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Monetizzare le reti 5G: il ruolo strategico della connettività differenziata



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Il 5G Standalone e la connettività differenziata rappresentano un’opportunità di monetizzazione per gli operatori telefonici europei, attualmente in difficoltà. La normativa sulla net neutrality richiede un aggiornamento per consentire investimenti nelle nuove tecnologie

Pubblicato il 23 mag 2025

Andrea Missori

Presidente e Amministratore delegato di Ericsson Italia



Semplificazioni normative TLC connettività differenziata

Per uscire dalle secche in cui sembra incagliato da tempo lo sviluppo del 5G evoluto abbiamo bisogno di una trasformazione normativa e di mercato, ma dobbiamo anche gettare il cuore oltre l’ostacolo: accelerare l’innovazione delle reti investendo per costruire la copertura 5G Stand Alone su banda media, così da poter offrire a consumatori e imprese nuovi servizi di sicuro interesse, monetizzabili con formule di pronta applicazione basate sulla connettività differenziata.

Il valore economico della connettività differenziata


Le infrastrutture di rete e i servizi mobili sono un fattore chiave per la crescita globale. Secondo il Mobile Economy Report 2025 della GSMA, nel 2024 questo settore ha generato il 5,8% del PIL globale e da qui a cinque anni, nel 2030, il suo valore salirà fino all’8,4% del PIL.   In questo quadro, sempre secondo GSMA, il 5G Standalone sarà il driver dietro il 70% dell’espansione dei ricavi delle imprese, rappresentando una opportunità da 127 miliardi di dollari.

A fronte di queste proiezioni, è paradossale constatare come –  quantomeno in Europa e nel nostro paese –  i grandi “generatori di crescita”, ovvero gli operatori, sperimentino difficoltà nel crescere.  É paradossale, ma è anche molto comprensibile sulla base di alcuni elementi critici di cui si dibatte già da tempo e sui quali non sono mancate, anche di recente, sollecitazioni molto forti:  servono investimenti, interventi normativi per facilitare il consolidamento del mercato, nuove logiche di attribuzione dello spettro, agevolazioni per favorire la ricerca e l’innovazione.

Investimenti e nuove regole per sbloccare il valore del 5G

Quel “fate presto” di Mario Draghi risuona sempre più forte e urgente in un mondo in cui appena 60 dei 340 operatori che offrono servizi 5G  hanno reti 5G Standalone. In paesi come India, Cina, Stati Uniti tutti gli operatori, pochi, presenti sul mercato sono avanti; in Europa solo 12 operatori su oltre 200 presenti hanno già iniziato a implementare e offrire il vero 5G.

Il ritardo va colmato a ritmi ben più veloci di quelli a cui assistiamo oggi, per un motivo molto semplice: senza una copertura 5G Standalone gli operatori non possono estrarre tutto il valore dalle loro reti, mettendo a frutto capacità chiave, che hanno già dimostrato la loro importanza, come la connettività differenziata.

Connettività differenziata: l’elemento chiave per monetizzare il 5g sa

Il momento è adesso: tra driver di sviluppo e una corretta applicazione della “net neutrality”, che andrebbe ora definita “next neutrality”.

La connettività differenziata permette agli operatori di offrire servizi premium che sfruttano la tecnica del “network slicing” abilitata dal 5G SA su banda media: una tecnica che permette di offrire agli utenti che lo richiedono servizi di rete con caratteristiche garantite.

Molti operatori che sono già dotati di reti 5G SA hanno iniziato a sviluppare offerte di questo tipo, con diverse formule, che stanno consentendoloro di monetizzare gli investimenti fatti nel loro asset critico, le reti- e non c’è motivo di ritenere che questo trend cambierà, anzi.

Diffusione dei dispositivi compatibili e potenziale industriale del 5G SA

Se guardiamo all’evoluzione generale del mercato, vediamo che oggi si stanno verificando condizioni che renderanno ancora più promettente l’opzione della connettività differenziata.

