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Ispezione dei contenitori vuoti: l’AI accelera la qualità nel beverage



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Nel beverage l’ispezione dei contenitori vuoti diventa un processo intelligente, guidato da AI e AV-multiview. Difetti minimi vengono riconosciuti, classificati e tracciati, riducendo scarti, fermi linea e rischi, con impatti diretti su efficienza, sostenibilità e strategie ESG aziendali

Pubblicato il 5 dic 2025

Emanuele Melloni

Sales Director Beverage & Chemical – Antares Vision Group



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Nel settore beverage, la qualità non è un punto di arrivo: è un processo che inizia ancor prima della fase di imbottigliamento. L’ispezione del contenitore vuoto è infatti uno snodo cruciale per garantire sicurezza alimentare, integrità del prodotto e continuità operativa. Un graffio impercettibile, un residuo o una deformazione del vetro possono avere conseguenze significative lungo la linea, generando fermate impreviste, aumento degli scarti, scarsa resa produttiva e rischi per la reputazione del marchio.

A fronte di una crescente richiesta di qualità e sostenibilità, oltre che di una maggiore efficienza delle linee produttive, le tecnologie di visione nel beverage stanno entrando in una nuova fase evolutiva. Oggi i sistemi di ispezione non si limitano a rilevare difetti: li comprendono, li classificano, li contestualizzano e li trasformano in dati immediatamente utilizzabili dagli operatori e dai sistemi digitali di stabilimento.

Ispezione dei contenitori vuoti: AI e AV-multiview per il salto di qualità

Il risultato è un approccio alla qualità radicalmente diverso, basato non più su controlli puntuali e interventi reattivi, ma su prevenzione, analisi predittiva e ottimizzazione continua.

AI e AV-multiview rappresentano una nuova generazione di tecnologie di ispezione. L’integrazione tra visione artificiale, illuminatori innovativi e algoritmi di intelligenza artificiale consente oggi di ispezionare ogni contenitore vuoto in modo puntuale, distinguendo difetti reali da variabilità fisiologiche e riducendo drasticamente gli scarti non necessari. Non si tratta solo di “vedere meglio”: la vera discontinuità è nella capacità di capire ciò che si osserva.

Grazie all’uso combinato di ottiche e illuminatori innovativi, progettati per modulare lunghezze d’onda e angoli di visione, e a modelli di AI specificamente addestrati su dataset industriali complessi, è possibile identificare difetti fino a un terzo più piccoli rispetto agli standard attuali e raggiungere una precisione fino a quattro volte superiore rispetto alle tecnologie precedenti.

AV-Multiview è la tecnologia per il controllo qualità basata su un sistema avanzato di telecamere e illuminatori innovativi per acquisire immagini da angolazioni multiple e lunghezze d’onda ottimizzate. Ciò consente al sistema non solo di rilevare anche i difetti più piccoli, ma anche di distinguerne con precisione la natura. Questo permette di generare un volume di dati molto più ricco: inclusioni, micro-bolle, residui, micro-cricche e imperfezioni prima non rilevabili diventano infatti evidenti, riducendo sensibilmente il rischio di rotture in fase di riempimento o tappatura.

Qualità data-driven e ispezione dei contenitori vuoti

Se la visione evoluta costituisce l’occhio della linea, l’intelligenza artificiale rappresenta il cervello. I modelli AI oggi applicati all’ispezione industriale permettono non solo di individuare i difetti, ma di classificarli con precisione in base a tipologia, gravità e impatto sul processo.

Questo abilita tre vantaggi chiave.

Riduzione degli scarti e falsi positivi

Anzitutto, la riduzione degli scarti, grazie ad algoritmi che riducono i falsi positivi e separano i prodotti con difetti critici da quelli con imperfezioni irrilevanti ai fini della qualità. In questo modo la linea lavora in modo più efficiente, con un impatto diretto su resa e costi operativi.

