Le industrie culturali e creative europee sono oggi al centro di tre grandi transizioni: digitale, verde e sociale. Cambiano i linguaggi, gli strumenti e i modelli economici, ma cambiano anche le competenze richieste a chi lavora nella cultura, nell’arte, nel design, nei media o nei nuovi ecosistemi creativi.
Indice degli argomenti
Un quadro di competenze per le transizioni
A rispondere a questa sfida è CYANOTYPES – Strategic Skills for Creative Futures, progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+, che costruisce un quadro comune di competenze per rendere il settore più resiliente, sostenibile e innovativo. Coordinato dalla HKU University of the Arts Utrecht, il progetto riunisce università, reti creative, enti di formazione e organizzazioni professionali di quindici Paesi, tra cui l’Italia con Materahub. Il suo obiettivo è definire un linguaggio condiviso delle competenze creative, capace di connettere formazione, lavoro e politiche pubbliche.
I cinque cluster dell’agire creativo
Il cuore del progetto è il Creative Agency Competence Framework, una mappa di 25 competenze organizzate in cinque cluster detti Agency Clusters, che descrivono le diverse dimensioni dell’agire creativo:
- Collective Agency – collaborare, co-creare, agire in ecosistemi complessi;
- Public Agency – lavorare con valori, narrazioni, politiche e impatti sociali;
- Data-driven Agency – comprendere e usare dati, tecnologie e sistemi digitali in modo critico;
- Value-creating Agency – trasformare idee in valore economico, culturale e sociale;
- Regenerative Agency – integrare sostenibilità, cura e responsabilità nelle pratiche creative.
Ogni competenza è accompagnata da descrittori di conoscenze, abilità e responsabilità, allineati al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF, livello 5) e ai principali framework europei (DigComp, EntreComp, GreenComp, LifeComp). Il risultato è una griglia che traduce in termini operativi la capacità dei professionisti della cultura di innovare, collaborare e rigenerare valore nel tempo.
Apprendimento trasformativo e consapevolezza riflessiva
CYANOTYPES introduce un approccio di triple loop learning, un modello di apprendimento che va oltre la semplice acquisizione di abilità tecniche. Il primo “loop” riguarda ciò che facciamo – imparare competenze pratiche e operative. Il secondo si concentra su come lo facciamo – riflettere sulle strategie, sugli strumenti, sulle relazioni. Il terzo, il più trasformativo, chiede di interrogarsi su perché lo facciamo: i valori, le finalità, l’impatto delle nostre azioni. Questo metodo, ispirato alla ricerca sistemica e alla cibernetica, mira a sviluppare una consapevolezza riflessiva, personale e collettiva, che permette di navigare la complessità e di ridefinire
Sperimentazioni in contesti reali
Il progetto non si limita alla teoria. In tutta Europa sono in corso oltre venti progetti pilota che sperimentano il framework in contesti reali: università, reti professionali, imprese creative, enti locali.
Tra i casi più interessanti:
- Vienna: l’Università delle Arti Applicate sperimenta l’introduzione di micro-credential nei percorsi artistici e professionali, per certificare competenze specifiche come la digital content co-creation.
- Belgio: Mediarte applica il modello per supportare freelance e lavoratori dei media con strumenti di autovalutazione e percorsi di apprendimento continuo.
- Grecia: la European Creative Hubs Network utilizza CYANOTYPES per integrare la sostenibilità nella governance dei creative hubs.
- Italia: con Materahub, il framework è testato nei percorsi di formazione per formatori e nel collegamento tra VET e industria culturale, in sinergia con i patti territoriali per le competenze.
Ogni pilota adotta il modello come struttura di apprendimento adattiva, capace di collegare attori diversi – formatori, istituzioni, imprese, artisti – in veri e propri ecosistemi locali di innovazione.
Riconoscere le competenze invisibili
Il framework CYANOTYPES fornisce un linguaggio comune per riconoscere competenze spesso invisibili, ma decisive nelle professioni culturali: la capacità di collaborare in reti ibride, di unire dati e narrazioni, di gestire progetti sostenibili e inclusivi.
Queste competenze trasversali sono oggi considerate la chiave della competitività europea: la Commissione UE le indica come prioritarie per affrontare il mismatch tra formazione e occupazione e per costruire una transizione giusta. Attraverso un approccio modulare, CYANOTYPES consente di integrare tali competenze nei percorsi formativi esistenti, nei programmi di formazione continua e nei sistemi di micro-credential europei, favorendo la mobilità e il riconoscimento reciproco.
Le opportunità per il sistema italiano
Il settore culturale e creativo italiano è tra i più frammentati e vulnerabili alle trasformazioni tecnologiche. Il modello CYANOTYPES offre un’opportunità per integrare formazione, innovazione e sostenibilità, aiutando scuole, accademie, centri di competenza e imprese a progettare percorsi di sviluppo coerenti con le priorità europee del Patto per le Competenze e del Green Deal. Applicare il framework significa anche costruire ecosistemi locali di apprendimento: reti tra università, enti pubblici, imprese creative e cittadini, capaci di condividere linguaggi e metodologie per affrontare le transizioni in modo cooperativo.
Una piattaforma aperta per l’innovazione
CYANOTYPES non è solo un progetto di ricerca, ma una piattaforma aperta che rende disponibili i propri risultati sotto licenze Creative Commons. Sul Toolkit online sono accessibili guide, lesson plan, strumenti di autovalutazione, modelli di micro-credential e casi studio. L’Osservatorio CYANOTYPES raccoglie report, scenari e analisi sui fabbisogni di competenze nelle industrie creative europee, collegandosi alle iniziative della Pact for Skills e dell’European Skills Agenda.
Un blueprint per il futuro creativo europeo
Nel nome del progetto, “Cyanotypes” – il procedimento fotografico blu inventato da John Herschel nel 1842 – c’è un simbolo potente: il blueprint, la traccia di un’idea in costruzione. Allo stesso modo, il framework è un disegno aperto, che invita organizzazioni, educatori e professionisti a riscrivere insieme la mappa delle competenze creative del futuro.
Perché, come ricorda il motto del progetto, we are all works in progress: tutti siamo, in fondo, blueprint in evoluzione.
Per approfondire:



































