Dal punto di vista degli abbonamenti a servizi, il Mobility Report Ericsson ci dice che al 2030 ci saranno 6,3 miliardi di abbonamenti, oltre la metà dei quali (3,6 miliardi) saranno di tipo 5G SA. Un altro dato interessante riguarda il fatto che ad oggi il 69% dei dispositivi 5G annunciati nel mondo è già in grado di supportare il 5G SA, ed è molto importante evidenziare che non si tratta solo di smartphone: c’è tutto un mondo di componenti industriali di comunicazione, moduli, client di accesso FWA pronti a dispiegare tutte le loro potenzialità.

Applicazioni emergenti e criticità strutturali in Europa

D’altro canto la connettività cellulare è già l’elemento fondamentale di tantissime nuove applicazioni che già sono intorno a noi, dai droni ai digital twin, dall’automazione alla robotica evoluta, alle esperienze di Xtended Reality.

L’Europa non può permettersi di perdere queste opportunità per l’inadeguatezza delle infrastrutture, per la mancanza di consolidamento che non consente agli operatori di avere una massa critica di clienti e capacità di investimento, per le politiche sullo spettro che chiedono agli operatori di pagare elevati costi ma non si concentrano sul risultato – ovvero sulla modernizzazione e ampliamento della rete.

Connettività differenziata e net neutrality: compatibilità e urgenze normative

Lo stesso vale per il tema della net neutrality. Il BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) mantiene una posizione rigorosa sulla connettività differenziata, ammettendo eccezioni solo per servizi tecnologicamente giustificati. Tuttavia, l’implementazione pratica dipende dall’azione coordinata delle autorità nazionali e dall’evoluzione tecnologica, con il rischio di tensioni tra neutralità e investimenti in reti di nuova generazione. L’UE in questa fase deve liberare gli investimenti e non al contrario renderli incerti con applicazioni ex-post delle norme.

Tramite il network slicing su reti 5G SA in banda media, i servizi possono essere differenziati non soltanto in termini di “capacità di banda” o di velocità di trasmissione, ma anche in termini di latenza o tempi di risposta, sulla base di requisiti spaziali (geolocalizzazione), in correlazione con l’uso di specifiche applicazioni e piattaforme, o anche con un insieme di tutte queste cose. Il principio della neutralità della rete – ovvero l’accesso equo ai contenuti per tutti gli utenti – non viene compromesso se la differenziazione riguarda le performance tecniche per casi d’uso specifici. La tecnologia permette di personalizzare l’esperienza, non di discriminare, purché tutto questo avvenga in un quadro normativo aggiornato e trasparente.

Insieme alle necessarie azioni per favorire gli investimenti e dare dinamicità al mercato, serve una revisione intelligente delle regole, che tuteli il diritto all’accesso ma favorisca una vera differenziazione dei servizi anche a livello di rete, così che gli operatori possano monetizzare le esperienze differenziate che offrono agli utenti –  come già fanno ampiamente gli OTT che offrono esperienze differenziate erogate sulla rete realizzata dagli operatori stessi.

Use case reali: network slicing per eventi ad alta intensità di traffico

Per dare ancora più concretezza al discorso fin qui portato avanti, è importante comprendere quali sono le applicazioni “sul campo” che troviamo oggi – realizzate anche da operatori europei che, differenziando senza penalizzare nessuno, riescono a valorizzare i loro asset di rete, a offrire a i clienti ciò di cui hanno bisogno e a creare anche interessanti opportunità di collaborazione con l’ecosistema più ampio.

Durante una partita di calcio alla 3Arena di Stoccolma, Ericsson, Tre Sverige, Sony e Bildbyrån hanno sperimentato con successo l’uso del network slicing su rete 5G standalone, offrendo ai fotografi un accesso esclusivo e stabile alla rete mobile anche in condizioni di traffico elevato.