Manutenzione predittiva e pattern ricorrenti

Poi la manutenzione predittiva, resa possibile dal riconoscimento di pattern ricorrenti che permettono di prevedere derive qualitative e pianificare interventi mirati. L’analisi dei difetti nel tempo diventa così un indicatore prezioso sullo stato delle macchine e delle attrezzature di linea.

Miglioramento continuo e apprendimento del sistema

Infine, il miglioramento continuo, laddove ogni dato raccolto si trasforma in contributo essenziale a modelli sempre più precisi, in un circolo virtuoso di apprendimento. La linea non solo controlla, ma impara e affina nel tempo i propri criteri di valutazione.

Moduli di analisi per l’ispezione dei contenitori vuoti: base, collo, pareti, filettatura

L’ispezione avviene attraverso moduli funzionali specializzati dedicati alle diverse porzioni della bottiglia, ciascuno ottimizzato per le caratteristiche fisiche e ottiche dell’area analizzata. La granularità dell’analisi consente di operare interventi correttivi mirati e di migliorare l’affidabilità complessiva della linea.

Controllo del fondo: precisione e meno scarti

Si parte dalla base, con l’individuazione dei difetti nel fondo con un elevato livello di precisione e la riduzione dei falsi scarti. Questo consente di escludere solo i contenitori realmente critici, preservando la resa di quelli conformi.

Collo e finitura: tappatura sicura ed ermeticità

Si passa in seguito a collo e finitura, con l’identificazione delle micro-anomalie che possono compromettere il processo di tappatura o l’ermeticità. Una corretta valutazione di queste aree riduce il rischio di perdite, contaminazioni o problemi di tenuta nel tempo.

Pareti e filettatura: integrità del vetro e chiusura affidabile

Si prosegue con il controllo delle pareti, con l’analisi delle superfici e il rilevamento di inclusioni, bolle, graffi o impurità, con particolare attenzione alla variabilità intrinseca del vetro. Si chiude, infine, con la filettatura, ossia la valutazione dell’integrità del filetto per garantire la corretta chiusura dei contenitori e scongiurare perdite o contaminazioni.

Software di linea e fabbrica connessa nel beverage

A fare la differenza è anche il software, oggi progettato per essere scalabile e pienamente integrabile con le piattaforme digitali di fabbrica. La raccolta dei dati di ispezione, la loro analisi in tempo reale e la correlazione con informazioni provenienti da altre fasi di produzione permettono di creare una vera e propria identità digitale del contenitore, tracciandone lo stato e la conformità lungo l’intera filiera.

È un approccio coerente con le architetture industriali moderne, dove sistemi di controllo, tracciabilità, analisi dati e cybersecurity convergono in un unico ecosistema digitale. In quest’ottica, l’ispezione non è più una fase isolata, ma un abilitatore strategico della qualità guidata dai dati.

Sostenibilità ed efficienza abilitate dall’ispezione dei contenitori vuoti

L’evoluzione dell’ispezione dei contenitori vuoti ha impatti tangibili, che vanno dalla riduzione degli sprechi (meno scarti, minori consumi di materia prima e maggiore resa della materia prima), con un conseguente incremento della sostenibilità, a una maggiore efficienza produttiva, passando per sicurezza e compliance intese come tracciabilità completa e qualità verificabile in ogni fase.

Si tratta di elementi sempre più centrali nelle strategie ESG delle aziende beverage globali, che vedono nella digitalizzazione uno strumento fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la competitività.

Verso la qualità predittiva e l’automazione cognitiva

La direzione è chiara: dai controlli puntuali si va verso un modello predittivo e adattivo, dove ogni bottiglia è un dato, ogni anomalia un segnale e ogni decisione è orientata dalle informazioni generate in tempo reale.

La combinazione di AI, AV-multiview, edge computing e piattaforme di fabbrica connesse apre scenari di automazione cognitiva, in cui l’impianto non solo rileva difetti, ma anticipa problemi e ottimizza autonomamente i parametri di processo.

Per il settore, significa fare un deciso salto di qualità che influenzerà non solo produzione e sicurezza, ma anche sostenibilità, competitività globale e capacità di innovazione.

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