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Telemedicina, i nuovi standard Agenas: guida strategica per ASL



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I nuovi modelli operativi Agenas per televisita, telemonitoraggio e teleconsulto ridefiniscono l’assistenza sanitaria italiana. Le organizzazioni capaci di implementare strategicamente questi standard ottimizzeranno i costi, miglioreranno la qualità delle cure e acquisiranno vantaggi competitivi significativi nel settore

Pubblicato il 5 nov 2025

Gianluca Marmorato

avvocato, Associate partner P4I



Medicina digitale nelle malattie croniche reumatologiche e dermatologiche: l'approccio multidisciplinare per adottarla Modelli AGENAS telemedicina
Medicina digitale nelle malattie croniche reumatologiche e dermatologiche: l'approccio multidisciplinare per adottarla

Il panorama sanitario italiano sta vivendo una trasformazione senza precedenti. I nuovi modelli operativi emanati pochi giorni fa da Agenas per televisita, telemonitoraggio e teleconsulto non rappresentano semplicemente l’ennesimo adempimento normativo da gestire con approccio reattivo, ma rappresentano una importante opportunità e stiamo assistendo ad una rivoluzione strutturale che tenta di ridefinire le regole competitive del settore sanitario, creando opportunità strategiche per le organizzazioni capaci di interpretare correttamente questo cambio di paradigma, determinando per pazienti un approccio efficace ed efficiente.

La vera portata innovativa di questa trasformazione emerge quando si comprende che i modelli AGENAS non sono stati concepiti come semplici linee guida tecniche, ma come l’architettura di un ecosistema nazionale integrato che promette di superare definitivamente la frammentazione assistenziale che da decenni caratterizza il sistema sanitario italiano. Per i dirigenti sanitari più lungimiranti, questa rappresenta l’occasione di posizionare la propria organizzazione non come semplice esecutore di disposizioni normative, ma come protagonista proattivo di una rivoluzione che trasformerà radicalmente il modo di erogare assistenza.

Dalla compliance alla strategia: il cambio di paradigma economico

La comprensione strategica dei nuovi standard AGENAS richiede una prospettiva di governance che superi i meri obblighi di compliance alle norme che sempre più si stanno intersecando.

Un nuovo modello di valore per la telemedicina

Quello che stiamo vivendo è un momento di discontinuità sistemica paragonabile all’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico o all’implementazione dei DRG negli anni ’90. La differenza sostanziale risiede nel fatto che, per la prima volta, viene progettato un vero e proprio framework volto ad integrare un fattivo continuum assistenziale in un’unica architettura tecnologica e organizzativa. L’aspetto cronologico di questa trasformazione non può essere considerato casuale. L’accelerazione impressa dalla pandemia ai processi di digitalizzazione sanitaria ha creato le condizioni ideali per un salto qualitativo che superi l’approccio episodico tradizionale.

I pazienti stanno manifestando familiarità con le tecnologie digitali per l’accesso ai servizi sanitari, mentre i professionisti hanno sperimentato direttamente i benefici della gestione a distanza. I nuovi standard AGENAS si basano proprio su questo binomio e su questa maturità digitale che, spesso faticosamente, si sta acquisendo, disegnando un percorso strutturato che trasforma esperienze spontanee in processi sistematici.

Continuità assistenziale e sostenibilità dei costi

L’aspetto più rilevante dal punto di vista strategico è rappresentato dal cambio di paradigma economico sotteso ai nuovi modelli. Mentre il sistema tradizionale si basa sulla remunerazione di singoli episodi di cura, l’approccio indicato nei documenti pubblicati da AGENAS incentiva implicitamente la continuità assistenziale attraverso l’integrazione dei servizi di telemedicina.

