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L’AI ci rende stupidi? In realtà il futuro è l’intelligenza ibrida



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Uno studio di Microsoft e Carnegie Mellon solleva interrogativi sulla relazione tra IA e capacità critica. L’IA rappresenta, però, un’opportunità di evoluzione cognitiva piuttosto che una minaccia. Occorre però promuovere nuove forme di intelligenza ibrida

Pubblicato il 4 mar 2025

Fabio Moioli

Spencer Stuart Milan



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Il recente studio condotto da Microsoft e Carnegie Mellon ha riacceso il dibattito sulla relazione tra Intelligenza Artificiale (IA) e pensiero critico, sollevando interrogativi fondamentali sulla trasformazione del nostro modo di analizzare e prendere decisioni. I risultati della ricerca hanno evidenziato che l’uso intensivo dell’IA potrebbe portare a una riduzione della diversità delle risposte generate, facendo ipotizzare una diminuzione della capacità critica degli utenti.

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