sanità digitale

L’Ue vuole uno spazio unico per i dati sanitari: bene, ma va risolta la questione dell’opt-out

I dati sanitari sono archiviati in modo diffuso in UE da medici, ospedali e altri fornitori di assistenza. La proposta di regolamento EHDS prevede che tutti i pazienti abbiano diritto ad avere una cartella clinica elettronica funzionante a livello transfrontaliero. Un’impresa immensa con un serie di questioni da risolvere

Pubblicato il 22 Dic 2022

Patrick Stockebrandt

responsabile politiche della salute e consumatori del Centres for European Policy Network (CEP)

Anitec-Assinform: le tecnologie emergenti nella sanità digitale

L’espansione dell’uso transfrontaliero dei dati sanitari è un obiettivo dell’UE da diversi anni. Tuttavia, non è ancora stata raggiunta una vera e propria svolta. Ciò è dovuto principalmente all’attribuzione di responsabilità relative ai diversi sistemi sanitari, che rimane prevalentemente di competenza degli Stati membri. Questo ha fatto sì che i progetti dell’UE venissero sempre formulati come misure volontarie e riguardassero, in particolare, l’interoperabilità tecnica dei sistemi nazionali, da ultimo – sotto forma di raccomandazione giuridicamente non vincolante – relativamente a un formato di scambio europeo per le cartelle cliniche elettroniche.

Il nuovo Spazio Europeo dei Dati Sanitari: obiettivi e sfide della proposta Ue

Questa tipo di cooperazione volontaria è lenta e complessa, ma ha almeno iniziato a dare i suoi primi frutti: è stata creata una piattaforma centrale per l’utilizzo dei dati sanitari per l’assistenza sanitaria individuale, ma il sistema supporta attualmente solo due servizi – le prescrizioni elettroniche (e-prescriptions) e le cartelle cliniche dei pazienti – ed è disponibile solo in dieci Stati membri. Nell’era digitale e nell’ottica futura dell’UE nel suo complesso, questo però rappresenta uno stato di fatto insufficiente.

La Commissione vuole quindi ora compiere progressi sostanziali utilizzando la “spada affilata” dell’approvazione di un vero e proprio regolamento.

La proposta di regolamento per uno “Spazio europeo dei dati sanitari”

L’attuale proposta di regolamento per uno “Spazio europeo dei dati sanitari” (European Health Data Space – EHDS; di seguito anche “proposta della Commissione”), oggetto anche di una recente analisi da parte del CEP, disciplina in modo esaustivo due forme di utilizzo dei dati: in primo luogo, l’uso dei dati sanitari nel contesto dell’assistenza sanitaria individuale (ad esempio, quando si consulta un medico) – cioè il cosiddetto uso primario dei dati sanitari. In secondo luogo, il cosiddetto uso secondario. Si tratta del trattamento per altre finalità – cioè tutto ciò che non riguarda direttamente l’assistenza sanitaria individuale – comportante un “beneficio per la società”, come la ricerca, l’elaborazione di politiche, la medicina personalizzata, le statistiche ufficiali o le varie attività di regolamentazione [articolo 2, paragrafo 2, lettera e), della proposta della Commissione].

Fino a oggi, i dati sanitari vengono, di regola, archiviati in modo diffuso in tutta l’UE, principalmente da diversi medici, ospedali e altri fornitori di assistenza sanitaria. La proposta della Commissione prevede ora che tutti i pazienti abbiano il diritto di fatto ad avere una propria cartella clinica elettronica (funzionante a livello transfrontaliero) [art. 3 della proposta della Commissione], che deve rappresentare il fulcro centrale per l’utilizzo dei dati sanitari – sia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria individuale che per le attività di ricerca e sviluppo, di definizione delle politiche e di regolamentazione.

Sanità digitale, sfruttare i dati tutelando la privacy: le raccomandazioni

“Opt-out” o non “opt-out” – questa è (una) delle questioni…

La proposta della Commissione è lungi dall’essere perfetta: c’è tutta una serie di questioni dettagliate e controverse da chiarire nel prossimo processo legislativo. Probabilmente però il punto più essenziale è rappresentato dal controllo individuale sui propri dati sanitari.

La proposta della Commissione prevede varie garanzie nel contesto dell’assistenza sanitaria individuale (ad esempio, quando si consulta un medico). Ad esempio, l’individuo può negare a terzi, ad esempio ai medici, l’accesso ai dati sanitari in tutto o in parte [art. 3(9) della proposta della Commissione]. In questo ambito – cioè il cosiddetto uso primario dei dati sanitari – il controllo per ogni individuo risulta complessivamente abbastanza efficace.

