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Riprogettare il SSN col digitale: così sarà più efficiente e sostenibile



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La XIX edizione del Rapporto C.R.E.A. smonta alcune falsità sul SSN e accende i fari sulle opportunità della sanità digitale per risolvere i problemi più critici, come le disparità e il sottofinanziamento. Obiettivo: riconciliare le aspettative dei cittadini con le capacità di risposta dei servizi

Pubblicato il 16 apr 2024

Daniela d'Angela

C.R.E.A. Sanità, Università di “Tor Vergata”

Barbara Polistena

C.R.E.A. Sanità, Università di “Tor Vergata”

Federico Spandonaro

Università di “Tor Vergata”, C.R.E.A. Sanità



XIX Rapporto C.R.E.A. sanità digitale: Riprogettare il SSN con la sanità digitale: per ridurre le disparità e garantire la sostenibilità

La necessità di un ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è probabilmente ineluttabile. Se dieci anni fa, in Italia, si contava un anziano ogni 4,1 giovani, oggi ce n’è uno ogni 3,3. L’Italia era, altresì, il Paese della “pletora medica” e gli infermieri erano considerati “personale paramedico”. Non era neppure iniziata la stagione dei farmaci biotecnologici (solo per fare un esempio della trasformazione delle opportunità terapeutiche). Inoltre, non c’era, e neppure si prevedeva, la rivoluzione digitale innescata da Internet.
In altri termini, il SSN è stato pensato e progettato per un “altro mondo” e, quindi, oggi deve essere riprogettato in funzione di una società profondamente diversa. Questa “revisione” non può, però, che basarsi su una visione e volontà di perseguire un
cambiamento.

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