Competenze e collaborazione sono le due parole chiave per poter procedere speditamente verso la vera innovazione delle amministrazioni. Su questi concetti vi offriamo un video – con il nostro usuale stile creativamente “sopra le righe”- realizzato per Agendadigitale.eu.
Questi due concetti sono stati l’anima del progetto realizzato dal Comune di Torino e la Corte dei Conti e che è stato presentato il 26 settembre in occasione dell’evento “G7 Oltre – Idee dal futuro“, organizzato dall’associazione culturale “Muoviti per la Novità” tenutosi in città.
L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore comunale all’Innovazione Paola Pisano e per la Corte dei Conti da Luca Attias e Michele Melchionda.
Più precisamente la Corte dei conti e il Team per la Trasformazione Digitale hanno firmato un accordo che, tra l’altro, descrive il modello di aggregazione tra PP.AA.
Il Comune di Torino, sulla base di detto accordo, ha deciso di aderire a tale modello e di esserne, pertanto, un fruitore.
L’intervento del 26 settembre ha avuto un duplice obiettivo: da una parte il fermo desiderio di essere i precursori nella realizzazione di quanto già previsto dagli indirizzi strategici del “Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione” dall’AgID; dall’altra di offrire l’opportunità ai tanti giovani, ragazzi e ragazze presenti in platea, di crescere sulla base di elementi che fin troppo spesso, in Italia, sono venuti a mancare come l’etica e la cultura.
Il video spiega bene quali devono essere i punti cardini per fare innovazione, ma prima di tutto è la cultura di fondo che deve cambiare.
Insegniamo prima di tutto ai nostri figli a come comportarsi.
Ecco alcuni dei concetti forti che trovate nel video.
“Non basteranno leggi speciali se malaffare e sotterfugi continueranno. Non basteranno una, dieci, mille authority investite da leggi speciali in una nazione in cui il malaffare e il sotterfugio alimentano i curricula del nostro management. Contribuite con il disprezzo dei soprusi e delle scorciatoie. Contribuite denunciando e credendo nella forza dell’etica”.
“In questi 15 anni di lavoro comune abbiamo capito che non bisogna disperdere valore ma condividerlo quanto più possibile”.
“Questa esperienza insegna che per poter realizzare la trasformazione digitale del nostro Paese, c’è bisogno di collaborazione tra tutti quelli che condividono gli stessi principi e che sono convinti che la digitalizzazione abbia la stessa importanza strategica che un tempo avevano la costruzione di linee ferroviarie, strade e dighe”.
“Non basta il tempo di un solo governo, un sindaco, un governatore, un ministro … per portare a termine l’autostrada del sole digitale. Serve lo sforzo di tutti, giovani e meno giovani, destra e sinistra, centro, nord e sud”.
Bisogna mettere assieme “le competenze degli enti locali, delle istituzioni centrali, delle in-house pubbliche, delle imprese che fanno innovazione, delle startup e dei migliori produttori di tecnologie senza preclusioni, nella piena convinzione che competenze e collaborazione ne assicureranno risultati, controllo e capacità di governance”.
“L’innovazione non è solo digitale. Innovare è una particolare capacità umana, una delle più peculiari e affascinanti. La capacità di innovare è quella di vedere il mondo come mai visto prima, di saper fare a meno delle scorciatoie e dell’euristiche, di impegnarsi per vedere quello che non si vede in superficie”.











Leggere assolutamente i commenti sotto al video, è intevenuto nel dibattito direttamente l’ing. Luca Attias https://www.youtube.com/watch?v=WbFFalBZsQM
E’ questa l’epoca dell’individualismo basato sulla sfrenata competizione o sull’egocentrismo. Ma invece c’è bisogno di ognuno di noi. Apprezzo molto quindi l’intervento del gruppetto portavoce del video. Perché è così che si deve andare avanti: insieme.
Hai colto uno degli elementi centrali dell’intervento.
“Il quarto stato” è un dipinto a olio su tela del pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo e, scorrendo il video, ho immediatamente accostato il trio Pisano, Attias, Melchionda agli “Ambasciatori della fame”, (in questo caso fame del digitale), al posto dei tre soggetti posti davanti alla folla in protesta che rappresenta una vera e propria “fiumana umana”. Con la speranza che questo trio possa dare un forte impulso per consolidare il cammino verso l’innovazione rimuovere gli ostacoli, e dare forza e convinzione a tutte le persone che lavorano in tal senso.
