Negli ultimi anni è cambiato radicalmente il modo di assistere agli eventi sportivi, principalmente per effetto delle innovazioni tecnologiche.
Queste hanno trasformato sia le piattaforme media che l’uso dei social, modificando le modalità di fruizione degli eventi sportivi da remoto e rispondendo all’esigenza dei tifosi di restare connessi con la propria comunità. Inoltre, alcune innovazioni sono entrate negli impianti sotto forma di sensori per supportare i giudici o migliorare la visibilità degli sponsor, ma la tecnologia potrebbe essere sfruttata maggiormente per potenziare l’esperienza dal vivo degli spettatori.
Questo approccio porterebbe benefici nella gestione degli eventi, nel rafforzamento del legame emotivo tra tifosi e squadre, e nelle entrate economiche dei club. In Italia manca ancora una strategia di rinnovamento per utilizzare i dati generati dalle interazioni degli spettatori, che potrebbero supportare le società nella pianificazione delle iniziative, nella gestione dei flussi di persone e nell’offerta di nuovi servizi.
Indice degli argomenti
La convergenza tra sport e tecnologia negli stadi intelligenti
Sport e tecnologia condividono la capacità di connettere le persone, e lo stadio è il luogo ideale per combinare questi elementi. Questa fusione può aiutare gli stadi a competere con le piattaforme digitali che offrono contenuti sportivi, rispondendo alla richiesta di gratificazione istantanea degli spettatori. La tecnologia trasforma il mero spettatore in cliente di diversi servizi offerti all’interno dell’impianto sportivo.
Un esempio significativo è l’”Espai Barça” a Barcellona, con un investimento di 1,5 miliardi di euro per riqualificare l’area del “Camp Nou” e costruire un nuovo stadio coperto da 105.000 posti. Secondo le stime, i servizi offerti genereranno un aumento del 25% dei ricavi del club[1].
Gli stadi devono evolversi anche per competere con le piattaforme che, tramite tecnologie avanzate, offrono esperienze immersive persino da casa. L’obiettivo primario è prolungare il tempo che i tifosi trascorrono nell’impianto sportivo attraverso un maggiore coinvolgimento.
Il rapporto unico tra tifosi e club negli stadi intelligenti
Richard Giulianotti ha identificato quattro categorie di tifosi (supporter, follower, fan e flâneur) che definiscono diversi tipi di relazione con i club[2]. A differenza dei mercati tradizionali, dove i clienti cambiano facilmente fornitore quando sono insoddisfatti[3], nel mondo dello sport la fedeltà è unica: un tifoso difficilmente cambierà squadra, e spesso segue solo quella e non lo sport in generale. Questo rende la domanda di biglietti relativamente anelastica[4], benché un tifoso deluso possa “sanzionare” il club non acquistando biglietti o abbonamenti.
Strategie digitali per coinvolgere i tifosi negli stadi intelligenti
Le app dei club possono rappresentare una tecnologia chiave per rafforzare il coinvolgimento, permettendo interazioni sia durante le partite che nei giorni di riposo, anche attraverso i social media[5]. Questo approccio fornisce ai club dati preziosi per categorizzare e indirizzare meglio le proprie iniziative verso i tifosi[6].
Secondo FanThreesixty, una company americana che aiuta a valorizzare i dati dei tifosi, le organizzazioni in grado di segmentare e targettizzare individualmente i clienti sono meglio posizionate per costruire fedeltà a lungo termine. Questo è particolarmente importante per i giovani tifosi, la cui partecipazione richiede un uso strategico dei social media. Cruciale è creare una continuità nella relazione, comunicando non solo contenuti sportivi ma anche notizie positive dal territorio per connettere il sostegno alla squadra con un più ampio senso di comunità.
Gestione avanzata dei dati negli stadi intelligenti
Gli stadi hanno implementato tecnologie con approcci diversi: alcuni focalizzandosi sull’esperienza dei tifosi, altri investendo nel “back-end” per ottimizzare operazioni e ridurre costi. Il Croke Park di Dublino, ad esempio, utilizza la suite Azure IoT di Microsoft con dati ambientali per ottimizzare l’illuminazione del campo, ottenendo risparmi energetici significativi[7].
Uno studio del 1996 ha evidenziato come l’ambiente fisico dello stadio influenzi il desiderio dei tifosi di tornare[8], ma oggi la tecnologia costituisce una componente fondamentale di tale ambiente, sia nelle mani dei tifosi (app, social media) che a livello operativo (gestione ingressi, risparmio energetico).
Lo stadio intelligente funziona come un laboratorio di innovazione, inserendosi nel dibattito sui big data. La convergenza tra media e sport ha generato processi di datafication che si estendono oltre i contenuti mediatici, integrando le tecnologie nell’infrastruttura stessa degli stadi. Questo può contrastare il fenomeno della deterritorializzazione dello sport[9], riportando centralità alla dimensione fisica dell’esperienza sportiva.
Le tecnologie digitali raccolgono dati non solo dai social media ma anche da sensori e telecamere installati negli impianti, ridefinendo l’importanza dello spazio fisico durante gli eventi dal vivo. Progetti come lo stadio degli Atlanta Falcons (2017) esemplificano questa convergenza tra esperienza fisica e digitale, con schermi video avanzati, servizi basati su app e funzioni di sicurezza potenziate. L’architetto John Rhodes ha osservato che se prima la competizione tra stadi riguardava le dimensioni, ora si concentra sulla fusione dell’esperienza fisica e digitale per avvicinare tifosi e giocatori[10].
