l’iniziativa

Genesis, archivio generativo che trasforma la memoria in progetto



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Il progetto Genesis nasce per contrastare la frammentazione dei saperi e la dispersione della memoria digitale. Grazie all’Ambiente Integrato Atque, l’archivio diventa piattaforma di scrittura generativa, spazio di co-progettazione e strumento di capacity building per soggetti culturali, istituzionali e formativi

Pubblicato il 4 dic 2025

Luca Toschi, Viola Davini, Marta Guarducci, Ludovica Mastrobattista, Eugenio Pandolfini, Marco Sbardella

Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS



archiviazione digitale, documenti, scrittura, dati Modello Oais; font; digitalizzazione contratti; obblighi fiscali professionisti; eidas atti esecuzione terzo lotto; valore probatorio pec; Genesis; low code

In un’epoca in cui la produzione di contenuti cresce in maniera esponenziale e la memoria collettiva rischia di disperdersi tra file, piattaforme e sistemi non comunicanti, il tema degli archivi digitali – della loro progettazione, del loro sviluppo, della loro implementazione – diventa cruciale. Non si tratta più soltanto di conservare documenti, ma di dare senso a una massa informativa che, senza un progetto, rischia di rimanere inerte e frammentata, se non addirittura dimenticata.

    È in questo contesto che si inserisce il progetto Genesis, il Sistema di Documentazione Generativa sviluppato dal Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa (Centro Ricerche sAu): non un semplice archivio digitale, ma un ambiente progettuale che trasforma la memoria in risorsa attiva per immaginare e costruire il futuro.

    Documentazione generativa, come funziona

    A differenza della documentazione intesa in senso tradizionale, la Documentazione Generativa si muove su due piani.

    Il primo riguarda la documentazione come racconto. I dati, come tutti gli elementi costitutivi dei progetti, hanno sempre una genesi e, quindi, una loro storia, una contestualizzazione che risponde ai tempi brevi e lunghi del percorso progettuale cui appartengono.

    La raccolta dei dati, quindi, non può mai essere neutrale: i dati non vivono di vita propria, ma della vita che li ha generati (e non importa disturbare le scienze naturali per ricordarsi che l’osservatore influenza ciò che emerge dalla realtà osservata). In questo scenario, la documentazione deve mettere insieme il dato oggettivo e il dato soggettivo, facendo attenzione a distinguerli ma anche valorizzando la fondamentale relazione tra essi.

    Il secondo piano su cui si muove la documentazione generativa è la domanda che ci porta a interrogare i documenti di cui disponiamo. Questa domanda, il desiderio di conoscenza, è sempre da riferirsi a un progetto, che può avere raggiunto livelli diversi di sviluppo: può essere ancora molto vicino all’idea iniziale che è alla sua base, oppure può avere raggiunto una fase di sviluppo – ma anche di realizzazione – molto avanzata.

    Oppure il prodotto – il risultato del progetto – può già essere in uso. Uso che rientra a pieno titolo nella documentazione progettuale, e che può costituire la base dalla quale partire per la ri-progettazione e per la definizione di un nuovo prodotto più avanzato.

    Un archivio generativo che connette comunità e saperi

    Basato sull’infrastruttura dell’Ambiente Integrato Atque, il Sistema di Documentazione Generativa Genesis è il primo modello generativo di archivio che il Centro Ricerche sAu sta sviluppando: un archivio digitale progettato – attualmente il sistema è in corso di implementazione – non per custodire il passato, ma per rigenerarlo in chiave progettuale.

    Il finanziamento del Ministero della Cultura nell’ambito del bando TOCC – Transizione digitale degli organismi culturali e creativi (assegnato a sAu per valorizzare la sua memoria progettuale, il proprio archivio di progetto e di fonti che, di fatto, raccontano la storia della cultura del digitale degli ultimi 30 anni) ha permesso la realizzazione di una piattaforma accessibile online, articolata, interattiva, aperta alla partecipazione.

    Genesis sta per essere lanciato come archivio pubblico, disponibile sul website del Centro Ricerche sAu e aperto a tutti i soggetti interessati alla storia del digitale: attraverso Genesis sarà possibile accedere a più di 30 anni di idee, progetti, sperimentazioni che – dalle prime sperimentazioni sull’uso dell’OCR (e poi ICR) portate avanti con l’Istituto di Documentazione Giuridica del CNR alla fine degli anni ’80 e dai primi ipertesti costruiti e pubblicati per mettere a sistema i capolavori della letteratura con le potenzialità delle nuove tecnologie digitali – arrivano fino alle nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale, passando per le attività di ricerca mediale, le ricerche sui nuovi linguaggi della rete e dei social, progetti di ascolto e intervento sulla relazione tra comportamenti online e comportamenti nel mondo reale.

