel campo della musica varranno complessivamente 40 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, arrivando a un valore annuo di 16 miliardi di euro nel 2028.

Entro il 2028, la musica Gen AI rappresenterà circa il 20% dello streaming musicale tradizionale dei ricavi delle piattaforme e circa il 60% dei ricavi delle librerie musicali.

L’impatto in quest’area sarà particolarmente significativo non solo sulla musica di sottofondo creata da autori e editori ma impatterà anche sui diritti connessi.

La musica Gen AI nei contenuti dei social media, lo streaming audiovisivo (opere AV) con musica di sottofondo), streaming musicale (principalmente musica d’atmosfera) e videogiochi sarà rilevante e riguarderà:

  • La musica Gen AI per contenuti di sottofondo nelle opere audiovisive (principalmente in formato inferiore al budget di produzione)
  • Musica Gen AI per la sonorizzazione di luoghi pubblici (negozi, centri commerciali, ristoranti; utilizzo output Gen AI personalizzati e illimitati per ridurre i costi)
  • Musica Gen AI nei videogiochi (alto livello di adozione, tracce illimitate per i giochi – per stati d’animo, stili – abilitate dalla Gen AI)

Nelle condizioni attuali, questa penetrazione del mercato da parte dei prodotti Gen AI potrebbe aumentare del 24% i ricavi a rischio dei creatori di musica nel 2028

Ciò rappresenta una perdita cumulativa di 10 miliardi di euro nei prossimi 5 anni e una perdita annua di 4 miliardi di euro nel 2028

Si prevede che i servizi Gen AI genereranno una crescita esponenziale dei ricavi, raddoppiando ogni anno e raggiungendo una stima di 4 miliardi di euro nel 2028, per un totale cumulato di 8 miliardi di euro in 5 anni.

I potenziali effetti sul mercato dello streaming musicale

Nel 2023, la quota delle entrate dei creatori nel mercato dello streaming ammontava a circa l’8%

Nel 2028 questa quota potrebbe diminuire fino al 6%, su un mercato significativamente più elevato. Questa diluizione potrebbe rappresentare una perdita di circa 0,9 miliardi di euro per i creatori nel 2028 e arrivare a una perdita cumulativa di circa 2,3 miliardi di euro nei cinque

prossimi anni. I brani realizzati con l’AI generativa, se non adeguatamente combattuti dalle piattaforme, inquineranno il mercato con tassi a doppia cifra, costituendo anche un grosso rischio per i fan di musica, a causa dei deep fake senza controllo.

Nel mercato attuale, il 99% dei 36 miliardi di euro di ricavi dallo streaming musicale è generato da creazioni umane. La penetrazione degli output della Gen AI nel mercato delle piattaforme di streaming musicale tradizionali e nei servizi di streaming di nuova generazione basati sull’intelligenza artificiale, come abbiamo visto, sarà imponente.

Nel 2028, gli output della Gen AI potrebbero creare un valore stimato di ulteriori 1,4 miliardi di euro sul mercato, ma la maggior parte (circa 10 miliardi di euro) delle entrate generato sarà una sostituzione dei ricavi delle opere create dall’uomo.

Ci sono tre aspetti da considerare in questo contesto. Da un lato l’adozione delle tecnologie di AI generativa etica si stanno sviluppando molto e presto si moltiplicheranno gli accordi, ad esempio con le case discografiche. Alcune start-up hanno già promosso iniziative interessanti. Un punto fondamentale è anche l’individuazione dei meccanismi di ripartizione dei proventi di contenuti creati con l’AI che coinvolgono i vari aventi diritto.

Poi naturalmente è aperta la strada delle iniziative giudiziarie per stabilire importanti principi, così come avvenuto nei casi di antipirateria nei primi anni della rivoluzione digitale.

Last but not least le normative come l’AI Act in Europa, un fondamentale complesso regolatorio per contrastare modelli di business illegali o poco trasparenti.

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