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La solitudine del resposabile per la transizione digitale: come costruire reti di supporto



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L’isolamento del Responsabile per la Transizione Digitale impedisce il successo della digitalizzazione pubblica. Comunità di pratica, mentoring incrociato e networking rappresentano soluzioni concrete per superare questa condizione limitante

Pubblicato il 3 giu 2025

Andrea Marella

Consulente trasformazione digitale pa



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Nel complesso panorama della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana, una delle sfide più sottovalutate ma profondamente impattanti è l’isolamento professionale che spesso affligge il Responsabile per la Transizione Digitale o RTD.

Il peso invisibile dell’isolamento per gli RTD

Questa figura chiave, incaricata di guidare il processo di innovazione tecnologica all’interno dell’ente, si trova frequentemente a navigare in solitudine acque complesse, incompresa sia dai colleghi che faticano a cogliere la visione digitale, sia dai vertici che potrebbero non percepire appieno l’importanza strategica del ruolo.

Essere un RTD può essere un’esperienza incredibilmente solitaria. Spesso, ti trovi a essere l’unica persona nel tuo ente con una visione chiara del futuro digitale, circondato da colleghi che faticano a comprendere la tua missione.

Forme e conseguenze dell’isolamento professionale dell’RTD

Questa condizione di isolamento professionale non è solo una questione di benessere personale, ma un vero e proprio ostacolo al successo della trasformazione digitale.

L’isolamento si manifesta in diverse forme:

  • La solitudine decisionale, quando le scelte strategiche ricadono interamente sulle tue spalle senza un adeguato confronto con altri professionisti del settore.
  • L’incomunicabilità tecnica, quando ti ritrovi a essere l’unico a padroneggiare un linguaggio e concetti che per la maggior parte dei tuoi colleghi risultano astratti o incomprensibili.
  • La mancanza di confronto tra pari, essendo spesso l’unico RTD all’interno dell’organizzazione, senza possibilità di scambio diretto di esperienze e soluzioni con figure analoghe.

L’incomprensione del valore strategico del ruolo da parte dei vertici, che possono percepire la transizione digitale come un aspetto puramente tecnico o un obbligo normativo, anziché come un elemento centrale per il futuro dell’ente.

Le conseguenze di questo isolamento possono essere significative: dall’esaurimento professionale alla perdita di motivazione, dalla difficoltà a mantenere aggiornate le proprie competenze fino all’impossibilità di implementare efficacemente i cambiamenti necessari.

Strategie relazionali contro l’isolamento degli RTD

Costruire un ecosistema di supporto che includa:

Comunità di pratica

La creazione o la partecipazione a gruppi di RTD rappresenta una delle strategie più efficaci per combattere l’isolamento professionale. Queste comunità offrono uno spazio sicuro dove condividere esperienze, sfide e soluzioni con colleghi che affrontano situazioni simili.

Le comunità di pratica possono assumere forme diverse: dai gruppi formali organizzati da istituzioni nazionali o regionali, ai network informali creati spontaneamente dagli stessi RTD. Ciò che conta è la creazione di un ambiente dove sia possibile un dialogo aperto e costruttivo, dove ogni membro possa sentirsi libero di esprimere dubbi e condividere successi.

La partecipazione attiva a queste comunità permette di restare aggiornati sulle ultime novità del settore, di confrontare approcci diversi alle sfide comuni e di costruire relazioni professionali che possono trasformarsi in preziose collaborazioni.

Mentoring incrociato

Il mentoring incrociato è una pratica particolarmente efficace per gli RTD, specialmente quando si tratta di superare l’isolamento professionale. A differenza del mentoring tradizionale, in cui una persona più esperta guida una meno esperta, il mentoring incrociato riconosce che ogni RTD ha punti di forza e di debolezza diversi.

In questo modello, due o più RTD si supportano reciprocamente, condividendo competenze ed esperienze nelle rispettive aree di specializzazione. Per esempio, un RTD con competenze tecniche avanzate può supportare un collega più orientato alla gestione del cambiamento organizzativo, e viceversa.

Questa relazione di supporto reciproco non solo arricchisce professionalmente entrambe le parti, ma crea anche un legame di fiducia e comprensione che aiuta a combattere il senso di solitudine.

Eventi di networking

Gli eventi di networking dedicati agli RTD sono momenti cruciali per costruire e rafforzare la propria rete professionale. Questi eventi possono assumere diverse forme:

  • Conferenze e seminari tematici sulla trasformazione digitale
  • Workshop pratici su specifiche tecnologie o metodologie
  • Incontri regionali o nazionali di RTD
  • Tavoli di lavoro su problematiche comuni

La partecipazione regolare a questi eventi permette non solo di acquisire nuove conoscenze, ma anche di costruire relazioni significative con colleghi che affrontano sfide simili. È importante approcciare questi momenti non solo come opportunità di apprendimento, ma anche come occasioni per stabilire connessioni durature.

L’importanza delle piattaforme digitali per gli RTD

Nell’era digitale, le piattaforme online rappresentano uno strumento potente per mantenere un contatto costante con la comunità di RTD, superando le barriere geografiche e temporali.

