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Robot nel turismo: l’Italia esplora nuove frontiere del viaggio



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Dall’aeroporto di Fiumicino agli hotel siciliani, la robotica è sempre più presente nel turismo italiano, con soluzioni innovative per la logistica, la pulizia e l’accoglienza

Pubblicato il 14 mag 2025

Marco Bonaglia

Scuola Superiore Sant’Anna

Antonio Frisoli

docente di robotica presso la Scuola Superiore Sant'Anna



robot e turismo

L’industria del turismo è da tempo un sorprendente e determinante motore della crescita economica non solo nei Paesi sviluppati, ed è anche un laboratorio per l’applicazione di tecnologie che grazie a grandi numeri, domanda alta di prestazione e tipologie varie di servizi, destinazioni e situazioni può giocare un ruolo chiave nella loro implementazione e sperimentazione.

Il turismo italiano tra eccellenza e necessità di innovazione

Ne parliamo come cittadini di un Paese che ha fatto del turismo un proprio marchio di fabbrica, grazie alla presenza sul nostro territorio di una combinazione unica al mondo tra storia, arte, diversità e risorse artistiche e culturali di livello altissimo. In particolare, come riscontrato da diversi centri di ricerca universitari e aziendali (Bellini and Pasquinelli, Tourism in the City, Pasquinelli, Trunfio, Bellini, Rossi, Reimagining urban destinations: Adaptive and transformative city brand attributes and values in the pandemic crisis, Mastercard Global Destination City Index tra gli altri), le città storiche italiane trainano il nostro turismo: Roma, Venezia, Firenze e anche Milano sono centri pulsanti di attività e connettori alle eccellenze del nostro Paese.

Allo stesso tempo, il settore del turismo vive un periodo di competizione rinnovata e grande transizione, in cui nuovi attori e mercati (il turismo cinese e quello indiano ad esempio sono in grande crescita, il primo per lo sviluppo delle proprie offerte locali, e il secondo per i numeri di turisti in uscita alla scoperta di destinazioni internazionali) si sono affacciati sulla scena e hanno lentamente eroso fette di mercato agli attori classici e tradizionali. L’Italia quindi, in questo contesto, non può restare sugli allori, ma deve necessariamente innovare un settore strategico per la propria crescita economica e il proprio prestigio internazionale.

Robotica nel turismo: una tecnologia in rapida espansione

In questo senso, i player turistici italiani possono pensare a una tecnologia che negli ultimi anni è letteralmente esplosa, che è quella della robotica. Dalla fornitura di servizi personalizzati al miglioramento dell’efficienza operativa, i robot stanno trasformando il modo in cui i turisti vivono le destinazioni. Diversi studi internazionali lo sostengono, e siamo solo all’inizio della partita (Samala, Katkam, Bellamkonda and Rodrigues, Impact of AI and Robotics in the tourism sector: a critical insight; Nam, Dutt, Chathoth, Daghfous, Khan, The adoption of artificial intelligence and robotics in the hotel industry: prospects and challenges).

Questo articolo è il primo di un viaggio attraverso l’applicazione della robotica al settore del turismo nel mondo a partire dagli sforzi pionieristici dell’Italia, seguiti dalle tendenze nell’Asia orientale e culminando negli ambiziosi investimenti della Cina nella tecnologia robotica nel settore turistico.

Come il settore del turismo si sta reinventando e come la robotica inizia a giocare un ruolo in questo settore strategico?

Applicazioni della robotica nel settore turistico, alcuni esempi in Italia

Robotica nel turismo aeroportuale: il caso di Fiumicino

La nostra prima tappa del viaggio ci porta all’Aeroporto di Fiumicino, dove negli scorsi anni sono state testate due tipologie di robot, “Ottobot”, e “Pixies”. Il primo, si occuperà di consegnare ai passeggeri in attesa dell’imbarco i prodotti che hanno acquistato online dai negozi dell’aeroporto. E’ un sistema di consegna autonoma di prodotti disponibili: il passeggero, una volta superati i controlli di sicurezza, può ordinare i propri prodotti e servizi online e vederli consegnati direttamente al gate prima dell’imbarco.

Il secondo invece avrà il compito di tenere puliti gli spazi dello scalo di Roma-Fiumicino. E’ stato sviluppato da una start up romana, è completamente autonomo ed è in grado di individuare direttamente lo sporco e i rifiuti. A differenza dei tradizionali robot di pulizia casalinghi non traccia tutto la mappa, ma va direttamente dove c’è il rifiuto. L’ambiente dell’aeroporto è ideale per sviluppare il prodotto, affinare perfettamente gli algoritmi di navigazione e obstacle-advoice che il robot possiede.