    Ma Genesis è anche una piattaforma attivabile come ambiente operativo per nuovi progetti, nuovi soggetti, nuove comunità, nuovi partner.

    Il sistema si fonda su alcuni assunti fondamentali, a partire dal fatto che la documentazione sulla quale si basa è una Documentazione Generativa: ogni documento esiste in funzione di un progetto e può generare altri documenti, altri processi, altri saperi.

    Ogni documento non è archiviato se non può essere specificato un potenziale uso volto al futuro, che lo rende immediatamente un agente attivo per nuove progettualità.

    Un’altra invariante fondamentale alla base di Genesis è la relazionalità degli elementi documentati: ogni elemento è collegato ad altri, in una rete aperta, espandibile, navigabile. Non esistono documenti archiviati senza collegamenti a un progetto, ad altre fonti, ad autori, a ricercatori.

    Questo perché la conoscenza che Genesis raccoglie è situata: i contenuti non sono neutri – come già anticipato – ma esprimono i contesti, i ruoli, le responsabilità che hanno portato alla loro costruzione.

    In questa prospettiva si capisce bene perché l’inserimento (scrittura) dei dati in Genesis e la loro consultazione (lettura) è un atto critico: la Scrittura Generativa dei dati avviene in base a racconti, a possibili profili di consultazione, ad ambiti di intervento che identificano possibili progettualità in divenire.

    La lettura, dal canto suo, non è lineare ma è costruita in base a percorsi semantici, dialogici, progettuali.

    In questo senso, Genesis non è una semplice piattaforma di archiviazione, ma una infrastruttura progettuale a tutti gli effetti, con funzioni multiple:

    Funzionalità principali della piattaforma

    • consultazione personalizzata: gli utenti possono esplorare i materiali in base a percorsi tematici, cronologici, progettuali o semantici, narrativi
    • scrittura generativa: è possibile sviluppare nuovi progetti direttamente all’interno del sistema, integrando documenti, fonti, modelli e attivando Officine di progetto specifiche
    • formazione e capacity building: Genesis funge anche da ambiente formativo, con percorsi guidati costruiti sulla base dell’esperienza documentata

    Alla base di Genesis Sistema di Documentazione Generativa: l’ambiente Atque

    1. Alla base di Genesis un ambiente digitale integrato per documentare, scrivere, trasformare: Atque

    In un’epoca in cui la digitalizzazione pervade ogni aspetto della vita quotidiana, anche il mondo del lavoro ha vissuto una metamorfosi significativa. I processi produttivi, organizzativi e comunicativi sono stati profondamente ridefiniti.

    L’introduzione di tecnologie automatizzate ha indubbiamente migliorato l’efficienza operativa, accelerato i tempi di esecuzione e ampliato le capacità di elaborazione. Tuttavia, questa rivoluzione ha portato con sé un effetto meno visibile ma altrettanto determinante: la crescente frammentazione del lavoro in compartimenti stagni (Toschi, 2011 e Toschi, 2019).

    In molte realtà organizzative, la comunicazione orientata alla produzione – tanto interna quanto esterna – tende a separare le fasi progettuali in attività isolate.

    Si disegna una strategia senza tenere conto di chi dovrà realizzarla; si raccolgono documenti senza sapere chi ne usufruirà in ambito formativo; si comunica verso l’esterno senza avere consapevolezza di quanto accade realmente all’interno dell’organizzazione.

    Fasi come ideazione, progettazione, implementazione, formazione e documentazione vengono delegate a compartimenti autonomi, ciascuno gestito da figure professionali diverse, spesso incapaci di dialogare tra loro. Di conseguenza, ogni segmento del lavoro si sviluppa come se appartenesse a un processo chiuso, autoreferenziale, scollegato dal contesto generale (Toschi, 2019).

    Questa esasperata divisione del lavoro non solo ostacola la visione d’insieme, ma limita la possibilità per le persone di agire in modo creativo, consapevole e sistemico.

    Si rafforza così un modello organizzativo in cui il potere decisionale tende a concentrarsi nelle mani di ristrette élite di potere, capaci di gestire – culturalmente ed economicamente – la complessità e di imporre una visione dominante, spesso tecnocratica, sulle dinamiche del sapere e del fare.

