il report

Il costo dell’inazione climatica: perché le imprese non possono più aspettare



Indirizzo copiato

Il cambiamento climatico rappresenta ormai un rischio concreto per l’economia globale. Le aziende che non agiscono rischiano di perdere fino al 25% dei profitti entro il 2050, mentre l’economia verde potrebbe triplicare entro il 2030

Pubblicato il 29 apr 2025

Lorenzo Fantini

Managing Director e Partner di BCG



L’inazione climatica non è più un'opzione: l'impatto sulle infrastrutture e catene di approvvigionamento

Oggi sappiamo che il cambiamento climatico non è più un rischio teorico né una questione esclusivamente ambientale. Invece è una realtà tangibile che impatta direttamente la stabilità economica globale e il futuro delle imprese.

Ce lo dimostrano gli eventi climatici estremi, che dal 2000 hanno generato danni per oltre 3.600 miliardi di dollari, di cui ben 1.000 miliardi solo tra il 2020 e il 2024, con tempeste e uragani responsabili di più della metà di questi costi. Le conseguenze si ripercuotono soprattutto sulle infrastrutture e sulle catene di
approvvigionamento, le attività produttive e i mercati assicurativi.

Di fronte a un simile scenario, l’inazione climatica non è una scelta sostenibile, poiché ignorare i segnali significa trovarsi a pagare un prezzo esorbitante quando il rischio diventa realtà.

Il report sull’inazione climatica

Ogni ritardo nell’adattamento e nella transizione rappresenta un costo crescente per le imprese e per l’economia globale, senza contare i costi sui cittadini.

Pur andando oltre gli impatti sulle comunità, infatti, il report “The Cost of Inaction: A CEO Guide to Navigating Climate Risk” di Boston Consulting Group in collaborazione con il World Economic Forum, quantifica gli impatti economici che avranno le aziende che non intraprendono azioni concrete per affrontare i rischi climatici, pari alla perdita del 25% dei loro profitti entro il 2050.

La doppia vulnerabilità delle imprese

L’adattamento climatico, quindi, è un investimento necessario e improrogabile. Uno dei maggiori problemi riguarda alcune aree del pianeta – in particolare Europa e Stati Uniti – che stanno diventando progressivamente “uninsurable”, ovvero con una propensione al rischio tale da non poter più disporre di una copertura assicurativa.

Il progressivo ritiro degli assicuratori ha impatti diretti su diversi fronti: la riduzione degli investimenti e l’aumento dei costi di ricostruzione e, di conseguenza, una perdita di valore a livello immobiliare.
Questo problema non è distribuito in modo omogeneo a livello geografico e l’impatto risulta ancora più grave nei Paesi a basso e medio reddito che, seppur contribuendo meno alle emissioni globali, subiscono i danni maggiori poiché mancano di infrastrutture resilienti.

Per esempio, in Africa subsahariana, 160 milioni di persone vivono oggi in condizioni di scarsità idrica, criticità che si riflette direttamente sul settore agricolo, dato che il 95% delle coltivazioni dipende dalle precipitazioni. Considerando che l’agricoltura contribuisce fino al 70% del PIL locale, questa forte dipendenza dalle piogge rende l’intera economia estremamente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico.

La doppia sfida per le aziende

Le imprese si trovano dunque esposte a una doppia sfida: da un lato ci sono i rischi fisici, legati alla maggiore frequenza e intensità degli eventi climatici; dall’altro, i rischi di transizione, che derivano dalle trasformazioni economiche e regolatorie necessarie per contrastare il cambiamento climatico.
I rischi di transizione nascono principalmente dall’aumento dei costi legati alla carbon tax e alla progressiva svalutazione degli asset legati ai combustibili fossili.

Infatti, la domanda di carbone, destinata a ridursi del 90% entro il 2050, impedirà agli impianti costruiti dopo il 2010 di completare il loro ciclo di vita operativa, stimato tra i 20 e i 25 anni.

Di conseguenza, aumenteranno i costi operativi per le aziende più esposte al rischio, mentre il valore degli asset fossili potrebbe subire una svalutazione fino al –35% entro il 2030.

Nonostante l’evidenza, molte aziende continuano a sottovalutare l’impatto finanziario del cambiamento climatico: secondo l’analisi di BCG, la percezione media è di perdite tra l’1% e il 3%, mentre le stime reali indicano potenziali impatti fino al 25% del margine operativo lordo (EBITDA).
E a livello macroeconomico? Per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2°C, occorrerebbe investire circa il 2% del PIL globale in mitigazione e un ulteriore 1% in adattamento: un impegno che eviterebbe perdite comprese tra il 10% e il 15% del PIL mondiale entro fine secolo.

Economia verde: un mercato in rapida espansione, nonché unica via d’uscita

Le imprese che sapranno innovare con anticipo i propri modelli di business e integrare la sostenibilità nei processi aziendali saranno le protagoniste della nuova economia, in cui potranno costruire un nuovo modello di competitività. Come ci dicono i dati, il valore dell’economia verde globale potrebbe infatti passare dai 5.000 miliardi di dollari attuali ai 14.000 miliardi entro il 2030, trainato da tre settori chiave: in primis l’energia alternativa, che da sola
rappresenterà il 49% del totale; a seguire i trasporti sostenibili (16%) e i prodotti di consumo eco-compatibili (13%), tutti ambiti che crescono a tassi annuali tra il 10% e il 20%, ben oltre la media di molti settori maturi.

L’impatto sul capitale umano

Questa trasformazione non riguarda solo i mercati, ma coinvolge anche il capitale umano e le scelte delle persone. Non a caso, il 24% dei talenti intervistati dichiara di non voler lavorare per aziende percepite come non sostenibili. Allo stesso modo, i beni di consumo a basso impatto ambientale crescono a un tasso medio annuo di quasi il 10%, contribuendo da soli a un terzo della crescita complessiva del settore, pur rappresentando oggi solo il 18,5% del mercato.

I costi dell’inazione climatica

Eppure, nonostante le prospettive incoraggianti, la transizione viene spesso percepita come un costo e non come una leva di crescita.

I dati dimostrano che, con politiche mirate e investimenti calibrati, le imprese che investono nella decarbonizzazione possono ridurre fino al 60% le proprie emissioni senza dover sostenere costi aggiuntivi.
La vera questione non è più se la transizione avverrà, ma quali saranno le conseguenze per chi resterà indietro.

Le aziende sono quindi chiamate a riconsiderare il proprio ruolo: non più semplici esecutori di norme ambientali, ma attori strategici di un cambiamento sistemico.
Questo significa riconoscere che la sostenibilità è ormai un parametro strutturale della performance economica e che in gioco non c’è solo la capacità di contenere i rischi, ma anche quella di interpretare le nuove opportunità per ottenere vantaggio competitivo a lungo termine.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
L'ANALISI
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4