La situazione è diversa nell’ambito del cosiddetto uso secondario dei dati sanitari: in linea di principio, i dati provenienti dalle cartelle cliniche elettroniche, ad esempio, possono essere utilizzati per la ricerca, la definizione delle politiche e le attività di regolamentazione senza che sia necessario il consenso dell’individuo. La proposta della Commissione prevede una procedura di revisione completa per le autorizzazioni dei dati e sul regime delle relative sanzioni. Ad esempio, i dati sulla salute possono essere utilizzati solo per scopi legalmente definiti [art. 34(1) della proposta della Commissione]. In particolare, è vietato qualsiasi tentativo di utilizzare i dati sanitari per misure a danno dell’interessato, per aumentare i premi assicurativi, per promuovere prodotti o trattamenti o per sviluppare prodotti dannosi [Considerando 41 e art. 35 della proposta della Commissione].

Tuttavia, esiste una tensione latente tra la sovranità individuale dei dati e l’uso efficiente dei dati sanitari in tutta l’UE. Da un lato, è necessario un buon regime di utilizzo dei dati, che sostenga l’uso secondario dei dati sanitari – cioè per la ricerca e lo sviluppo, per le attività politiche e normative – e promuova l’innovazione. Solo attraverso una tale impostazione, l’Europa ha la possibilità di non perdere terreno nella competizione politica globale. D’altra parte, l’Europa vuole – e deve – seguire una strada diversa nella politica dei dati rispetto a Stati Uniti e Cina. I dati sanitari sono molto sensibili e meritano di essere protetti. Anche in questo caso i cittadini dell’UE dovrebbero avere “l’ultima parola”, nel senso di un’autentica libertà di scelta individuale. A questo proposito, sostengo che la libertà di scelta individuale deve essere la caratteristica decisiva di questo percorso europeo, anche nell’uso secondario dei dati sanitari.

La questione è come questo potenziale contrasto possa essere risolto in modo sensato. Le garanzie previste dalla proposta della Commissione (ad esempio, le procedure di autorizzazione dei dati e le sanzioni) sono ragionevoli e necessarie. Tuttavia, quando si decide di rilasciare i dati della propria cartella clinica elettronica per scopi diversi dalla propria assistenza sanitaria, la proposta della Commissione dovrebbe essere ampliata per includere un’opzione di “opt-out”. Il fatto che tale “diritto di opt-out” possa funzionare senza impedire, ad esempio, la ricerca e lo sviluppo è dimostrato dalla Finlandia, dove il principio di “opt-out” si applica al rilascio di dati sanitari per la ricerca. L’individuo può esercitare questo diritto semplicemente compilando un modulo online. Pur preservando la libertà di scelta dell’individuo, viene comunque garantita un’ampia base di dati. Un diritto europeo di “opt-out” concilierebbe quindi i vari obiettivi senza intaccare il significato e lo scopo dell’EHDS.

Conclusioni

Digitalizzare i sistemi sanitari nazionali e metterli in rete in tutta Europa è un’impresa immensa. Tuttavia, i potenziali guadagni in termini di creazione di valore e innovazione derivanti dall’uso dei dati sanitari in tutta l’UE sono veramente enormi. Ad oggi, tuttavia, i dati sanitari sono concretamente archiviati in modo dispersivo. L’EHDS offre una reale opportunità di progresso sostanziale, anche se la proposta della Commissione è lungi dall’essere perfetta e ci sono ancora molti dettagli e diverse questioni da risolvere.

La proposta della Commissione prevede già garanzie significative (procedure di autorizzazione dei dati e sanzioni) nell’ambito dell’uso secondario dei dati sanitari, ossia per la ricerca, l’elaborazione di politiche, la medicina personalizzata, le statistiche ufficiali o le attività di regolamentazione. Tuttavia, è necessario introdurre anche un “diritto di non partecipazione”. Questo concilierebbe i diversi obiettivi dell’EHDS. È stato dimostrato che tale “opt-out” può funzionare nell’UE senza impedire, ad esempio, la ricerca e lo sviluppo. Nel rispetto della libertà di scelta dell’individuo, si può comunque garantire una sufficientemente ampia base di dati. Questo può essere utilizzato per alleggerire il peso dei sistemi sanitari, promuovere l’innovazione e creare un reale valore aggiunto per i pazienti. In pratica il progetto del secolo!

Bibliografia

Mazzone / Stockebrandt (2022), Spazio europeo dei dati sanitari.

EFI – Expertenkommission Forschung und Innovation (2022), Gutachten zu Forschung, Innovation und Technologischer Leistungsfähigkeit Deutschlands, in particolare pag. 96 e sgg.

Sachverständigenrat zur Begutachtung der Entwicklung im Gesundheitswesen (2021), Gutachten: Digitalisierung für Gesundheit – Ziele und Rahmenbedingungen eines dynamisch lernenden Gesundheitssystems, in particolare pag. 227 e sgg.

Thiel / Deimel (2022), Forschungs daten freigabe von ePA-Daten in Europa, in particolare pag.14 e sgg.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3