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AI, non solo deepfake: tutti i rischi penali per cittadini e imprese



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La legge 132/2025 introduce nuove fattispecie penali e un’aggravante trasversale per l’uso dell’intelligenza artificiale. Un intervento che segna un cambio di paradigma per le imprese, quotate, non quotate e PMI, chiamate ad aggiornare i propri sistemi di compliance e i Modelli 231. L’impatto si intreccia con l’attuazione dell’AI Act europeo e con le nuove sfide della governance tecnologica. Dalla diffusione dei deepfake alla manipolazione dei mercati finanziari, fino al digital advertising, i rischi penali diventano concreti e trasversali

Pubblicato il 13 nov 2025

Angelo Jannone

Presidente di Intelligence Inside S.A. ed ex colonnello ROS



ai humanizer (1); Fornitori di AI per finalità generali; rischi penali AI

Con la legge 132/2025, l’Italia ha introdotto all’art.26 un corpus di norme penali innovative dedicate all’intelligenza artificiale. È un passo che segna la differenza rispetto ad altri ordinamenti europei: non più solo principi generali o raccomandazioni etiche, ma fattispecie penali autonome e aggravanti trasversali.

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