    In risposta a questa frammentazione crescente e al rischio di una standardizzazione del pensiero e dell’agire, l’Ambiente Integrato Atque si propone come strumento per restituire coerenza e continuità ai processi comunicativi e progettuali, ricomponendo ciò che l’automazione tende a separare.

    Atque – parte integrante del Sistema di Documentazione Generativa Genesis – è una piattaforma capace di generare relazioni, significati e partecipazione, ridando centralità alle persone nei contesti di lavoro e di formazione e utilizzando il digitale per dare valore al senso critico e alla creatività dei singoli soggetti, nella prospettiva di un progetto sempre più comune.

    Le componenti dell’ambiente Atque

    Le sue principali componenti sono:

    • le Officine, spazi virtuali ad accesso riservato, dedicati all’avvio e allo sviluppo di progettualità condivise
    • la Library, dove la documentazione assume valore progettuale e può essere continuamente aggiornata e rielaborata
    • Matrix, lo strumento dedicato alla gestione delle reti di portatori di interesse e alla mappatura delle relazioni
    • l’Academy, ambiente di apprendimento che accompagna i progetti con percorsi di formazione e riflessione specifici

    Accanto a queste funzionalità, Atque si integra con l’attività editoriale del Centro Ricerche sAu, che produce e comunica pubblicazioni scientifiche, operative e divulgative legate ai progetti sviluppati attraverso la piattaforma.

    Per questo ogni progetto del Centro – e Genesis non fa eccezione – può sfruttare strumenti e canali di comunicazione online differenziati per condividere risultati, proposte progettuali, novità d’interesse con pubblici diversificati, ampliando le potenzialità delle attività di community building.

    Scrittura generativa

    Basandosi su Atque, Genesis è un ambiente realmente abilitante per un’innovazione dal tocco umano (un ambiente che invita alla collaborazione, attiva dialoghi, fa emergere il senso di un progetto attraverso l’intreccio dei suoi molteplici elementi) perché si configura, prima di tutto, come uno spazio di scrittura.

    Nella tradizione accademica e tecnica, la scrittura è spesso collocata alla fine di un processo: uno strumento per codificare il sapere e trasmetterlo a destinatari considerati passivi.

    Al contrario, la scrittura generativa – su cui si fonda Atque e alla quale è dedicata l’area di ricerca Scrittura Generativa: la mano e l’Intelligenza Artificiale – capovolge questa logica: la scrittura diventa il luogo stesso della progettazione, dove il sapere accademico (scientia) e l’esperienza quotidiana (usus) si incontrano, dialogano, si contaminano.

    La Scrittura Generativa comporta l’avvio di una riflessione, di una ricerca, di un’azione progettuale: non significa riportare, archiviare fedelmente ciò che si è fatto, annotare meccanicamente elementi di conoscenza, scrivere resoconti o memorie senza spunti progettuali.

    Significa, piuttosto, costruire significati insieme ad altri, negoziare visioni, formalizzare relazioni, esplorare possibilità.

    È nella scrittura – individuale e collettiva – che Genesis trova il suo senso più profondo: un ambiente per progettare facendo memoria, per documentare mentre si agisce, per imparare creando.

    Struttura e moduli di Genesis Sistema di Documentazione Generativa

      Dal punto di vista tecnico-funzionale, Genesis è organizzato in moduli interoperabili che dialogano con l’Ambiente Integrato Atque. La piattaforma è costruita su un back-end relazionale, basato sulla tecnologia della Library di sAu (parte di Atque), e un front-end accessibile anche a utenti non esperti.

      I moduli principali sui quali si basa il sistema sono:

      I moduli operativi di Genesis

      • archivio progetti: contiene la documentazione di oltre 30 anni di attività del Centro Ricerche sAu, inclusi progetti accademici, istituzionali, formativi e territoriali
      • fonti e risorse: raccoglie fonti testuali, audiovisive, iconografiche, bibliografiche, digitali, ciascuna annotata in chiave progettuale e collegata a uno o più progetti del Centro Ricerche sAu
      • percorsi di consultazione: consente agli utenti di costruire itinerari di navigazione attraverso parole chiave, domande progettuali, ambiti tematici
      • spazio di scrittura: è possibile attivare un’Officina di sAu specifica, un ambiente di scrittura condivisa in cui creare nuovi progetti utilizzando i materiali d’archivio

      Genesis, infine, non è solo una piattaforma a disposizione del Centro Ricerche sAu. È progettata per essere replicata e adattata ad altri contesti: fondazioni culturali, istituzioni educative, archivi di comunità, progetti di rigenerazione urbana, musei, imprese creative.