Questo significa che le organizzazioni capaci di implementare efficacemente i nuovi standard non solo ridurranno i costi operativi, ma svilupperanno anche nuovi flussi di attività basati sulla fidelizzazione dei pazienti e sull’ottimizzazione dei percorsi di cura. La dimensione competitiva emerge chiaramente quando si analizza il mercato sanitario attuale. Le organizzazioni che sapranno interpretare correttamente i modelli pubblicati da AGENAS come opportunità strategica, piuttosto che come mero adempimento, acquisiranno un vantaggio sostanziale in termini di attrattività per i pazienti, efficienza operativa e posizionamento reputazionale, con effetto positivo per gli stakeholders. Il mercato sanitario, caratterizzato spesso da inerzia e resistenza al cambiamento, sta per sperimentare una fase di riorganizzazione accelerata in cui i first mover godranno di vantaggi difficilmente recuperabili.

Televisita, telemonitoraggio e teleconsulto: i tre pilastri dell’innovazione

La trasformazione strategica delle aziende sanitarie attraverso i modelli AGENAS si articola su tre pilastri fondamentali che, se compresi nella loro interconnessione sistemica, rappresentano la chiave per costruire un vantaggio competitivo sostenibile. Televisita, telemonitoraggio e teleconsulto non sono semplicemente tre modalità alternative di erogazione dei servizi, ma costituiscono gli elementi costitutivi di un ecosistema assistenziale integrato che ridefinisce l’intero customer journey del paziente.

Televisita: l’accesso ai servizi diventa più flessibile

La televisita assume una connotazione strategica che va ben oltre la semplice sostituzione della visita in presenza. Il modello operativo delineato trasforma questo strumento in un acceleratore di accessibilità che consente alle organizzazioni sanitarie di estendere significativamente il proprio bacino di utenza senza incrementi proporzionali dei costi fissi. La standardizzazione dei workflow garantisce qualità e sicurezza, mentre la flessibilità implementativa permette di adattare il servizio alle specificità organizzative locali. Le aziende sanitarie che comprenderanno come utilizzare strategicamente la televisita non si limiteranno a migliorare l’efficienza operativa, determinando un sensibile vantaggio per i pazienti, ma creeranno nuove opportunità di differenziazione competitiva attraverso l’offerta di servizi specialistici accessibili a distanza.

Telemonitoraggio: dal controllo alla gestione proattiva

Il telemonitoraggio rappresenta probabilmente l’innovazione più marcata dal punto di vista strategico. I modelli pubblicati distinguono chiaramente tra telemonitoraggio e telecontrollo, fornendo linee operative che permettono di gestire pazienti con diversi livelli di complessità clinica.

Questa distinzione non è meramente tecnica, ma apre scenari completamente nuovi per la gestione delle patologie croniche. In termini di economia sanitaria, un’organizzazione sanitaria che riesca ad implementare efficacemente i sistemi di telemonitoraggio può determinare le condizioni per trasformare la gestione dei pazienti cronici da centro di costo a centro di profitto (anche sociale), riducendo drasticamente le riacutizzazioni e i ricoveri inappropriati mentre migliora significativamente la qualità di vita dei pazienti.

Teleconsulto: il collante della multidisciplinarietà

Il teleconsulto completa l’ecosistema fornendo il collante necessario per garantire continuità e integrazione multidisciplinare.

La vera innovazione risiede nella capacità di questo strumento di abbattere le barriere organizzative tradizionali, permettendo collaborazioni che prescindono dalla collocazione fisica dei professionisti. Per le aziende sanitarie, questo significa poter accedere a competenze specialistiche altrimenti non disponibili localmente, migliorando contemporaneamente la qualità dell’assistenza e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse umane qualificate. La forza strategica di questi tre pilastri emerge pienamente quando vengono implementati in modo sinergico e strutturale. Un paziente che accede inizialmente attraverso una televisita può essere naturalmente guidato verso un percorso di telemonitoraggio per il controllo della sua patologia cronica, con il supporto costante del teleconsulto per garantire la multidisciplinarietà delle cure.

Questo approccio paziente-centrico non solo potrà migliorare significativamente l’esperienza del paziente, ma crea anche le condizioni di governance estremamente efficaci che trasformano episodi isolati di cura in relazioni assistenziali durature.

Interoperabilità e dati: la nuova infrastruttura del valore sanitario

Un fondamentale elemento di innovazione strategica risiede nella capacità di creare un ecosistema di interoperabilità che, nel progetto, potrà trasformare radicalmente il modo in cui le organizzazioni sanitarie gestiscono la continuità assistenziale.

