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Green UX, come progettare interfacce sostenibili per il web



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La Green UX propone un design che riduce peso delle pagine, consumi energetici ed emissioni. Integra accessibilità, performance e inclusività. Tra dati, policy europee e strumenti di misurazione, offre criteri concreti per servizi digitali più leggeri e responsabili per utenti e organizzazioni

Pubblicato il 14 ott 2025

Ruggero landolina

Head of E-commerce Development & Magento Certified Developer Fabrico.digital



green UX

Il consumo energetico dei servizi digitali è una realtà che, fino a pochi anni fa, rimaneva ampiamente sottovalutata. Quando navighiamo su un sito, apriamo un’app, compiliamo un form o guardiamo un video online, spesso dimentichiamo che ogni interazione implica un consumo di energia e una conseguente emissione di CO2. In un’epoca in cui la transizione ecologica e la sostenibilità sono diventate priorità per governi, imprese e cittadini, anche il mondo digitale è chiamato a interrogarsi sul proprio impatto ambientale.

Nasce così il concetto di Green UX, un approccio alla progettazione delle interfacce digitali che mira a ridurre l’impronta ecologica dei servizi digitali, migliorando al contempo accessibilità, performance e inclusività.

L’impatto ambientale del web: dati e tendenze

Secondo uno studio del 2023 del Green Web Foundation, il settore ICT è responsabile di circa il 3-4% delle emissioni globali di gas serra, una percentuale destinata a crescere con l’espansione del cloud computing, dell’intelligenza artificiale e dei servizi in streaming. Ogni pagina web caricata, ogni video visualizzato, ogni richiesta al server genera un consumo energetico che, sommato a scala globale, ha un impatto significativo sull’ambiente.

Il problema non risiede solo nei data center, che stanno già sperimentando soluzioni green (come il raffreddamento a immersione o l’uso di energia rinnovabile), ma anche nella progettazione delle interfacce digitali: immagini non ottimizzate, codice superfluo, animazioni pesanti e font non standard possono aumentare il peso complessivo delle pagine, rallentando la navigazione e incrementando il consumo di risorse.

Cos’è la Green UX: principi e scelte operative

Il Green UX è un paradigma progettuale che unisce principi di sostenibilità ambientale, accessibilità e usabilità. Non si tratta solo di rendere i siti “più leggeri”, ma di ripensare l’intera esperienza utente in modo più consapevole. Alcuni dei principi fondanti della Green UX includono:

  • Minimalismo funzionale: evitare elementi superflui o decorativi che non aggiungono valore all’utente.
  • Ottimizzazione delle risorse: comprimere immagini, eliminare codice non necessario, utilizzare font di sistema.
  • Design orientato all’efficienza: ridurre il numero di clic necessari per raggiungere un’informazione.
  • Scelte cromatiche consapevoli: i colori scuri, ad esempio, consumano meno energia sugli schermi OLED.
  • Accessibilità e inclusività: progettare per tutti significa evitare soluzioni complesse o pesanti che possono ostacolare la fruizione.

Policy e indirizzi pubblici per il design sostenibile

La transizione digitale della Pubblica Amministrazione e delle imprese deve tenere conto anche del criterio ambientale. Iniziative europee come il Green Deal e la Strategia per il Decennio Digitale pongono la sostenibilità al centro dello sviluppo tecnologico. Proprio in questo contesto si inserisce il Green UX, come risposta concreta alla necessità di ridurre l’impatto ambientale anche dei servizi pubblici digitali.

Nel 2022, il Governo francese ha approvato una legge che impone alle aziende digitali di monitorare e comunicare l’impatto ambientale dei loro servizi online. In Germania e nei Paesi Bassi si stanno sviluppando linee guida per il “design sostenibile” di piattaforme web. In Italia, pur mancando una normativa specifica, si potrebbe pensare di introdurre criteri minimi ambientali anche nella progettazione delle interfacce per i servizi digitali della PA, analogamente a quanto già avviene per le forniture IT.

Metriche e strumenti per misurare la sostenibilità digitale

Uno dei principali ostacoli all’adozione del Green UX è la mancanza di metriche condivise e strumenti di valutazione semplici. Tuttavia, esistono già alcune soluzioni utili:

  • Website Carbon Calculator: stima l’impatto ambientale di una singola pagina web in termini di CO2.
  • Ecograder: analizza le performance ambientali di un sito e propone miglioramenti.
  • Lighthouse di Google: oltre alla performance tecnica, suggerisce pratiche per ottimizzare il codice.
  • Sustainable Web Design Guidelines: framework concettuale per chi progetta in ottica green.

Incorporare questi strumenti nella fase di progettazione può contribuire a una maggiore consapevolezza ambientale nei team di sviluppo e design.

Green UX: accessibilità e performance come leve di sostenibilità

Un’interfaccia leggera, essenziale e ben strutturata è più sostenibile ma anche più accessibile. Ridurre gli elementi grafici ridondanti, usare testi ben contrastati, evitare animazioni complesse o JavaScript invasivi aiuta non solo a ridurre i consumi ma anche a rendere i servizi più fruibili per utenti con disabilità o connessioni lente.

Inoltre, le interfacce a basso impatto ambientale sono spesso più veloci, più performanti su dispositivi datati e più inclini a funzionare in contesti offline o a bassa connettività: tutti elementi chiave per un’innovazione digitale inclusiva.

Verso una progettazione responsabile e inclusiva

Il Green UX non è una moda, ma una componente essenziale della progettazione digitale responsabile. In un contesto in cui la trasformazione digitale è al centro dell’agenda politica e industriale, è fondamentale che i criteri ambientali vengano integrati fin dalle fasi iniziali dei progetti. Non si tratta solo di ridurre i consumi energetici, ma di promuovere un modello di sviluppo tecnologico più etico, sostenibile e inclusivo. Adottare il Green UX significa fare una scelta culturale prima ancora che tecnica. Una scelta che riguarda designer, sviluppatori, policy maker e utenti finali. Perché ogni clic conta.

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