      La homepage e la navigazione di Genesis

      La homepage funge da presentazione generale del progetto. In alto compare l’intestazione con i loghi del Centro Ricerche sAu e del Ministero della Cultura, con il riferimento al finanziamento dell’Unione Europea.

      Sotto al titolo e a un menu per la navigazione rapida, compare una galleria orizzontale che raccoglie i Progetti di Comunicazione Generativa dal 1991 ad oggi, dove si possono sfogliare le copertine, i titoli e gli anni di riferimento di diversi progetti prima di cliccare per approfondire (es. Memorie Cooperative, Santa Croce Comunica, 50 anni Coop Toscana Lazio, Atlante geografico della Letteratura Italiana, Percorso partecipativo di fusione comunale).

      L’homepage è pensata per presentare subito la storia e l’ampiezza dell’archivio, sottolineando il valore trentennale delle attività raccolte in Genesis, e indicare le modalità più veloci per l’accesso ai contenuti.

      La sezione dedicata alla ricerca, disposta poco più sotto, presenta le principali modalità per la selezione dei contenuti presenti in archivio.

      Modalità di ricerca

      Le modalità di ricerca che saranno pubblicate con la prima release di Genesis prevedono la possibilità di ricercare liberamente (una parola del titolo o della descrizione del progetto), per area tematica del progetto oppure scegliere direttamente un progetto dall’elenco disponibile.

      Una triplice modalità che – per le fasi iniziali di pubblicazione del sistema – permetterà differenti livelli di accesso (dal più generale al più focalizzato) per garantire a tutti i potenziali portatori d’interesse di muoversi liberamente tra i tanti contenuti disponibili.

      La fascia immediatamente sottostante permette una prima interazione tra coloro che useranno il sistema e i ricercatori e le ricercatrici del Centro Ricerche sAu: dopo il primo contatto, sulla base delle indicazioni raccolte dall’utente circa i suoi interessi progettuali, sarà possibile costruire e rendere pubblica una specifica Officina che accompagni l’ideazione e lo sviluppo di un nuovo progetto congiunto.

      La schermata della pagina di ciascun progetto documentato in Genesis si presenta come scheda essenziale, che assicura la possibilità di approfondire il progetto – l’idea che ha portato alla sua realizzazione e la storia che lo contestualizza nella storia della ricerca sul digitale – senza distrazioni dal punto di vista visuale.

      Le risorse disponibili e consultabili per ciascun progetto sono riportate immediatamente sotto, e sono suddivise per risorse relative al prodotto (video, presentazioni, interviste sull’oggetto che rappresenta il prodotto finale del progetto) e risorse relative al progetto (tutti quei documenti che hanno accompagnato il progetto nel suo divenire).

      Ogni risorsa è consultabile e approfondibile attraverso una scheda specifica che si raggiunge cliccando sull’immagine che è presentata a schermo.

      Da ogni risorsa – se collegata anche ad altri progetti – si può passare agli altri progetti collegati, ampliando le possibilità di navigazione del sistema.

      Genesis Sistema di Documentazione Generativa per la transizione digitale

        Genesis non si limita a offrire uno strumento, ma propone una cultura della documentazione fondata su alcuni valori.

        I valori alla base della documentazione

        • centralità della persona: ogni documento è legato a chi lo ha prodotto, alla sua storia, alle sue scelte, perché l’idea alla base del sistema è che nessun automatismo può sostituire il giudizio umano
        • riflessione critica: la piattaforma stimola l’autovalutazione, il confronto, la rielaborazione. Sia il ricercatore che la usa per costruire un archivio documentale sia un portatore d’interesse che la consulta non hanno mai un atteggiamento passivo
        • progettazione dialogica: la scrittura dell’archivio è condivisa, contestualizzata, riflessiva. Ogni contenuto genera nuove domande, ogni attività – sia di lettura che di scrittura – arricchisce l’archivio (ogni scheda disponibile permette a chi la consulta di contattare il Centro Ricerche sAu per fare domande e – potenzialmente – avviare un dialogo)
        • memoria come progetto: non si conserva per il gusto della conservazione, ma ogni elemento che viene documentato serve per avviare nuove progettualità e costruire il futuro

        In un’epoca dominata dalla proliferazione incontrollata di contenuti, dalla perdita di significato e dalla frattura tra progettisti, tecnici e portatori d’interesse, Genesis propone un’alternativa basata su un’idea di documentazione fondata sul senso critico e sull’avvio di progettualità generative.