Robotica nel turismo culturale: Adriano, guida robotica a Roma

La nostra seconda tappa è sempre a Roma, nel cuore della città eterna – Il patrimonio culturale della città per eccellenza del mondo occidentale ha visto nelle ultime settimane l’arrivo di Adriano, prima guida turistica tecnologia dell’Urbe, che accoglierà i visitatori nel Tempio che porta il suo nome, parlando sia in lingua italiana che inglese e fornendo informazioni sul luogo e la storia di Roma.

Adriano non solo si occuperà di condividere informazioni con i visitatori di un luogo iconico di Roma, ma avrà anche un livello di possibile interazione superiore, come il contatto fisico e la manipolazione di oggetti.

Le quattro eccellenze italiane che hanno contribuito alla sua realizzazione sono l’Istituto Italiano di Tecnologia, lo Sviluppo hardware e software della piattaforma robotica della Sapienza con la start – up Babelscape, e il SoftBots Laboratory dell’università di Pisa.

Robotica alberghiera: Leonard e Lola tra siracusa e milano

La terza tappa del nostro giro parte dalla Sicilia, e poi si sposta al nord, sempre accanto a una infrastruttura aeroportuale chiave per il turismo italiano. All’UNA HOTELS di Siracusa l’anno scorso sono comparsi Leonard e Luna, impropriamente a nostro avviso definiti “robot facchini”, presenti nella struttura alberghiera grazie alla collaborazione con l’azienda Keenon. Leonard è in grado di percorrere i corridoi della struttura, chiamare l’ascensore e arrivare alla camera. Il robot può infatti raggiungere l’ospite tramite una chiamata in camera o un messaggio sul telefono e avvisare il personale in reception qualora ci fossero ulteriori necessità. Lola lavora nel ristorante come assistente dei camerieri: il robot può aiutare a raccogliere i piatti caldi dalla cucina e a sparecchiare la tavola una volta finito il pasto. In questo modo Lola svolge un ruolo di “assistente cameriere”, agevolando il lavoro del personale, facendo sì che il cameriere abbia più tempo e sia più concentrato nel servire i clienti.

Dopo il primo periodo di sperimentazione a Siracusa, l’azienda ha deciso di utilizzare i due robot anche nella propria struttura di Expo Fiera Milano. Sembra quindi che il cammino dei due robot nel turismo italiano sia solo all’inizio.

Il futuro della robotica nel turismo italiano

L’applicazione della robotica nel settore turistico sta trasformando il modo in cui le persone viaggiano e sperimentano nuove destinazioni. Dal servizio clienti e visite guidate alla sicurezza e all’intrattenimento, i robot hanno il potenziale di migliorare l’efficienza, la praticità e il piacere dell’esperienza di viaggio.

Come di consueto nei nostri articoli, ecco alcune nostre prime considerazioni:

  • Nei prossimi anni, vedremo sempre più robot attivi in ambito turistico, con le più diverse funzioni. E’ un processo inevitabile, dal quale non si può a nostro avviso tornare indietro.
  • Piuttosto che ostacolare il cambiamento, sarà utile abbracciarlo anche in questo settore e pensare a come formare in modo corretto e utile le persone che lavorano in questo settore, in modo che le nuove tecnologie diventino uno strumento e non un impedimento allo sviluppo e all’innovazione del turismo italiano.
  • Il nostro Paese può in questo prendere spunto da ciò che avviene nel mondo, e replicare i casi di successo internazionali. Allo stesso tempo, il “sistema dell’innovazione italiano”; può fare rete, e grazie alle competenze diffuse sul nostro territorio, trovare le innovazioni autoctone e promuoverle sui territori chiave del turismo in Italia.
  • E’ necessario sviluppare collaborazioni e aggiornamenti continui, trovarne il luogo (non necessariamente fisico) per mettere insieme gli attori chiave di questo settore e pensare a come abbracciare il cambiamento e queste nuove tecnologie.

Il potenziale di cambiamento derivante dalla robotica è quindi significativo, ed è ancora tutto da scoprire. Seguiteci nella prossima tappa del viaggio delle applicazioni robotiche al settore turistico. Nella nostra seconda tappa ci sposteremo in Asia, state connessi!

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