sostenibilità

Consumi energetici dei data center: la geotermia come alternativa green



Indirizzo copiato

I consumi energetici dei data center rappresentano una sfida cruciale per la sostenibilità ambientale del settore digitale. Con un singolo centro dati di grandi dimensioni capace di consumare l’equivalente di 1.000 appartamenti, l’urgenza di trovare soluzioni efficienti e a basso impatto diventa sempre più pressante

Pubblicato il 22 mag 2025

Enzo Chilelli

Presidente Comitato Esperti Fare Sanità



data center (1); free cooling

I consumi energetici dei data center rappresentano una sfida cruciale per la sostenibilità ambientale del settore digitale. Con un singolo centro dati di grandi dimensioni capace di consumare l’equivalente di 1.000 appartamenti, l’urgenza di trovare soluzioni efficienti e a basso impatto diventa sempre più pressante in un’economia digitale in continua espansione.

Molte sono le strategie proposte, eppure, un sistema ci sarebbe: la geotermia.

Ma andiamo per gradi.

Il peso crescente dei consumi energetici nei data center

I consumi energetici dei data center sono diventati un tema centrale nel dibattito su sostenibilità e digitalizzazione. Queste infrastrutture, indispensabili per il funzionamento del mondo digitale, richiedono infatti enormi quantità di energia, con ricadute dirette sull’ambiente e sulla politica energetica.

  • Un data center di grandi dimensioni può arrivare a consumare 3.000 KiloWatt, un valore vicino al consumo di 1.000 appartamenti.
  • Dati Deloitte indicano che a livello globale i data center consumino circa 500 terawattora (TWh) di energia all’anno. In Italia superano i 500 MWh.
  • Stime internazionali indicano che i data center sono responsabili di circa il 2% del consumo energetico globale. Si prevede che il loro consumo aumenterà entro il 2030, fino a raggiungere l’8% della domanda complessiva di elettricità.
  • Si prevede che il consumo di elettricità dei data center aumenterà di circa quindici volte entro il 2030.

L’impatto ambientale dei consumi energetici dei data center

Ovviamente questo dato avrà un importante impatto ambientale e anche se i data center rendono possibile il flusso vitale di informazioni da cui dipende oggi il nostro mondo digitale hanno un impatto notevole sulla cosiddetta “impronta di Carbonio”:

I data center producono una quantità significativa di emissioni di CO2, soprattutto se alimentati da fonti non rinnovabili.

Tutto ciò a fronte delle normative vigenti e dei dibattiti nazionali e globali che portano in primo piano temi cruciali come l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale.

Per questo motivo oltre 100 gestori di data center e associazioni di categoria si sono impegnate a favore del Green Deal europeo, raggiungendo gli ambiziosi obiettivi di riduzione dei gas serra previsti dalla legge sul clima e sfruttando la tecnologia e la digitalizzazione per raggiungere l’obiettivo di rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050. Per garantire che i data center siano parte integrante del futuro sostenibile dell’Europa, i gestori di data center e le associazioni di categoria hanno sottoscritto il Climate Neutral Data Centre Pact, impegnandosi a renderli climaticamente neutri entro il 2030 attraverso l’acquisto di energia proveniente da fonti rinnovabili.

La necessità di una strategia di decarbonizzazione sostenibile

Ma proprio per la loro imprescindibilità, almeno attuale, i data center hanno bisogno di una strategia di decarbonizzazione sostenibile per ridurre con successo le proprie emissioni, aumentare la propria efficienza energetica, gestire la stabilità della rete, mantenere la resilienza e, soprattutto, far fronte alla volatilità dei prezzi dell’elettricità.

Tutto ciò premesso, la domanda che ci poniamo è se possano essere individuati sistemi più sostenibili per la climatizzazione dei data center (o capannoni industriali in genere)?

