Cloud computing nella Pa, ecco come lanciarlo

Tre docenti del Politecnico di Milano indicano le vie possibili: verso una community cloud con servizi condivisi. Ci sono esempi all’estero. In Italia siamo in ritardo, ma si distinguono i casi di Lecco e degli Affari Esteri

Pubblicato il 18 Dic 2012

Mariano Corso

Presidente P4I e membro del Board Scientifico Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

cloud-111212143824

Il Cloud Computing può avere un ruolo fondamentale nella trasformazione della Pubblica Amministrazione, a partire da una riduzione di molti sprechi e duplicazioni nel modo in cui si gestiscono le, già di per se scarse, risorse informatiche. Basti pensare alla situazione attuale dei Data Center delle amministrazioni locali e centrali che vedono oggi la presenza di più di 4.000 Data Center con hardware disomogeneo, utilizzato solo per una frazione della potenzialità disponibile e con il ricorso a tecniche di virtualizzazione per appena il 25%. Già con la sola adozione di tecniche di virtualizzazione delle macchine fisiche e la creazione di Data Center aggregati, si potrebbe arrivare in 5 anni ad un risparmio stimato pari a 5,6 miliardi di euro. Il consolidamento dell’infrastruttura hardware tuttavia potrebbe essere soltanto l’inizio del percorso di trasformazione dell’attuale modello di erogazione dei servizi ICT della PA verso una logica di Cloud Computing, un primo passo in grado di assicurare risparmi che, sebbene significativi, rappresentano soltanto la punta dell’iceberg dei benefici possibili.

Dopo aver razionalizzato l’infrastruttura hardware, infatti, sarebbe possibile lavorare sulle piattaforme software, sulle applicazioni e addirittura sui processi, in una logica di progressiva standardizzazione e condivisione dei servizi. Questo consentirebbe non solo di sfruttare enormi sinergie e di contenere i costi, ma anche di dare più valore ai cittadini: maggiore informatizzazione dei processi, innovazione finalmente accessibile anche ai piccoli Enti, servizi più efficienti e con livelli di performance più elevati. Per arrivare a questi risultati occorre ragionare in termini di Shared Services, ovvero standardizzare, aggregare e poi erogare in modo condiviso i servizi.

Le esperienze in atto a livello nazionale e, soprattutto, internazionale, ci dicono che per realizzare sistemi Cloud per la Pubblica Amministrazione si possono usare diversi modelli.

Un primo modello, che definiamo Cloud Privato, prevede che la gestione rimanga all’interno dell’Ente che ne è diretto beneficiario, in modo da mantenere il massimo controllo sulle soluzioni, anche in termini di privacy e sicurezza. Il beneficio che si coglie è primariamente la standardizzazione e i conseguenti vantaggi in termini di manutenibilità e integrabilità. Ne è un esempio il progetto RACE, lanciato nel 2008 dalla Defense Information System Agency, ovvero il dipartimento IT del Ministero della Difesa USA. Si tratta di una piattaforma (PaaS) per sviluppo e testing di applicazioni militari, successivamente distribuite in modalità SaaS. Il progetto RACE si fonda su un Private Cloud, governato centralmente dalla Defense Information Systems Agency ed erogato per utenza interna al Department of Defence e ai suoi Partner industriali.

Un altro modello, che definiamo Cloud Pubblico, vede l’Ente accedere attraverso la rete a risorse ICT (es. applicazioni, capacità di calcolo, spazi di memoria, …) approvvigionate da un provider di mercato. I punti di forza di questo modello risiedono nel contenimento degli investimenti e nell’utilizzo di soluzioni consolidate, d’altra parte però il controllo è totalmente in mano al provider di mercato. È il caso ad esempio della New Jersey Transit Authority (USA), che nel 2006 tramite un modello di Public Cloud si è dotata di un portale CRM per la gestione dei contatti dei clienti della rete pubblica dei trasporti.

Un terzo interessante modello è quello di Community Cloud, dove una organizzazione pubblica (Ente attuatore) progetta e realizza alcuni servizi centralizzati e standardizzati e li eroga ad una serie di altri Enti della PA. L’efficacia e il ruolo del Community Cloud dipende strettamente dalla natura dell’Ente attuatore, che può avere diverse forme:

Consorzio, che aggrega piccoli Enti per mettere a fattor comune risorse e realizzare servizi privilegiando il contenimento dei costi. In questo caso i fruitori hanno un controllo diretto dell’attuatore e ne influenzano le decisioni, pur dovendo convivere con meccanismi decisionali allargati e concertativi che possono pregiudicare la soddisfazione delle esigenze specifiche;

In-house “regionali”, che svolgono un primo ruolo di aggregazione della domanda e promozione di iniziative sistemiche. In questo caso il controllo dell’Ente attuatore è più diretto, almeno da parte del cliente principale, anche se spesso di difficile efficacia rispetto a logiche aziendali improntate a modelli manageriali propri del settore privato.

Organi del Governo centrale, che erogano servizi specifici pensati centralmente per rispondere alle esigenze di un gran numero di Enti. In questo caso, dovendo erogare servizi standard, mancano quei meccanismi partecipativi che possono rendere più accettabile da parte degli Enti l’adozione dei servizi erogati e la rinuncia alle proprie specificità.

