Intelligenza artificiale

Tecnologie, identità, sicurezza: il ruolo chiave dei dati biometrici



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Il divario tra l’umanità e le sue creazioni tecnologiche evidenzia come la perfezione meccanica induca negli uomini un senso di obsolescenza. In un’epoca dominata dall’IA e dall’uso di dati biometrici, emergono sfide legate alla privacy e alla sicurezza, spingendo verso lo sviluppo di sistemi biometrici multimodali più sicuri e affidabili

Pubblicato il 28 feb 2024

Lorella Lorenzoni

Grafologa forense, esperta in accertamenti su firme grafometriche

Bruna Pascali

avvocato grafologa forense esperta in accertamenti grafometrici



biometria

Il filosofo Günther Anders (1902- 1992) nella sua nota opera “L’uomo è antiquato” ci porta a riflettere sul senso di “dislivello”, di non sincronicità, tra l’uomo e suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta “antiquato”. La macchina è ripetibile, perfetta, standardizzata, riproducibile. Possiede una specie di “eternità” che all’individuo umano è negata. Di qui nasce una impari sfida dell’uomo che vive un complesso turbamento identitario, la “vergogna prometeica” di fronte all’umiliante altezza di qualità degli oggetti da lui stesso creati.

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