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina come motore di integrazione

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) e le Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT) non rappresentano semplici upgrade tecnologici, ma costituiscono l’architettura di un nuovo modello di attività sanitaria basato sulla connettività e sulla condivisione strutturata delle informazioni. La vera rivoluzione strategica emerge quando si comprende che l’interoperabilità promossa dai modelli AGENAS sarà in grado di generare effetti comparabili a quelli che hanno trasformato settori come le telecomunicazioni o i servizi finanziari.

Ogni organizzazione sanitaria che aderisce agli standard nazionali non solo migliora la propria efficienza operativa, ma contribuisce anche a creare un ecosistema di valore per cui tutti i partecipanti ne raccoglieranno benefici. Questo fenomeno, oltre che determinare effetti positivi nell’assistenza verso i pazienti, dovrebbe essere in grado di creare dinamiche competitive completamente nuove: le organizzazioni che decideranno di ridisegnare le attività in questi termini, precocemente, aderendo all’ecosistema, vedranno vantaggi in termini di accesso alle informazioni, velocità dei processi e qualità delle decisioni cliniche.

Il ruolo del Fascicolo Sanitario Elettronico e dei dati clinici

L’integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico, e più avanti con lo Spazio dei Dati Sanitari, rappresenta un elemento determinante, ma nel contempo spesso sottovalutato della trasformazione in atto. I dati generati attraverso televisite, telemonitoraggio e teleconsulti, quando correttamente strutturati secondo gli standard pubblicati, non si limitano a documentare singoli episodi assistenziali ma contribuiscono a costruire un profilo longitudinale del paziente di ricchezza e precisione senza precedenti. Questo patrimonio informativo consentirà alle organizzazioni sanitarie di sviluppare capacità predittive e di personalizzazione delle cure che trasformeranno il rapporto con il paziente da reattivo a proattivo.

Nuove collaborazioni e reti di eccellenza

La dimensione dell’interoperabilità nazionale apre anche scenari strategici completamente nuovi per le collaborazioni tra diverse organizzazioni sanitarie. Saranno favorite tecnicamente ed economicamente sostenibili partnership che permetteranno di condividere competenze specialistiche, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e creare reti di eccellenza, superando i confini geografici tradizionali. Aziende sanitarie territoriali potranno così accedere a competenze di livello accademico attraverso teleconsulti sistematici, mentre grandi hub ospedalieri potranno estendere il proprio raggio d’azione fornendo supporto specialistico a distanza.

L’impatto sulla patient experience rappresenta forse il vantaggio competitivo più importante generato dall’integrazione promossa dai modelli. I pazienti potranno sperimentare, forse per la prima volta, un sistema sanitario che li accompagna in modo continuativo lungo tutto il percorso di cura (e di vita), eliminando le discontinuità e le ridondanze che caratterizzano gli approcci tradizionali. Questa esperienza di continuità assistenziale sarà in grado di generare livelli di soddisfazione e fidelizzazione che potranno tradursi direttamente in vantaggio competitivo per le organizzazioni capaci di implementarla efficacemente.

Roadmap e governance per una trasformazione sostenibile

La trasformazione strategica attraverso i modelli che stiamo osservando, richiede un approccio strutturale e di proattività che possa bilanciare l’urgenza del vantaggio competitivo con la necessità di garantire qualità e sostenibilità dei risultati.

Formazione e change management: la chiave del successo

Le Aziende Sanitarie sono chiamate a valutare con lungimiranza la costruzione di una fattibile ed efficace roadmap, che necessariamente deve prendere le mosse da una valutazione strategica del posizionamento attuale dell’organizzazione, identificando le aree di forza da capitalizzare e le, spesso sostanziose, criticità da superare. La fase iniziale deve inevitabilmente concentrarsi sulla creazione delle condizioni abilitanti per l’implementazione.

