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Web scraping per allenare l’IA: come proteggere privacy e diritti IP?



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Il web scraping, ovvero l’estrazione automatizzata di dati online, è sempre più diffuso, soprattutto per l’allenamento delle intelligenze artificiali. Tuttavia, solleva questioni legali e etiche significative, come la violazione della privacy, dei diritti di proprietà intellettuale e dei termini di servizio dei siti web

Pubblicato il 3 set 2024

Fabia Cairoli

Data and Privacy, Legal Counsel



web scraping

Il ricorso al web scraping, cioè a tecniche automatizzate che consentono di estrarre informazioni da ambienti online, è sempre più diffuso. Il processo si basa sulla ricerca ed estrazione di contenuti, per gli utilizzi più disparati. Il Garante per la protezione dei dati italiano (“Garante”) lo descrive come una “…attività di raccolta massiva ed indiscriminata di dati (anche personali) condotta attraverso tecniche di web crawling [che] è combinata con un’attività consistente nella memorizzazione e conservazione dei dati raccolti dai bot per successive mirate analisi, elaborazioni ed utilizzi” (più avanti approfondiremo il concetto).

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