        Dall’archiviazione passiva alla documentazione generativa

          Il concetto di Documentazione Generativa si fonda su un ribaltamento epistemologico della funzione stessa dell’archivio.

          Nella tradizione moderna, documentare significa archiviare, cioè cristallizzare un contenuto in vista della sua conservazione. L’archivio – nel senso comune – assume il significato di un luogo “morto”, il contrario dell’azione.

          Quando invece gli archivi d’impresa, gli archivi delle istituzioni o delle associazioni sono una miniera d’oro di dati, informazioni, valori che aspettano solo di essere recuperati, messi a sistema, attualizzati, valorizzati.

          Usati per fare formazione, informazione, progettazione e sviluppo.

          In un progetto di Comunicazione Generativa, invece, l’archivio diventa un progetto in atto. Ogni documento diventa una tessera di un processo in corso, che può essere rielaborato, combinato, riattivato in contesti diversi.

          La documentazione non è un prodotto del progetto: ne è parte costitutiva. Essa crea legami tra soggetti, fa emergere criticità, stimola ipotesi, attiva nuove connessioni.

          Aiuta nella definizione del valore di prodotti e servizi, di beni comuni, consolidando il dato immateriale che immancabilmente contribuisce alla costruzione del valore materiale in ambiti d’intervento che vanno dal Marketing Territoriale al Cultural Heritage.

          Per il Centro Ricerche sAu, la documentazione ha sempre tre caratteristiche fondamentali: è dialogica, nel senso che nasce dal confronto attivo tra soggetti e saperi; è progettuale, perché non si limita a registrare ciò che è accaduto, ma orienta ciò che può accadere, riconoscendo a ogni elemento documentato uno specifico e potenziale senso d’uso futuro; è autoriale, nel senso che non si limita ad aggregare ai documenti d’archivio una descrizione anagrafica “neutra” ma – piuttosto – mette in evidenza i punti di vista, le scelte, le logiche di chi ha prodotto e di chi ha documentato ogni singolo item.

          Questa visione ha orientato tutte le soluzioni documentali progettate dal Centro Ricerche sAu nel corso degli anni: dai primi prototipi su base cartacea e digitale negli anni ’90, fino ai sistemi interattivi attuali.

          Un percorso che ha condotto alla nascita di strumenti sempre più avanzati, tra i quali Genesis rappresenta la soluzione più avanzata.

          Il futuro dell’archivio nel progetto Genesis Sistema di Documentazione Generativa

          Al di là dei processi automatici e di ogni richiamo alla capacità di calcolo e di elaborazione, è il tocco umano che garantisce l’allineamento di ogni attività comunicativa a specifici obiettivi culturali, sociali ed economici e, quindi, a una precisa politica che necessariamente deve essere condivisa dalle persone che collaborano a ideare, sviluppare e realizzare progetti di ricerca orientati ad avviare interventi concreti in risposta a necessità effettive espresse da partner e portatori d’interesse (Toschi, 2019).

          Progettare e realizzare nuove tecnologie dal tocco umano significa dare valore al senso critico e alla creatività dei singoli soggetti (Norman, 2013), nella prospettiva di un progetto sempre più comune, basato su dati condivisi, che sono documentati non per essere archiviati e dimenticati, ma per essere messi in comune, discussi, collegati ad altri elementi di conoscenza con l’obiettivo specifico di generare nuova conoscenza attraverso nuove progettualità.

          È in questa prospettiva che Genesis non è stato pensato come un archivio, ma come un ambiente.

          Che non è un software, ma una visione di archivio al futuro. Che non è un repository, ma un laboratorio.

          In un’epoca in cui tutto è archiviato ma spesso senza un senso, in cui la memoria è smaterializzata e la progettazione è industrializzata, Genesis propone una via diversa: fare della documentazione un atto di responsabilità, di senso, di costruzione collettiva del futuro.

          Il Centro Ricerche sAu invita comunità, istituzioni, reti, ricercatori e cittadine e cittadini ad avvicinarsi a Genesis non come utenti ma come protagonisti.

          Perché ogni documento, ogni progetto, ogni memoria – se messa in relazione con altre – può diventare l’inizio di qualcosa di nuovo.

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