Bella immagine :))
Per quei pochi che non lo hanno letto https://www.key4biz.it/cittadini-attivi-waiting-for-alfred-nobel/194332/
Pochissimi 🙂
E’ auspicabile che la collaborazione tra istituzioni e persone che hanno chiaro il concetto di “bene comune” possa aiutare tutti a superare le paure e a scardinare la volontà di non cambiare mai nulla. Non bastano “voglia, capacità o coraggio di fare”; bisogna agire. E una crescita etica può basarsi sia sui metodi tradizionali sia sulle nuove tecnologie. Il bene comune, cioè il nostro futuro, è ancora troppo distante. Cosa suggerire come ulteriore opportunità oggi, soprattutto ai giovani, in un Paese dove c’è molto da fare ? Impegnarsi, tutti. Ricostruire; questa è la parola chiave ! Creatività e regola, curiosità e scoperta sono i veicoli per riprogettare il futuro. Ancor più, poi, se a incentivare le idee sono le ingiustizie della vita.
Riporto importante commento di Massimo Valle da un altro video dell’ing. Attias ma che si adatta perfettamente anche a questo:
Al mondo d’oggi è innegabile che l’esecuzione consapevole di un solido
processo di digitalizzazione dell’intero nostro Paese debba ergersi
incrollabile ed inamovibile al centro dell’azione dell’agenda
governativa. L’avvio di un tale processo, che sia unitario e condiviso a
livello nazionale, non può essere ritardato; abbiamo già sprecato fin
troppo tempo in inutili contrasti e diatribe rasentando un livello di
produttività prossimo allo zero. Piacentini e Attias, due manager che
sembrano avveduti e realisti, appaiono pienamente consapevoli di ciò. La
sfera digitale dovrebbe essere ormai percepita da tutta la cittadinanza
alla stregua di un key factor primario e abilitante, anche se,
diciamocelo apertamente, raramente viene vissuta in questo modo. Come ha
più volte ripetuto lo stesso Attias: «La civiltà di un Paese si misura
anche dal grado di civiltà raggiunto.». Intendiamoci, non che il settore
digitale, da solo, possa essere il toccasana di tutti i nostri mali,
ovviamente no, ma può essere un ottimo ausilio, trasversalmente, a tutte
le nostre attività. Come sottolineato da Piacentini (“Il Mondo che ci
aspetta”, supplemento a “La Stampa” dello scorso febbraio): «Tra qualche
anno immagino un Paese che ha vinto la sfida della semplificazione del
rapporto tra stato-cittadini-imprese anche grazie alla
digitalizzazione.». Per portare a termine un buon processo di
digitalizzazione i tempi d’esecuzione saranno relativamente lunghi, non
possiamo certo pretendere miracoli all’incuria degli scorsi decenni. È
pur vero, d’altro canto, che ciascun viaggio, per quanto lungo, si
origina sempre dal primo passo. In verità, non servono né maghi, né
supereroi, piuttosto persone dotate di tanta buona volontà e buon senso
che sappiano rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Nella loro
semplicità, Piacentini e Attias ne rappresentano la riprova. Dunque,
volendo concludere questo mio breve intervento, imitiamoli e indossiamo
la maglia “si può fare”. Abbracciamo cioè la giusta causa e favoriamo,
ove possibile, l’attivazione del processo di digitalizzazione che
porterà, è innegabile, infiniti benefici civili, sociali ed economici a
tutti noi, proiettando il nostro Paese sulla definitiva autostrada del
progresso
Molto bello
Giustissimo inserimento.
Tutto si può dire ma trovatemi un altro articolo su questa rivista conn questo numero di commenti.
Una delle cose più interessanti degli ultimi mesi.
Fossi stato in Agenda Digitale avrei anche riportato per esteso il testo del dialogo perchè contiene veramente una infinità di spunti da approfondire.
Mi ricordo i rac-corti che Attias e Melchionda pubblicarono proprio su Agenda Digitale ……. peccato che non siano più fruibili ………….
I fumetti contenuti nelle immagini sono divenuti illeggibili. Mi domando perché li abbiano lasciati online se non sono più fruibili, la redazione avrebbe fatto una figura migliore se li avesse rimossi.
in effetti
Direi che davvero non si sentiva la mancanza di un tale infelice lavoro. Scritto male, letto anche peggio. Se i dirigenti pubblici hanno qualcosa di sensato da dire, che semplicemente la dicano. Cercare a tutti i costi di stupire mi sembra stucchevole, a maggior ragione in questo caso.
Rosica rosica
L’opera del gruppo guidato da Luca Attias è encomiabile perchè mira ad incidere sulla cultura del Paese. Da quello che ho capito l’evento in cui era stato proiettato questo video era diretto a giovani ed è proprio in quella direzione che tutti dovremmo concentrare i nostri sforzi.
Con loro è sempre un successo, qualsiasi cosa fanno, questo vorrà pure dir qualcosa.
Uno dei format più innovativi degli ultimi anni. Non si tratta certo di professionisti della comunicazione ma la cura del testo, i contenuti, a tratti commoventi, le immagini e i riferimenti hanno determinato alla fine la realizzazione di un prodotto altamente professionale. Complimenti.
sarebbe interessante conoscere cosa c’è scritto nell’accordo firmato dalla Corte dei Conti e dal Team per la trasformazione digitale
Sarebbe bello se qualcuno della redazione ti rispondesse
Qualcuno è in grado di rispondere a questo post?
