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Recensioni online: la via italiana alla trasparenza



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In risposta al problema delle false recensioni, l’Italia propone una legge che impone verifiche e sanzioni per le piattaforme non conformi, promuovendo un ambiente digitale più trasparente e competitivo per consumatori e aziende

Pubblicato il 26 feb 2025

Niccolò Lasorsa Borgomaneri

Avvocato presso studio legale Marsaglia

Marco Signorelli

Director of Strategy & Operations di DCP



ecommerce (2) (1)

Le recensioni online sono diventate uno strumento imprescindibile nella scelta di ristoranti e alberghi. Ogni giorno, milioni di utenti consultano piattaforme digitali per orientare le proprie decisioni di consumo, facendo affidamento sui giudizi lasciati da altri clienti.

Tuttavia, la crescente diffusione di recensioni false, pilotate o addirittura acquistate ha sollevato serie preoccupazioni riguardo all’affidabilità di questi sistemi di valutazione. Queste recensioni influenzano non solo la reputazione degli esercenti, ma anche la qualità dell’esperienza dei consumatori, che rischiano di basarsi su informazioni non veritiere.

Il problema si è aggravato con la diffusione di piattaforme che permettono di acquistare recensioni a pagamento, creando un mercato parallelo che mina la credibilità dell’intero sistema.

Il nuovo progetto di legge italiano

In risposta a questa problematica, il legislatore italiano ha proposto un nuovo progetto di legge volto a regolamentare le recensioni online nel settore della ristorazione e dell’ospitalità. L’obiettivo principale è garantire maggiore trasparenza, proteggere i consumatori da pratiche scorrette e tutelare gli operatori economici dalla concorrenza sleale basata su recensioni fraudolente. Inoltre, il progetto di legge si pone l’obiettivo di armonizzare le norme italiane con quelle europee, riducendo le differenze tra i vari ordinamenti e garantendo un approccio uniforme alla regolamentazione delle recensioni online. Questa iniziativa è frutto di un ampio confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanti delle piattaforme digitali, che hanno sottolineato l’importanza di un equilibrio tra trasparenza e libertà di espressione.

Il presente documento analizza il contesto normativo attuale, le principali disposizioni del nuovo progetto di legge e le potenziali implicazioni per le parti interessate, includendo le prospettive di implementazione pratica e le sfide che potrebbero sorgere nella sua applicazione concreta.

Il contesto normativo attuale

In Italia, la regolamentazione delle recensioni online è attualmente frammentata e si inserisce nel più ampio quadro legislativo sulla tutela dei consumatori e sulla concorrenza sleale. Le principali normative di riferimento includono:

  • Il Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005, art. 20-26): vieta le pratiche commerciali scorrette e ingannevoli, incluse le recensioni false utilizzate come strumento di marketing sleale[1].
  • Il Regolamento UE 2019/1150: impone obblighi di trasparenza ai fornitori di servizi di intermediazione online, tra cui le piattaforme di recensioni[2].
  • Il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, Regolamento UE 2016/679): disciplina la raccolta e la gestione dei dati personali degli utenti che lasciano recensioni online[3].
  • Le Linee guida dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM): forniscono criteri per identificare e sanzionare la pubblicazione di recensioni ingannevoli[4].

Nonostante l’esistenza di questi strumenti normativi, la proliferazione di recensioni false continua a rappresentare una minaccia per la trasparenza e la credibilità del mercato digitale. Da qui l’esigenza di un intervento legislativo più specifico e mirato.

Esame articolo per articolo del DDL

Il Disegno di Legge in discussione introduce nuove norme per la regolamentazione delle recensioni online, suddivise in vari articoli chiave:

Articolo 1: Obiettivi della normativa

Il primo articolo stabilisce le finalità della normativa, ovvero garantire la trasparenza delle recensioni online e tutelare i consumatori da pratiche ingannevoli. Inoltre, si pone l’obiettivo di armonizzare la normativa nazionale con le disposizioni europee.

Articolo 2: Definizioni e ambito di applicazione

Qui vengono definiti gli ambiti di applicazione della normativa, specificando che essa si rivolge sia alle piattaforme digitali che agli operatori commerciali che offrono servizi di ristorazione e ospitalità.

Articolo 3-5: Verifica dell’autenticità delle recensioni

  • Introduzione di sistemi obbligatori di autenticazione degli autori delle recensioni.
  • Conservazione per almeno 24 mesi delle informazioni sugli utenti che pubblicano recensioni.
  • Segnalazione immediata di recensioni sospette alle autorità di vigilanza.

Articolo 6-8: Maggiore trasparenza per i consumatori

  • Chiarezza sull’origine delle recensioni, specificando se sono sponsorizzate.
  • Maggiore visibilità ai criteri di valutazione adottati dalle piattaforme.

