Dati e Sicurezza

Colmare il divario tra team IT e di business: una svolta per sicurezza e innovazione



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La convergenza tra tecnologia e strategie aziendali è cruciale, ma il divario tra team IT e di business ostacola il pieno sfruttamento dei dati. La frammentazione dei sistemi e la scarsa comunicazione aumentano i rischi di sicurezza. Un approccio collaborativo può migliorare la protezione dei dati e stimolare l’innovazione, riducendo le vulnerabilità

Pubblicato il 9 ago 2024

Abhas Ricky

Chief Strategy Officer di Cloudera



software

Non è un segreto che la convergenza tra tecnologia e iniziative strategiche sia il punto di riferimento per qualsiasi azienda. Il ruolo dei dati è fondamentale per ogni organizzazione: una corretta gestione e un utilizzo efficace rappresenta il punto di partenza per processi decisionali efficaci e innovativi. Tuttavia, nonostante ciò, molte aziende non riescono a sfruttarne appieno il potenziale a causa di un persistente divario tra i team IT e di business. Questa distanza non solo impedisce crescita ed efficienza, ma compromette anche l’integrità e la sicurezza delle preziose risorse di dati.

I danni economici della criminalità informatica

Secondo un recente rapporto di IBM Security, nel 2023 le imprese perderanno in media 1,3 milioni di dollari a causa della criminalità informatica. Le aziende hanno ormai ben chiaro di trovarsi ad affrontare un panorama delle minacce in continua evoluzione e di conseguenza aumentare la priorità della sicurezza dei dati, ma per essere realmente agili devono considerare la sicurezza un fattore strategico di business. In questo cambiamento di paradigma, la collaborazione tra i team emerge come elemento fondamentale offrendo un percorso per rafforzare la protezione e aprendo nuove strade per l’innovazione e la crescita.

Gli effetti sulla sicurezza della disconnessione tra team IT e business

La disconnessione deriva dalla frammentazione dei sistemi di dati all’interno delle imprese. Tradizionalmente, i team IT e di business operavano separatamente, ciascuno con priorità, obiettivi e metodi distinti. Questa mancanza di comunicazione e di comprensione – utilizzo di una terminologia tecnica o difficoltà a esprimere i requisiti di dati – non solo fa perdere tempo e risorse preziose, ma causa concreti problemi di sicurezza, tra cui una qualità inferiore dei dati, una maggiore esposizione ai rischi e l’incapacità di reagire tempestivamente.

Quando i dati sono dispersi in vari sistemi e reparti, mantenerne coerenza, accuratezza e integrità diventa difficile. L’isolamento dei sistemi aumenta la probabilità di violazioni e di attacchi a causa della frammentazione della supervisione e dell’incoerenza dei protocolli di sicurezza. Inoltre, una comunicazione inadeguata tra i team IT e aziendali ostacola il rilevamento e la risposta tempestiva alle minacce, rendendo l’organizzazione vulnerabile.

La sicurezza come abilitatore di tecnologie emergenti

La supervisione dei dati non solo previene le violazioni e le minacce, ma migliora l’utilizzo efficace di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale. Sia i leader business che quelli IT hanno storicamente priorità e modi di pensare diversi, ma non hanno problemi a concordare su una cosa: l’AI è fondamentale per mantenere agilità operativa e competitività. Infatti, secondo dati di Cloudera, il 53% delle organizzazioni negli Stati Uniti fa già uso di AI generativa e più di un terzo (36%) ne sta considerando una potenziale implementazione nel corso del 2024.

Tuttavia, la realizzazione del potenziale di trasformazione di tecnologie come l’AI dipende dalla fiducia nei dati immessi in queste applicazioni. Abbattendo le barriere tradizionali e favorendo la collaborazione interfunzionale, le organizzazioni possono snellire i processi di sicurezza e rafforzare la governance dei dati. La priorità condivisa dell’uso dell’AI consente a entrambi i team di dare priorità a una postura di sicurezza collettiva, identificando le vulnerabilità, affrontando le lacune e adottando strategie proattive contro le minacce emergenti. Se entrambi i team sono sulla stessa lunghezza d’onda in termini di utilizzo sicuro dell’AI, il tempo e le risorse necessari per garantire l’aderenza alle normative in materia di sicurezza e privacy dei dati si riducono notevolmente. Non solo, l’adesione a queste normative aumenta anche la fiducia tra gli stakeholder, fondamentale per la crescita aziendale.

I passi per garantire una sicurezza efficace tra i vari team

Nell’attuale panorama di minacce, le organizzazioni devono dare priorità alle misure di sicurezza per salvaguardare le risorse di dati.

Consolidare l’ecosistema dei dati

Una strategia cruciale è il consolidamento degli ecosistemi in un’architettura centralizzata che rafforza le difese e attenua le vulnerabilità.

In questo modo, le organizzazioni possono rafforzare la loro postura di sicurezza implementando solidi controlli di accesso, meccanismi di crittografia e protocolli di monitoraggio. Questo consolidamento semplifica l’infrastruttura, riducendo i potenziali punti di ingresso per i malintenzionati e migliorando la resilienza complessiva.

Inoltre, un ecosistema di dati unificato migliora le capacità di rilevamento delle minacce e di risposta agli incidenti.

Promuovere una cultura orientata alla sicurezza

Oltre ai miglioramenti tecnologici, le organizzazioni devono coltivare una cultura di collaborazione incentrata sulla sicurezza in tutti i reparti. Promuovendo una comunicazione aperta e la condivisione delle conoscenze, le aziende possono sfruttare le competenze collettive dei team IT e di business per affrontare efficacemente le minacce emergenti.

La creazione di team interfunzionali, composti da membri di diversi dipartimenti, facilita la collaborazione nell’identificazione delle vulnerabilità, nell’implementazione di misure preventive e nella risposta agli incidenti. Grazie alle intuizioni condivise e alla vigilanza collettiva, è possibile contrastare in modo proattivo le minacce in evoluzione e adattarsi rapidamente alle sfide emergenti.

Investire in programmi di formazione e sviluppo rafforza ulteriormente la mentalità collaborativa, dotando i dipendenti delle competenze e della consapevolezza necessarie per dare priorità alla sicurezza nelle loro operazioni quotidiane creando una formidabile linea di difesa contro le minacce a ogni livello della forza lavoro.

Allineare gli obiettivi comuni

Infine, le organizzazioni devono allineare gli sforzi di sicurezza con gli obiettivi aziendali per garantire un approccio unificato alla gestione del rischio e alla resilienza. Integrando le considerazioni sulla sicurezza nei processi decisionali strategici, le aziende possono trovare un equilibrio tra innovazione e mitigazione del rischio, salvaguardando il successo e la reputazione a lungo termine.

Allineare team IT e aziendali intorno a obiettivi di sicurezza condivisi favorisce un senso di responsabilità collettiva e di appartenenza alla protezione delle risorse di dati, consentendo alle organizzazioni di allocare le risorse in modo efficace, di dare priorità alle iniziative di sicurezza e di migliorare continuamente la loro postura.

Conclusioni

Il divario tra i team IT e aziendali rappresenta un serio ostacolo, che non solo compromette l’efficienza del flusso di lavoro, ma mette a rischio la sicurezza e l’affidabilità dei dati. Riconoscere la cybersecurity come forza potenzialmente trainante dell’evoluzione aziendale segna un punto di svolta cruciale, che richiede sforzi congiunti da parte di tutti. Avvicinando le diverse posizioni, le aziende possono migliorare la sicurezza dei dati e allo stesso tempo trovare nuova spinta per il successo anche in un ambiente altamente competitivo.

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