In un Paese tra i più longevi d’Europa come la nostra Italia, secondo alcune proiezioni Nielsen su spesa Z tra il 2024 e il 2030 la Generazione Z potrebbe costituire solo il 14% della popolazione.
Indice degli argomenti
Il profilo demografico e sociale della generazione Z in Italia
Stiamo parlando di una generazione che ha attraversato la pandemia e le forti incertezze che ne sono derivate; una generazione nativa digitale che a livello globale avrà un potere di spesa e un grado di influenza moto più alto delle corrispondenti generazioni passate.
Giovani che si sentono autentici e autentiche e che su TikTok vengono rappresentati soprattutto nelle istanze di genere, che ricercano nella community un antidoto contro l’isolamento e la solitudine cui rischiano di essere ancor più esposti grazie alle nuove Intelligenze Artificiali.
L’affinità naturale tra giovani e valori equosolidali
Se prendiamo il tema della ricerca di community e andiamo in profondità per comprendere il loro rapporto con i valori dell’impegno sociale a livello europeo, da un’indagine condotta da Altromercato e i suoi partner equosolidali EFTA (European Fair Trade Organisation) su 40 giovani, si osserva una generazione che ha bisogno di rapidità e connessione e, soprattutto, di vicinanza con i propri impatti e gesti, denotando un bisogno “generativo”, ossia un’attitudine primaria di andare oltre l’azione, lasciando un segno tangibile che gratifica, crea impatti e può riconoscerli.
Il dialogo tra sostenibilità e nuove generazioni
L’affinità con la sostenibilità e con i valori del mondo equosolidale è profonda ma quindi c’è da chiedersi: come intercettare questa sensibilità? Come rendere immediatamente diretta questa propensione?
Di fronte a questo scenario anche realtà storiche del terzo settore, come chi promuove il commercio Equo e Solidale, hanno adeguato o devono adeguare la comunicazione per evitare che questi rimangano concetti troppo complessi e razionali.
Nel dialogo con le nuove generazioni c’è chi, come noi, ha intrapreso alcune azioni per evidenziare alcuni tratti caratterizzanti.
Strumenti e modelli per l’ingaggio attivo dei giovani
Il promuovere community, stimolando la partecipazione nelle realtà sociali tramite stage e tirocini, e quindi erogando formazione e crescita, è una strada semplice ma che permette di cogliere il loro desiderio di contatto sincero, con i principi e le progettualità concrete.
Lo abbiamo visto per quanto riguarda le filiere sostenibili e all’interno dei progetti di cooperazione che hanno dimostrato la loro ricerca di una verità accessibile.
Osserviamo che anche la scelta di avvicinarsi a un modello di lavoro improntato alla flessibilità e al work life balance, al lavoro smart, al rispetto delle persone, risulta tra i tratti più attraenti in un’azienda per questa generazione.
Università e servizio civile come laboratori di partecipazione
Collaborare con Università tramite workshop, lezioni, tesi o campus tematici, opportunità che fanno emergere la loro curiosità e voglia di ricerca. Uno degli strumenti a disposizione è poi il servizio civile universale che permette di attivare progetti per un’immersione in un lavoro sociale per il bene collettivo. Noi lo abbiamo osservato sperimentando l’inserimento di 69 giovani tra i 18 e i 28 anni nei territori presso i nostri soci in 10 regioni dove il loro lavoro li vede protagonisti all’interno della propria comunità. In questo caso, il loro contributo alle attività locali, connota il loro lato di nativi digitali e informati, dall’altro la loro flessibilità e spirito esplorativo, che porta un sano e nuovo approccio attivista maggiormente rivolto alla leggerezza, all’ironia e un approccio al lavoro diverso e decisamente stimolante che permette anche un rinnovo generazionale nel circuito delle organizzazioni.
Progettualità internazionali e nuove visioni del commercio equo
Un esempio concreto è il progetto internazionale YPSE (Young People for a Sustainable Economy) di cui Altromercato è stata capofila, che ha coinvolto 200 giovani under 30 da Kenya, Perù, Thailandia e Italia si sono incontratə per immaginare proposte sul coinvolgimento delle nuove generazioni nel mondo del Commercio Giusto, realizzando una Landing page interattiva, un Video e delle Linee guida.
Con Ypse è emersa la loro fluidità negli scambi, nel portare temi e riflessioni globali sul commercio equo, il loro tratto collaborativo, in grado di comporre le diversità culturali, di identità in un viaggio inclusivo e peer, che ha apprezzato la possibilità di viaggiare insieme e vivere le esperienze di socialità e di lavoro comune tanto che, per alcune persone sono nati poi percorsi di presenza e di ricerca nei luoghi dei nostri produttori, con senso critico e responsabilità. Si evidenza una generazione in movimento, solida sul rispetto per sé e per la giustizia, per i diritti. Responsabili e consapevoli che un secondo pianeta non ci sarà e con un profondo senso di giustizia di genere.
Nuove iniziative educative per l’attivismo sostenibile
Nel 2023-24 sono nate due nuove iniziative Altromercato che coinvolgono la generazione Z come Ambassador o destinatari di moduli educativi.
Il Lia (Laboratorio Innovazione Altromercato) nato come gruppo attivista in maniera indipendente per la creazione di uno spazio di condivisione di idee e progettazione di attività volte a far conoscere in modo attualizzato il commercio equo alle nuove generazioni.
Il CNEA (Centro Nazionale Educazione Altromercato) hub formativo ed educativo nato per stimolare attivismo e impegno sociale nel mondo scolastico presso insegnanti e studenti e studentesse.
Proprio questo Hub si attiva, tra le altre cose, per sviluppare una programmazione progettuale, che miri ad andare nella direzione di realizzare attività che vedano il proprio focus nel community engagement e nella consapevolizzazione dei cittadini.
Il CNEA produce e mette a disposizione della rete materiali e moduli formativi innovativi e crea una piattaforma digitale dedicata.
Giovani aperti a cambiare il mondo del terzo settore unendo la forza delle relazioni e lo slancio delle tecnologie.