sanità digitale

Spesa sanitaria più sostenibile col “Population Health Management”: ecco i vantaggi



Indirizzo copiato

La spesa sanitaria in Europa è sotto pressione per vari fattori, rendendo i servizi meno efficaci. Il Population Health Management (PHM) e i Piani di Assistenza Individuale (PAI) offrono soluzioni strategiche. La stratificazione della popolazione, facilitata da strumenti digitali, ottimizza risorse e personalizza le cure, migliorando gli esiti sanitari complessivi

Pubblicato il 3 giu 2024

Marcello Corbo

Responsabile “Sanità Digitale” PA Advice



sanita_134150387_1

Da decenni per tutti i Paesi europei (e l’Italia in particolare) c’è un problema di sostenibilità della spesa sanitaria in percentuale al PIL.

Per via di un insieme di fattori (demografia, tassi di crescita, inflazione, conti pubblici), i servizi sanitari sono infatti sotto pressione e meno capaci rispetto al passato di rispondere alla domanda di cura e assistenza della popolazione. Un problema che necessita di interventi sotto diversi aspetti e di cui tanto e spesso si parla nel dibattito pubblico. C’è però un aspetto di cui forse non si discute abbastanza. E cioè gli strumenti tecnologici, di analisi, digitali, che potrebbero in qualche modo “supplire” alla minore disponibilità finanziaria degli Stati.

What is population health management? (Integrated care)

Il concetto di Population Health Management (PHM), per esempio, ha enormi potenzialità. Esso rappresenta un approccio strategico e integrato per migliorare la salute di una popolazione definita. Si basa sull’analisi delle informazioni sanitarie di una comunità, con l’obiettivo di identificare i bisogni di salute, le tendenze delle malattie e i determinanti della salute, al fine di sviluppare e implementare interventi mirati per migliorare l’outcome sanitario complessivo.

E mentre il PHM si allarga per includere l’intera popolazione servita, valutando i bisogni e sviluppando strategie per migliorare la salute e prevenire le malattie esiste un parallelo “Progetto di Salute” che si focalizza sull’individuo e sul suo piano di assistenza personalizzato (PAI). E che si integra perfettamente con il concetto di PHM, poiché entrambi mirano a promuovere una gestione più efficace e proattiva della salute di una popolazione specifica. Insomma, marciano separati per colpire uniti. Vediamo nel dettaglio come funzionano.

Stratificazione della popolazione nel PHM

Un aspetto chiave del PHM è la stratificazione della popolazione, che si basa sull’analisi dei dati demografici e sanitari per identificare sottogruppi con specifiche esigenze di salute. Questa stratificazione consente di individuare i pazienti con maggiori bisogni e di indirizzare loro interventi personalizzati. Il Progetto di Salute adotta questo approccio attraverso strumenti come il Profilo di Rischio Individuale (PRI), che valuta i fattori di rischio e le necessità di salute di ciascun individuo.

Piani di Assistenza Individuale (PAI): un approccio personalizzato

Un elemento centrale del Progetto di Salute è la creazione di Piani di Assistenza Individuale (PAI), che rappresentano piani personalizzati di cura sviluppati in collaborazione con il paziente e il suo team di cura. I PAI prendono in considerazione le specifiche condizioni di salute del paziente, le sue preferenze e le risorse disponibili, al fine di fornire un approccio integrato e coordinato alle sue esigenze di salute. Questo concetto si allinea con l’approccio del PHM, che mira a fornire cure personalizzate e mirate per migliorare l’esito sanitario complessivo della popolazione.

Vantaggi della stratificazione nel progetto di salute

La stratificazione della popolazione rappresenta un metodo metodologico essenziale per l’introduzione del Progetto di Salute, come previsto dal Decreto Ministeriale 77/2022. Questo approccio consente di suddividere la popolazione in diversi gruppi in base ai bisogni di salute e ai fattori di rischio, facilitando l’identificazione delle persone con maggiori necessità e la pianificazione di interventi mirati. Inoltre, la stratificazione permette una gestione più efficiente delle risorse sanitarie e una maggiore personalizzazione delle cure, migliorando complessivamente l’outcome sanitario della popolazione servita.

Impatto della stratificazione nei setting di assistenza individuale

Nei Progetti di Assistenza Individuale Integrata (PAI) e nei Piani Riabilitativi Individuali (PRI), la stratificazione consente di identificare i pazienti con maggiore complessità clinica o sociale, fornendo un quadro completo delle loro esigenze di salute. Questo permette ai professionisti sanitari di sviluppare interventi personalizzati e mirati, ottimizzando l’efficacia delle cure e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, la stratificazione favorisce una gestione coordinata e integrata delle cure, facilitando la comunicazione tra i diversi attori coinvolti nel processo assistenziale.

Implicazioni della stratificazione sulla Centrale Operativa Territoriale (COT)

La stratificazione della popolazione ha un impatto significativo sulla Centrale Operativa Territoriale (COT), che svolge un ruolo chiave nella gestione delle emergenze sanitarie e nella coordinazione dei servizi di assistenza. Attraverso la stratificazione, la COT può identificare i pazienti con maggiori necessità e prioritarie, garantendo un rapido accesso alle cure e una risposta tempestiva alle emergenze. Inoltre, la stratificazione consente alla COT di ottimizzare l’allocazione delle risorse e di pianificare interventi preventivi per ridurre il ricorso alle cure urgenti.

Implicazioni della stratificazione sui sistemi di eHealth

L’utilizzo della stratificazione nel Progetto di Salute ha importanti implicazioni per i sistemi di e-health, che giocano un ruolo fondamentale nella gestione delle informazioni sanitarie e nella comunicazione tra i professionisti sanitari. Attraverso la stratificazione, i sistemi di e-health possono fornire informazioni dettagliate sui pazienti, facilitando la pianificazione e la gestione delle cure. Inoltre, i sistemi di e-health consentono di monitorare l’andamento delle malattie e valutare l’efficacia degli interventi, contribuendo così a migliorare la qualità dell’assistenza fornita.

Implicazioni della stratificazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione delle informazioni sanitarie nel contesto del Progetto di Salute. Attraverso la stratificazione, il FSE può fornire informazioni dettagliate sui pazienti e sulle loro esigenze di salute, facilitando la pianificazione e la gestione delle cure. Inoltre, il FSE consente una comunicazione più efficace tra i diversi attori coinvolti nel processo assistenziale, migliorando la continuità delle cure e ottimizzando l’outcome sanitario complessivo.

Conclusioni

In conclusione, l’utilizzo metodologico della stratificazione nel Progetto di Salute ha numerosi vantaggi e impatti positivi sui vari setting di assistenza, sulla Centrale Operativa Territoriale, sui sistemi di e-health e sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Questo approccio consente una gestione più efficiente delle risorse sanitarie, una personalizzazione delle cure e una migliore qualità dell’assistenza fornita, contribuendo complessivamente a migliorare l’esito sanitario della popolazione servita.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3