Per i fotografi sportivi, il vantaggio principale è stato l’invio istantaneo di immagini in alta definizione direttamente dal bordo campo, senza ritardi, grazie a una slice di rete dedicata. Questo ha permesso ai media partner di ricevere e selezionare le foto in tempo reale, migliorando notevolmente la velocità e l’efficienza del flusso di lavoro.

Per operatori come Tre Sverige, il progetto dimostra il potenziale del 5G standalone e del network slicing nel creare nuovi modelli di business: fornendo servizi premium su misura per professionisti dei media, aziende e settori specifici. Questo approccio consente agli operatori di offrire connettività differenziata e garantita, aprendo la strada a soluzioni personalizzate a valore aggiunto per eventi, produzioni live, industria e altro ancora.

Offerte differenziate per gaming e intrattenimento: modelli replicabili

Deutsche Telekom (DT) ha invece lanciato l’offerta 5G+ dedicata a una community molto esigente in termini di continuità della connessione e di prestazioni di latenza, i gamer. L’offerta è stata promossa inizialmente ai membri del programma loyalty Magenta Moments che hanno potuto testare il servizio per 6 mesi e 100 sessioni di gioco sulla piattaforma cloud “Sora Stream”. Oggi è stato sviluppato un pacchetto esclusivo per il mobile cloud gaming, che coinvolge anche altri partner, disponibile a 9,99 euro al mese per gli utenti di Magenta Mobile.

Dall’altra parte del pianeta, a Singapore, Singtel ha creato delle offerte con caratteristiche certamente interessanti e replicabili per altri mercati. Il punto di partenza è un “priority pass” che consente di avere uno streaming 5G prioritario in contesti di grande congestione di traffico – ad esempio grandi eventi, nei quali l’esperienza d’uso degli utenti mobile è spesso insoddisfacente.

L’offerta di connettività differenziata è già stata declinata in vari modi: in un contesto di geolocalizzazione per un periodo determinato di tempo, con un servizio premium attivato durante la settimana del Gran Premio di Formula 1 di Singapore; su uno specifico tipo di contenuti digitali legati a un grande evento, come avvenuto con un’offerta di connettività differenziata per gli streaming dei contenuti della Coppa del Mondo FIFA (proposto a 118 dollari); con Video Pass legati a specifiche piattaforme su cui si usufruisce di contenuti video, dai classici servizi streaming alle piattaforme social “video based” come TikTok; con specifici Event 5G Pass che offrono maggiori prestazioni in un contesto di evento, a rischio congestione. L’operatore ritiene che sviluppare offerte “bundle” che uniscono accesso, contenuto ed esperienza sia uno strumento chiave per espandere sempre più la base di clienti 5G.

Connettività ottimizzata per comunicazioni video ad alte prestazioni

Infine, possiamo citare un altro caso d’uso davvero comune, interessante sia per un contesto business sia per una clientela consumer – ovvero la connettività differenziata dedicata ai servizi di collaborazione e chiamate video. Verizon negli USA ha creato un servizio di Enhanced Video Calling sui device Apple utilizzabile per tutti i tipi di applicazioni di video call e conferencing. La disponibilità di connettività differenziata per usufruire di servizi di alta qualità, con bassa latenza, anche in contesti congestionati si attiva automaticamente per chi ha determinati piani di servizio 5G, senza costi aggiuntivi, ed è immediatamente attiva sui device Apple e versioni iOS più recenti.

Questo caso mostra molto chiaramente come si possono valorizzare le capacità tecniche della rete di nuova generazione a tutti i livelli, hardware e software, per monetizzare gli investimenti fatti. Il servizio è erogato identificando il servizio video, senza alcuna discriminazione applicativa ed indirizzandolo con priorità sulla “slice” di rete che garantisce le prestazioni previste; sulle stazioni base si riserva una percentuale di spettro agli stream video per garantire download/upload uniformi; infine, lato software e automazione è esercitato un monitoraggio in tempo reale agisce con aggiustamenti di bitrate, livelli di compressione per garantire la qualità di servizio prevista senza per questo compromettere le prestazioni generali della rete.

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