Trovare soluzioni per impianti con un basso impatto ambientale e costi di esercizio ridotti rappresenterebbe un aspetto molto sfidante per abbattere i costi di esercizio e contribuire parallelamente alla lotta al cambiamento climatico, anche di fronte alla tendenza degli imprenditori più illuminati di garantire una progressiva trasformazione del tessuto industriale dal punto di vista impiantistico, che tenga sempre più conto del comfort dei lavoratori, con vantaggi inconfutabili sia in termini di condizioni di lavoro che di produttività.

La geotermia come opportunità per la climatizzazione sostenibile

In Italia siamo stati tra i leader mondiali nella produzione di elettricità dal calore della terra. Sicuramente un sistema complesso se parliamo di grandi centrali di produzione, molto meno per impianti di medie dimensioni per la gestione di un singolo impianto industriale. Ma lo Stato non appoggia più questa tecnologia e ci stiamo perdendo questa opportunità.

Il potenziale inespresso della geotermia per ridurre i consumi energetici

Quando si parla di rinnovabili, almeno in Italia, la geotermia – cioè lo sfruttamento del calore terrestre per produrre energia elettrica o termica – appare ancora piuttosto trascurata. Tra i non addetti ai lavori è praticamente sconosciuta o quasi, specie rispetto ad altri paesi europei con potenziale simile al nostro. Ma se ne discute poco anche in ambito di politiche energetiche nazionali. Eppure avrebbe considerevoli margini di sviluppo, anche solo per le caratteristiche geologiche di molte aree del nostro territorio, adatte a questo tipo di impianti ma non ancora sfruttate a dovere.

Progettazione efficiente degli impianti di climatizzazione

La climatizzazione di un data center o di un grande ambiente industriale richiede indubbiamente una progettazione attenta e dettagliata. Bisogna dotarsi di un impianto che tenga conto delle dinamiche specifiche di ogni ambiente di lavoro durante tutto l’anno (tipo di lavorazione e mansioni, materiali e macchinari utilizzati, caratteristiche dei prodotti, eccetera). È importante analizzare da un lato i principali fattori che influenzano le temperature, dall’altro le specifiche del futuro impianto di climatizzazione, incluse qualità e durabilità delle componenti installate tali da soddisfare le esigenze dell’artefatto.

Vantaggi della geotermia per i consumi energetici dei data center

Non sono molti i sistemi in grado di lavorare sia in riscaldamento e che in raffrescamento. Disporre di un impianto di climatizzazione efficiente che alterni le due funzioni, o che le affianchi in ambienti diversi, è di per sé la condizione ideale. Un unico sistema implica innanzitutto una gestione semplificata e, spesso, costi diretti e indiretti nettamente inferiori rispetto alle soluzioni impiantistiche tradizionali.

Gli impianti geotermici a pompa di calore consentono di climatizzare data center e grandi ambienti industriali in modalità sia invernale che estiva. La geotermia assicura performance elevate e massimo comfort in tutti gli spazi serviti dall’impianto, con una totale indipendenza dai combustibili fossili e, quasi, zero emissioni, senza trascurare il fatto che questa font energetica è, pressoché, infinità.

Ricordiamo inoltre che il nostro Paese ha inventato il settore geotermoelettrico e fino alla Seconda guerra mondiale eravamo gli unici a produrre energia in questo modo. Come competenze e risorse, quindi, saremmo all’avanguardia. Abbiamo una filiera industriale considerevole dedicata alla geotermia che però adesso lavora quasi sempre fuori. Non c’è uno sviluppo e non per mancanza di capacità, ma perché i progetti sono tutti fermi anche se una volta realizzato un impianto geotermico produce sempre, 24 ore su 24 senza essere influenzato dalle condizioni climatiche.

L‘appello a una politica energetica più lungimirante

L’Islanda ha creato un enorme attrattiva in Europa per tutti gli operatori tecnologici, vista la crescita del settore dei data center prevista nei prossimi anni potremmo farlo anche in Italia, ed allora, caro Governo, accetta questa sfida semplificando ed eliminando vincoli normativi antiquati, per una rivoluzione energetica che favorisca la transizione 4.0 dell’industria in Italia, dove l’energia costa più che in altri Paesi.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3