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La privacy non va in vacanza: cosa insegnano i furti di dati in hotel



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L’estate 2025 ha acceso una luce sull’importanza della privacy e della cybersecurity nel settore alberghiero, dopo i casi di furti di documenti: ecco la situazione e cosa dice la legge

Pubblicato il 30 set 2025

Paola Zanellati

Responsabile Protezione dei Dati – DPO Consulente Privacy



Google vaultgemma; furto documenti; indipendenza garanti privacy

L’estate 2025 resterà impressa come un campanello d’allarme per il settore alberghiero italiano. Nel mese di agosto, in piena stagione turistica, un gruppo di criminali informatici è riuscito a sottrarre migliaia di copie digitali di documenti d’identità custoditi da diverse strutture ricettive. Quelle stesse immagini, che gli ospiti consegnano con fiducia al momento del check-in, sono finite in vendita nei meandri del dark web, offerte come merce rara a chi vive di frodi identitarie e truffe finanziarie.

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