Stadi intelligenti come modello per lo sviluppo urbano
Gli stadi intelligenti rappresentano un campo di studio interdisciplinare, indagato da geografi dello sport[11][12], storici dell’architettura[13][14] e studiosi di comunicazione sportiva. Quest’ultimi hanno esaminato il valore economico e sociale degli stadi, la loro relazione con lo sviluppo urbano[16], la capacità di generare valori non economici come partecipazione e senso di comunità[17], e le strategie comunicative per coinvolgere pubblico e comunità[18][19].
La sociologia critica dello sport ha analizzato il rapporto tra globalizzazione e iper-mercificazione dello sport mediato[20][21][22], mentre gli approcci culturali hanno studiato la costruzione di significato tra gli spettatori[23][24] e il ruolo degli stadi come “giganteschi studi di intrattenimento”[25][26].
Lo stadio intelligente diventa un luogo dove sperimentare interventi tecnologici e dibattere sui vantaggi dei big data, coinvolgendo individui oltre i confini dello stadio stesso. Gli storici dello sport hanno evidenziato una connessione tra giochi sportivi e innovazione tecnologica risalente al XVII secolo, paragonando gli impianti sportivi alle esposizioni internazionali come vetrine della modernità[27].
L‘impatto delle nuove tecnologie sul comportamento dei tifosi negli stadi intelligenti
I big data raccolti da connessioni wireless, sensori e telecamere ad alta definizione stanno rimodellando l’esperienza dello stadio. I display video e i servizi di navigazione interna sono elementi chiave, alimentati dalla crescente domanda di esperienze “mediate” da parte dei giovani tifosi. Per questi ultimi, abituati a contenuti su schermi, e-sports e fantasy sports[28], la presenza fisica allo stadio spesso diventa secondaria, segnando un cambiamento nella “artificializzazione dello sport”[29].
Questo fenomeno, preoccupante per le entrate della biglietteria, offre opportunità per ripensare le infrastrutture digitali e fisiche degli stadi, influenzando “forma, funzione e significato” degli spazi[30]. Lo stadio intelligente svolge tre funzioni fondamentali: celebrare il progresso tecnologico accanto all’eccellenza atletica, raccogliere dati per nuove applicazioni, e posizionare gli spettatori come soggetti dell’innovazione.
La datafication dell’esperienza dei tifosi intensifica le relazioni biopolitiche nello sport, normalizzando forme di “sorveglianza” attraverso il biofandom[31]. I tifosi diventano contemporaneamente fonti di dati e consumatori[32], mentre gli stadi monitorano presenze e comportamenti, creando anche interazioni competitive tra gruppi di tifosi, come il “Victory Cheer” dell’Arizona State University[33] o i “Tide Loyalty Points” dell’Università dell’Alabama.
Affrontare le sfide dell’era digitale negli stadi intelligenti
Gli stadi affrontano una crescente competizione per il tempo libero delle persone. Secondo uno studio di Deloitte del 2023, mentre il 71% dei tifosi in generale preferisce eventi dal vivo, questa percentuale scende al 58% tra Gen Z e millennial[34].
Tuttavia, i giovani cercano nello sport un’esperienza sociale: il 61% dei tifosi Gen Z guarda eventi sportivi da casa con altre persone, e il 25% indica l’esperienza con amici o familiari come l’aspetto più piacevole degli eventi dal vivo. Durante questi eventi, il 43% usa lo smartphone per pubblicare sui social media e oltre il 90% utilizza i social per consumare contenuti sportivi.
Anche gli NFT, se ben strutturati, possono rafforzare il legame con i club. Circa il 60% dei tifosi sarebbe disposto ad acquistarne uno se offrisse vantaggi come posti migliori agli eventi o merchandising esclusivo.
Applicazioni pratiche delle tecnologie negli stadi moderni
Le tecnologie smart possono trasformare l’esperienza del tifoso in un percorso olistico. I sensori forniscono dati in tempo reale per gestire efficacemente i flussi di persone, mentre display e app indicano gli ingressi meno affollati. Display touchscreen all-in-one e schermi LED aiutano nell’orientamento, nella ricerca di servizi e nella promozione di offerte.
Durante la partita, tabelloni video avanzati offrono replay e informazioni interattive, mentre la connettività Wi-Fi 6 supporta l’uso di realtà virtuale e aumentata. Le app consentono di ordinare cibo dal posto o verificare in tempo reale la disponibilità nei punti di ristoro.
Dopo la partita, le attività post-evento prolungano l’esperienza, mentre la segnaletica digitale facilita un deflusso ordinato, creando un’esperienza positiva che incentiva il ritorno.
Per il personale, le tecnologie smart offrono aggiornamenti immediati su ciò che accade nell’impianto, ottimizzando efficienza e sicurezza. I sistemi di monitoraggio preventivo riducono i costi di manutenzione, mentre l’automazione degli impianti diminuisce i consumi energetici.
Il futuro degli stadi intelligenti nell’era digitale
Nonostante la competizione con le piattaforme digitali si intensifichi, con l’arrivo di esperienze VR immersive (già sperimentate dalla FIFA nel 2018[35]), gli stadi intelligenti rappresentano una risposta efficace. Possono migliorare la gestione degli eventi e la sicurezza, ridurre i costi operativi e aumentare le entrate, ma soprattutto rinnovare il desiderio dell’esperienza dal vivo, arricchendola con nuove interazioni che rafforzano il legame con la squadra.
Gli stadi, storicamente luoghi centrali nella vita sociale, possono oggi rinnovarsi attraverso la tecnologia, riaffermando la loro importanza nell’era digitale.
Bibliografia
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[34]: 2023 sports fan insights: The beginning of the immersive sports era. (2023). Deloitte Center for Technology, Media & Telecommunications.
[35]: World Cup 2018: BBC to show tournament in Ultra HD & virtual reality. (2018). BBC Sport.