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Riconoscimento facciale sul posto di lavoro: perché il Garante dice no



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Secondo il Garante privacy “l’ordinamento vigente non consente il trattamento di dati biometrici dei dipendenti per finalità di rilevazione delle presenze in servizio”. Le aziende, in sostanza, possono ottenere lo stesso obiettivo in modo meno invasivo

Pubblicato il 10 apr 2024

Francesco Falco

Partner, studio legale DWF



Facial-Recognition (1)

I sistemi di riconoscimento facciale – che consentono, in sintesi, l’identificazione automatica delle persone sulla base del volto – vanno via via diffondendosi, di pari passo con lo sviluppo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale, in vari e molteplici ambiti[1], offrendo numerosi vantaggi sia in termini di sicurezza che di accuratezza e rapidità dell’identificazione.

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