Digital services act

Disinformazione elettorale, va sempre peggio: che possono fare le norme europee



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Il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton è intervenuto sull’intervista di Elon Musk a Donald Trump su X. Invece, lo stesso candidato avrebbe pubblicato immagini manipolate della cantante Taylor Swift simulando un endorsement. I due eventi portano a riflettere sul ruolo del Dsa in un contesto globale

Pubblicato il 21 ago 2024

Francesca Niola

Research Fellow Legal manager @ Aisma srl



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L’intervento di Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, indirizzato a Elon Musk, proprietario di X, riguardo all’intervista svolta da quest’ultimo al candidato repubblicano alle elezioni Usa Donald Trump, ha avuto un impatto notevole nell’ambito del diritto digitale e delle relazioni internazionali. Oltre a suscitare un dibattito acceso sulla gestione delle piattaforme digitali, ha evidenziato questioni giuridiche di straordinaria complessità legate al rispetto del Digital Services Act (DSA) da parte delle cosiddette “Very Large Online Platforms” (VLOPs), sottoposte a regole stringenti su controllo dei contenuti, trasparenza e tutela della libertà di espressione.

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