Articolo 9-12: Sanzioni per recensioni false o manipolate

  • Sanzioni pecuniarie fino a 500.000 euro per piattaforme che non adottano misure idonee.

Articolo 13-16: Diritti degli utenti e degli esercenti

  • Diritto di replica agli esercenti su ogni recensione.
  • Accesso a meccanismi di contestazione rapida per rimuovere contenuti diffamatori.

Confronto con la normativa europea

A livello europeo, diversi Stati membri hanno già adottato normative stringenti per contrastare il fenomeno delle recensioni false. Il nuovo DDL italiano si inserisce in un contesto in cui la regolamentazione delle recensioni online varia notevolmente tra i diversi Paesi. Tra gli esempi più significativi si possono citare:

  • Francia: la Loi pour une République numérique prevede che le piattaforme online debbano garantire la trasparenza delle recensioni e specificare se sono state verificate. Sono inoltre vietate le recensioni a pagamento non dichiarate, con sanzioni pecuniarie per chi non rispetta la normativa.
  • Germania: il Gesetz gegen den unlauteren Wettbewerb (UWG) vieta le pratiche commerciali ingannevoli, incluse le recensioni false. Le aziende che utilizzano recensioni fraudolente per incrementare la propria reputazione possono incorrere in sanzioni amministrative e in richieste di risarcimento danni da parte dei consumatori.
  • Regno Unito: la Consumer Protection from Unfair Trading Regulations 2008 prevede misure simili, con la possibilità per l’Autorità per la concorrenza di imporre il blocco delle attività per le aziende recidive.

Il DDL italiano si ispira a queste normative ma introduce un quadro normativo più dettagliato e applicabile direttamente alle piattaforme di recensioni, con obblighi chiari per la verifica dell’autenticità delle recensioni pubblicate.

Diritti dei consumatori

Il nuovo disegno di legge pone particolare attenzione alla tutela dei consumatori, che spesso si trovano a dover navigare in un sistema di recensioni poco trasparente. Tra le principali innovazioni introdotte troviamo:

  • Diritto alla trasparenza: le piattaforme saranno obbligate a indicare se una recensione è stata verificata e quali criteri sono stati adottati per garantirne l’autenticità.
  • Diritto di contestazione: i consumatori potranno segnalare recensioni sospette o ritenute false, con un obbligo per le piattaforme di intervenire entro tempi stabiliti.
  • Diritto alla rimozione di recensioni diffamatorie: gli utenti avranno accesso a strumenti rapidi per chiedere la rimozione di recensioni dannose o diffamatorie, evitando lunghe attese e processi burocratici complessi.
  • Diritto alla tutela dei dati personali: in conformità con il GDPR, il consumatore avrà diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati personali dalle recensioni pubblicate, qualora non volesse più essere associato a una determinata valutazione.

I commenti del governo italiano e delle istituzioni

Il governo italiano ha accolto con favore il nuovo disegno di legge, sottolineando la necessità di regolamentare il settore delle recensioni online per garantire un ecosistema più equo e affidabile. Il Ministro del Turismo ha dichiarato che questa normativa è un passo fondamentale per proteggere il settore dell’ospitalità e del turismo, garantendo ai consumatori strumenti più efficaci per riconoscere le recensioni autentiche.

Anche le associazioni di categoria, come Federalberghi e Confcommercio, hanno espresso il loro sostegno alla normativa, sottolineando come le recensioni false abbiano un impatto negativo sulla competitività del settore. La possibilità di adottare misure più severe contro chi manipola il sistema delle recensioni è vista come una tutela non solo per i consumatori, ma anche per gli operatori economici onesti.

D’altra parte, alcune piattaforme digitali hanno sollevato dubbi sulla praticabilità di alcune disposizioni del DDL, sostenendo che i nuovi obblighi di verifica potrebbero essere difficili da implementare su larga scala. Tuttavia, il governo ha assicurato che saranno previsti incentivi per l’adozione di tecnologie avanzate di autenticazione, come l’intelligenza artificiale per il riconoscimento di pattern fraudolenti.

Conclusioni

L’introduzione di queste norme mira a proteggere la credibilità delle recensioni online, incentivando la trasparenza e riducendo le frodi digitali. Il nuovo disegno di legge rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione del settore, allineando l’Italia agli standard europei più avanzati.

Sarà tuttavia fondamentale monitorare l’attuazione pratica della normativa e valutarne l’efficacia nel tempo. La collaborazione tra governo, piattaforme digitali e operatori del settore sarà determinante per garantire che le nuove regole siano realmente efficaci nel contrastare il fenomeno delle recensioni false e nell’assicurare un mercato più equo e trasparente per tutti.


Note

Ministero del Turismo, relazione sulle recensioni false.

Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005, art. 20-26).

Regolamento (UE) 2019/1150.

Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR).

Linee guida AGCM sulla trasparenza delle recensioni online.

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