Degno di nota è il caso dello Stato del Colorado (USA): l’iniziativa prevede la compresenza di SaaS pubblico per servizi standard (email e office automation) e software privato per applicativi sui quali si vuole mantenere un controllo più stringente (ad esempio il document management system). L’ufficio IT dello Stato del Colorado agisce quindi con un duplice ruolo: Cloud Service Broker – ovvero aggregatore di servizi di terze parti – per veicolare il Cloud pubblico; Cloud Service Provider nell’erogazione di applicativi gestiti internamente.

Esistono inoltre, attualmente in fase di consolidamento, alcune iniziative a livello nazionale, ovvero grandi progetti sistemici gestiti da governi centrali che erogano servizi infrastrutturali a tutti gli Enti dei rispettivi territori (Singapore, Australia, Taiwan). Alcune PA internazionali si sono spinte anche oltre, e hanno cominciato a promuovere iniziative di Cloud-Based Shared Services più ampie, comprendendo la componente applicativa e creando dei veri e propri “Application Store”, portali da cui le amministrazioni pubbliche possono approvvigionarsi di servizi in modalità self-service on demand. La Federal Cloud Computing Initiative in USA, o il G-Cloud Marketplace in UK sono i due esempi di maggiore rilievo in questo senso.

Rispetto a questi modelli e a questi scenari, cosa accade in Italia? Le iniziative attive non sono molte, per lo più si ragiona a livello infrastrutturale (come percorsi di consolidamente dei datacenter) o ci si approvvigiona dalla nuvola pubblica di applicativi standard (es. office automation o mail). Si pensi alla recente introduzione di soluzioni in Public Cloud del Centro Servizi Territoriali (CST) della Provincia di Lecco. Nel 2011 il CST, ovvero l’espressione consortile dei numerosi Comuni presenti sul territorio, ha optato per l’adozione di un applicativo mail in public cloud, standardizzando così il servizio di posta elettronica ed erogandolo a 57 comuni. La capacità di mettere a fattor comune le risorse e fare “massa critica” consente alla Provincia di ottenere risparmi per circa 150.000 € l’anno.

Oltre a iniziative di questo tipo, qualche progetto più evoluto esiste e riguarda prevalentemente ambiti molto specifici. Ne è un esempio M@E Cloud, un Cloud privato del Ministero degli Affari Esteri che nasce principalmente con l’obiettivo di efficientare l’infrastruttura del Ministero e, successivamente, fornire applicativi SaaS per i cittadini italiani all’estero, attraverso ambasciate e consolati. In questo caso i benefici vanno al di là del mero risparmio di risorse, ma aggiungono una componente importante di maggiore efficacia dell’attività della PA.

Ma perché in Italia siamo ancora così indietro? Tale arretratezza è dovuta alla presenza di una serie di barriere all’attuazione e diffusione dei servizi condivisi:

– l’elevata frammentazione dei livelli amministrativi, che porta a numerose specificità e alla difficoltà di mettere a fattor comune esigenze e soluzioni;

– l’elevata autonomia locale, che rende difficile esercitare una leadership centrale in grado di portare avanti progetti comuni;

– la complessità della legislazione italiana, che su alcuni temi cardine per la diffusione del Cloud è ancora confusa e in molti casi troppo conservativa;

– la forte difficoltà a modificare l’assetto interno degli Enti, a ricollocare persone e a mettere in atto una reale meritocrazia.

Esistono però altresì delle forti spinte esterne, che vanno verso un’adozione sistemica del paradigma del Cloud computing: il settore privato sta sempre più andando in questa direzione, con percentuali di crescita di iniziative Cloud molto significative, all’estero si assiste a casi molto interessanti che dimostrano che tutto ciò è assolutamente possibile, i fornitori del settore ICT stanno modificando profondamente il proprio modello di business, e le tecnologie stesse dell’ICT stanno andando in questa direzione.

Se in tutti questi anni poco si è fatto in Italia, è perché è rimasto radicato nella PA un modo di fare IT basato sul controllo, su applicazioni fatte in casa per esigenze specifiche che poi occorre continuamente manutenere e aggiornare. In questo contesto, il Cloud Computing è un fattore di svolta perché si basa su nuovi concetti, non solo tecnici, ma soprattutto legati al modo di pensare e intendere l’IT, che diventa un servizio, nascondendo tutta la complessità tecnica sottostante per offrire all’Ente solo le funzionalità desiderate. La complessità è nascosta, gestita da organizzazioni che fanno questo di mestiere, e che sanno farlo in maniera industriale e non artigianale. I servizi sono standardizzati perché rispondono alle esigenze incorporando best practices e funzionalità allo stato dell’arte, mentre le risorse sono condivise fra più Enti.

Questo permette all’ICT di diventare un motore di innovazione per la Pubblica Amministrazione, permettendo di ottenere benefici di un ordine superiore a quelli monetizzabili e con implicazioni enormi per il Paese nel suo complesso.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4