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L’AI Act e il rischio dell’iper-regolamentazione: usiamo di più la “soft-law”



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Il dibattito seguito all’approvazione dell’AI Act tra chi plaude all’impegno Ue e chi teme che una over-regulation possa ostacolare l’innovazione e la competitività evidenzia l’importanza di trovare un equilibrio tra hard e soft law nella governance tecnologica, valorizzando gli strumenti utili per orientarsi nel complesso panorama normativo vincolante senza soffocare la dinamicità del settore

Pubblicato il 18 apr 2024

Massimiliano Baroni

Avvocato e Ph.D. in Diritto costituzionale, si occupa di imprese, privacy e digital



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Anche per la sua assoluta novità, sin dalle prime fasi del proprio iter legislativo l’AI Act – il Regolamento sull’intelligenza artificiale approvato definitivamente il 13 marzo – non ha mancato di suscitare, tra interessati e addetti ai lavori, reazioni contrastanti.

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