Ho trovato solo questo http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_442.shtml in effetti sarebbe interessante avere l’accordo completo
“Non basteranno una, dieci, mille authority investite da leggi speciali in una nazione in cui il malaffare e il sotterfugio alimentano i curricula del nostro management. Contribuite con il disprezzo dei soprusi e delle scorciatoie. Contribuite denunciando e credendo nella forza dell’etica”. Trovare manager pubblici, che hanno la consapevolezza, la forza ed il coraggio di fare tali affermazioni in pubblico è decisamente raro!
Che un dirigente pubblico assuma una posizione tanto chiara, quanto inequivocabile, è oltremodo apprezzabile; in un paese culturalmente misero come il nostro, direi quasi commovente!
Grandissima idea!
Video da diffondere con tutti i mezzi a nostra disposizione, complimenti anche all’editore per aver pensato ad un format così innovativo.
Non sapevo niente della collaborazione tra Attias e il Comune di Torino, mi domando se la cosa nasconda anche dei connotati politici.
Non credo che Attias sia asservito a nessun politico, se qualcuno si ricorda lo premiò Brunetta, poi collaborò con il Ministro Madia, poi fece questo https://www.youtube.com/watch?v=Qwg2smrBK5Y
Dubito fortemente che ad Attias e Melchionda interessino i connotati politici.
Non cìè innpvazione senza etica, messaggio chiaro e preciso quello dei nostri tre eroi, dato in una forma accattivante ed efficacie.
Il coraggio di questi ragazzi non ha eguali all’interno della PA e ancora più di rilievo è il convolgimento dell’assessore del comune di Torino.
“L’innovazione non è solo digitale. Innovare è una particolare capacità umana, una delle più peculiari e affascinanti. La capacità di innovare è quella di vedere il mondo come mai visto prima, di saper fare a meno delle scorciatoie e dell’euristiche, di impegnarsi per vedere quello che non si vede in superficie”
Se negli uffici pubblici cominciassero a capire ciò non riverserebbero tutte le responsabilità e le colpe sugli uffici informatici come fanno regolarmente da anni.
Bellissimo il riferimento ad Adriano Olivetti già citato numerose volte in passato da Luca Attias.
C’è da domandarsi come riescano a fare tutte queste cose all’interno di una Pubblica Amministrazione che per lo più appare completamente immobile.
Quel contenuto multimediale è pieno di idee, di contenuti e soprattutto di valori.
Il testo mi sembra un pochino approssimativo, benché pregnante nella morale e nel significato.
Purtroppo vero. Testo un po’ troppo approssimativo, poteva essere scritto con maggior cura ed accortezza, ma concordo sul fatto che sia denso di significato etico.
L’idea di un articolo multimediale mi piace, è sicuramente sfiziosa e non annoia. Certo, la dizione nella lettura del testo poteva essere di molto migliore…
Questo articolo si rivela essere un prodotto decisamente fruibile e, soprattutto, chiaro negli intenti
Hai ragione da vendere! Da parte mia, invece, voglio sottolineare uno dei punti nodali di tutto il pezzo: “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande” (Adriano Olivetti).
Rilevo che anche le immagini posseggono un forte potere evocativo, soprattutto se coniugate con parole di riferimento, come in questo caso. In particolare, sottolineo la slide con il termine “innovazione”, congiunta all’immagine di un cigno nero; chiaro riferimento al testo di Nassim Nicholas Taleb (“Il cigno nero”).
A proposito di immagini, ho trovato diversi elementi di somiglianza tra Tyrion Lannister e Luca Attias… Non trovate anche voi?
Condivido!
è una sperimentazione veramente molto interessante, forse andava consigliato di alzare il volume all’inizio non avevo capito di cosa si trattasse.
Comunque questi ragazzi della Corte dei conti stupiscono sempre.
Per chi l’avesse bucata https://www.youtube.com/watch?v=8j9U54m5Shk
In tema di “digitale” credo bisognerebbe andare oltre una connotazione politica, oltre gli schieramenti. Nessuno è immune rispetto alla trasformazione dei processi amministrativi e fiscali; anzi, bisogna predisporre soluzioni per stare al passo con gli altri paesi, e rinnovare profondamente il modo di lavorare. L’evoluzione digitale dei processi aziendali e del business coinvolge proprio tutti, anche le organizzazioni che fino a oggi facevano riferimento a un’offerta tecnologica tradizionale, che si tratti di professionisti e piccole e medie imprese.
Parole sante!
Ma perchè il direttore della presente testata se l’è squagliata diopo pochi minuti?
Ma di chi parli?
Leggetevi i commenti sotto all’intervista.
Un risultato senza precedenti
Ma perché le innovazioni nella Pubblica Amministrazione, di qualsiasi tipo siano, provengono quasi sempre dallo stesso gruppo di lavoro? https://www.youtube.com/watch?v=jDaYRHUXz4M
Questa è innovazione!
Puoi ben dirlo.