automazione e umanità

Ritorno al futuro: nell’era dell’IA il marketing riscopre il fattore umano



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Nell’era dell’intelligenza artificiale, il marketing riscopre il valore del fattore umano. Mentre l’IA ottimizza e personalizza, la vera sfida è mantenere la connessione autentica con i consumatori. Brand come Lush e Patagonia ridefiniscono il rapporto con il pubblico, dimostrando che l’equilibrio tra automazione e umanità è essenziale per un marketing efficace e duraturo

Pubblicato il 22 ott 2024

Alessio Pecoraro

coordinatore PAsocial Emilia-Romagna, marketing & communication manager



relazioni umane (1)

L’abbiamo vista tutti: la frenesia che ha avvolto il mondo del marketing con l’arrivo delle tecnologie generative. Un’euforia, quasi una sbornia, alimentata dalla potenza creativa dell’intelligenza artificiale, capace di produrre contenuti, immagini e persino intere campagne pubblicitarie in un batter d’occhio. Eppure, come dopo ogni grande corsa verso l’innovazione, arriva il momento di riflettere, di fermarsi e chiedersi: ma è davvero tutto qui? Il futuro del marketing può essere affidato solo a delle macchine? La risposta è chiaramente sorprendente, viste le premesse: no.

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