Queste piattaforme possono includere:

  • Forum di discussione dedicati a tematiche specifiche
  • Repository di documenti, template e best practice
  • Canali di comunicazione diretta (chat, videochiamate)
  • Calendari condivisi di eventi e scadenze

L’importanza di queste piattaforme risiede nella loro capacità di fornire un supporto continuo e immediato. Avere la possibilità di porre una domanda e ricevere risposte da colleghi che hanno affrontato problemi simili può fare la differenza nella risoluzione di problematiche complesse.

Strategie pratiche per uscire dall’isolamento

Oltre alla costruzione di un ecosistema di supporto, esistono strategie concrete che ogni RTD può adottare per combattere l’isolamento professionale:

Coinvolgere i colleghi per ridurre l’isolamento dell’RTD

Una strategia efficace per ridurre l’isolamento è quella di coinvolgere attivamente i colleghi nella visione digitale, trasformandoli da spettatori passivi a protagonisti del cambiamento. Questo può avvenire attraverso:

  • Workshop di co-design dove i colleghi sono invitati a immaginare insieme il futuro digitale dell’ente
  • Sessioni di formazione interattive che rendano accessibili concetti tecnici complessi
  • Gruppi di lavoro tematici che coinvolgano personale di diversi dipartimenti
  • Celebrazione condivisa dei successi raggiunti, anche piccoli

Questo approccio non solo riduce l’isolamento dell’RTD, ma crea anche alleati interni che possono supportare il processo di trasformazione.

Comunicare il valore strategico del ruolo di Resposabile per la transizione digitale

L’isolamento dell’RTD è spesso aggravato dalla difficoltà di comunicare efficacemente il valore strategico della trasformazione digitale ai vertici dell’organizzazione. Per superare questa barriera, è fondamentale:

  • Adattare il linguaggio all’interlocutore, evitando tecnicismi quando non necessari
  • Collegare sempre le iniziative digitali agli obiettivi strategici dell’ente
  • Utilizzare casi concreti e storie di successo per illustrare i benefici
  • Quantificare, quando possibile, il ritorno sull’investimento delle iniziative proposte.

Una comunicazione efficace non solo riduce l’isolamento, ma aumenta anche le probabilità di ottenere il supporto necessario per le iniziative di trasformazione.

Formazione continua come leva contro l’isolamento

In un campo in rapida evoluzione come quello digitale, investire nella propria formazione continua è essenziale non solo per mantenere aggiornate le competenze tecniche, ma anche per entrare in contatto con altri professionisti del settore:

  • Partecipare a corsi e certificazioni specifiche
  • Seguire webinar e conferenze online
  • Iscriversi a newsletter e blog specializzati
  • Partecipare a programmi di formazione che includano elementi di networking

La formazione diventa così non solo un momento di crescita professionale, ma anche un’opportunità per ampliare la propria rete di contatti.

Cercare supporto esterno

Quando le risorse interne sono limitate, cercare supporto esterno può essere una strategia efficace per uscire dall’isolamento:

  • Consulenti specializzati che possono fornire non solo competenze tecniche, ma anche un confronto professionale
  • Partner accademici che possono offrire una prospettiva diversa e accesso a ricerche avanzate
  • Fornitori di soluzioni tecnologiche che, oltre ai prodotti, possono condividere esperienze da altri enti
  • Organizzazioni nazionali che offrono supporto agli RTD

Il supporto esterno non deve essere visto come una ammissione di inadeguatezza, ma come una risorsa strategica per ampliare le proprie capacità.

La rete professionale come strumento contro l’isolamento dei resposabili per la transizione digitale

La creazione di una rete professionale solida rappresenta forse lo strumento più potente a disposizione dell’RTD per superare l’isolamento. Una rete ben strutturata offre:

  • Supporto emotivo nei momenti di difficoltà
  • Scambio di conoscenze e soluzioni pratiche
  • Opportunità di collaborazione su progetti comuni
  • Amplificazione della propria voce nelle sedi istituzionali

La costruzione di questa rete richiede tempo e dedizione, ma i benefici che ne derivano sono inestimabili. Non si tratta solo di avere più contatti, ma di creare relazioni significative basate sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di obiettivi comuni.

Come ha dimostrato l’esperienza di molti RTD, le sfide più complesse della trasformazione digitale sono state superate grazie alla collaborazione e al supporto reciproco all’interno di queste reti professionali.

Dall’isolamento alla costruzione di comunità RTD

L’isolamento professionale dell’RTD non è una condizione inevitabile, ma una sfida che può essere superata attraverso un approccio consapevole e strutturato. Passare dalla solitudine alla comunità non è solo possibile, ma necessario per il successo della trasformazione digitale.

Ogni RTD, indipendentemente dalla dimensione o dalla tipologia del proprio ente, affronta sfide simili. Condividere queste sfide, cercare e offrire supporto, costruire relazioni significative: sono questi gli elementi che trasformano un percorso solitario in un viaggio condiviso verso l’innovazione.

Come membro della comunità degli RTD, si ha la possibilità e la responsabilità di contribuire a questo ecosistema di supporto, non solo per il beneficio del singolo, ma per il successo collettivo della trasformazione digitale nella Pubblica Amministrazione italiana.


Se vuoi approfondire questo e altri argomenti relativi al ruolo dell’RTD e alla trasformazione digitale nella PA, ti consigliamo di consultare il “Manuale di sopravvivenza per l’RTD” disponibile su www.manualertd.it, una risorsa completa che affronta in modo pratico e concreto tutte le sfide che un Responsabile per la Transizione Digitale deve affrontare nel suo percorso professionale.

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