Questo significa primariamente investire in una attenta formazione del personale, non solo sugli aspetti tecnici degli strumenti di telemedicina, ma soprattutto sui nuovi modelli organizzativi e sui processi di gestione del cambiamento. I modelli AGENAS richiedono infatti un ripensamento sostanziale dei ruoli professionali e delle responsabilità, che deve essere accompagnato da percorsi formativi strutturati e da sistemi di incentivazione allineati con i nuovi obiettivi strategici. L’approccio più efficace prevede un’implementazione incrementale e selettiva, partendo dai servizi e dalle specialità che presentano il maggiore potenziale di impatto sia dal punto di vista clinico che economico.

La televisita, come abbiamo già menzionato, rappresenta tipicamente il punto di partenza più naturale, essendo concettualmente più familiare ai professionisti e richiedendo investimenti tecnologici relativamente contenuti. Tuttavia, la vera differenziazione competitiva emerge dall’integrazione rapida del telemonitoraggio per la gestione dei pazienti cronici, che rappresenta il segmento di mercato con maggiore potenziale di crescita e fidelizzazione, con un consistente vantaggio in termini di efficace attività in favore dei pazienti. La dimensione tecnologica dell’implementazione richiede particolare attenzione agli aspetti di interoperabilità e scalabilità.

Gli investimenti in infrastrutture digitali devono essere guidati dalla visione strategica di lungo termine, evitando soluzioni che potrebbero limitare le possibilità di integrazione future. La scelta di piattaforme e fornitori tecnologici deve privilegiare standard aperti e capacità di integrazione con l’ecosistema nazionale, anche a costo di maggiori investimenti iniziali. Ci si domanda se il percorso possa apparire di semplice realizzazione.

Naturalmente, come stiamo vedendo in questi anni, un tema cruciale e nel contempo potenzialmente critico per il successo dell’implementazione è rappresentato dalla gestione del change management di tutti gli stakeholder coinvolti. I pazienti devono essere accompagnati gradualmente verso i nuovi modelli di servizio, attraverso percorsi di education e onboarding che ne facilitino l’adozione. I professionisti sanitari richiedono supporto non solo formativo ma anche organizzativo per adattare le proprie modalità operative ai nuovi workflow. Il personale amministrativo deve essere in grado di acquisire competenze specifiche per la gestione degli aspetti procedurali e normativi della telemedicina.

Metriche e indicatori per misurare l’efficacia della telemedicina

La definizione di metriche di performance specifiche per i servizi di telemedicina rappresenta inoltre un aspetto spesso sottovalutato ma strategicamente cruciale. Gli indicatori tradizionali di performance ospedaliera non potranno essere sufficienti per valutare l’efficacia dei nuovi modelli assistenziali.

È necessario allora sviluppare sistemi di misurazione che siano in grado di individuare aspetti come la continuità assistenziale, la soddisfazione del paziente, l’aderenza terapeutica e gli outcome di lungo termine. Questi indicatori non solo permetteranno di ottimizzare continuamente i processi, ma forniranno anche evidenze concrete del valore generato dalla trasformazione digitale.

Verso una cultura dell’innovazione continua

Il successo dell’implementazione dipende infine dalla capacità di creare una cultura organizzativa orientata all’innovazione e al miglioramento continuo. I modelli di AGENAS rappresentano solo il punto di partenza di una trasformazione che continuerà ad evolversi con l’avanzamento delle tecnologie e l’emergere di nuovi bisogni assistenziali. Le organizzazioni sanitarie che sapranno costruire capacità di apprendimento e adattamento continuo saranno quelle meglio posizionate per mantenere il vantaggio competitivo nel lungo termine.

Il futuro digitale della sanità italiana

L’implementazione dei modelli AGENAS rappresenta molto più di un semplice adeguamento normativo: rappresenta l’opportunità di trasformare la propria organizzazione sanitaria in un protagonista della rivoluzione digitale della sanità italiana. Le aziende sanitarie che sapranno cogliere questa occasione storica, implementando una strategia digitale integrata e paziente-centrica, non solo miglioreranno significativamente la qualità e l’efficienza dell’assistenza erogata, ma costruiranno anche un vantaggio competitivo sostenibile.

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