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Riorganizzare la “realtà estesa”: un nuovo approccio alla tecnologia



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In che modo epoché filosofica, interrogativi controintuitivi, condizionali controfattuali e rappresentazioni, tecnologia inclusa, influenzano il nostro rapporto con la realtà, permettendone una riorganizzazione flessibile? La cultura funge da semplificatore, mentre filosofia, arte e tecnologie come AR/VR e robot interrompono le ripetizioni compulsive

Pubblicato il 23 feb 2024

Carmine T. Recchiuto

Università degli Studi di Genova, DIBRIS, RICE Lab

Lorenza Saettone

Filosofa specializzata in Epistemologia e Cognitivismo, PhD Student in Robotics and Intelligent Machines for Healthcare and Wellness of Persons

Antonio Sgorbissa

Università degli Studi di Genova, DIBRIS, RICE Lab



bonus cultura
bonus cultura

La filosofia, nel corso della storia, molto spesso ha posto in questione le cosiddette “posizioni predefinite”[1], quelle cioè che fanno da sfondo a ogni condizione del vivere, del pensare e del comunicare. Il dubbio si è scagliato sulla realtà, in primo luogo, e, in seconda istanza, sulla possibilità di conoscerla e di comunicarla.

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