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Uomo o robot? Le “credenziali di personalità” contro l’IA ingannevole



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Le crescenti minacce di fake news e deepfake rendono difficile distinguere umani da bot online. Un gruppo di ricercatori propone le “credenziali di personalità” per verificare l’identità reale senza compromettere la privacy. Questa soluzione potrebbe rivoluzionare la fiducia online, ma richiede un’adozione globale per essere efficace

Pubblicato il 30 set 2024

Luigi Mischitelli

Legal & Data Protection Specialist at Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza



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In un mondo ormai flagellato dalle fake news e dai deepfake, con l’intelligenza artificiale che diventa sempre più performante nell’imitare il comportamento umano, diventa sempre più difficile distinguere gli “esseri umani” dai sofisticati sistemi che li imitano, oramai, peraltro, in maniera perfetta. Siamo dinanzi a un problema che non possiamo più nascondere né sottostimare, anche perché il pericolo si fa “reale” quando questi sistemi vengono utilizzati per scopi nefasti o illegali, come la diffusione di disinformazione, la realizzazione di frodi, il cyberbullismo ecc., rendendo molto difficile fidarsi di ciò che si vede online.

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