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Addio alla carta d’identità cartacea per espatrio: cosa cambia nel 2026



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Dal 3 agosto 2026 le carte d’identità cartacee non saranno più valide per l’espatrio, secondo il Regolamento europeo 2019/1157. Ma la normativa nazionale deve ancora chiarire alcuni aspetti

Pubblicato il 28 lug 2025

Patrizia Saggini

avvocata, esperta di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione



identità digitale e diritti digitali validità carta identità cartacea; Intesa CIE

La cessazione validità carta identità cartacea per l’espatrio è una delle principali novità introdotte dal Regolamento (UE) 2019/1157. Il provvedimento punta a uniformare gli standard di sicurezza nei documenti di identità dei cittadini europei. Le modifiche interesseranno milioni di italiani ancora in possesso del vecchio formato.

Le nuove regole europee e scadenza della carta cartacea

Il Regolamento (UE) 2019/1157 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 – relativo al rafforzamento della sicurezza delle carte d’identità dei cittadini dell’Unione e dei documenti di soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari – ha introdotto nuovi standard di sicurezza per i documenti di identità emessi dagli Stati membri dell’Unione Europea.
Questo regolamento stabilisce i seguenti punti chiave:

  • Tutte le carte d’identità europee devono essere dotate di zona a lettura ottica (MRZ) per maggiore sicurezza.
  • La validità massima per la carta di identità elettronica (CIE) rilasciata ai maggiorenni è di 10 anni, e la scadenza solitamente coincide con quella del compleanno;
  • Le carte di identità cartacee non rispettano questi requisiti di sicurezza perché prive di MRZ, pertanto, per effetto del Regolamento, cesseranno di essere valide per l’espatrio il 3 agosto 2026, indipendentemente dalla scadenza riportata sul documento stesso.

Quanti cittadini usano ancora il documento cartaceo

Il dispiegamento del progetto della nuova CIE è partito nel 2016 presso i primi Comuni, e si è concluso qualche anno dopo, quindi ora tutti i Comuni sono attivi.
Le CIE emesse a oggi sono poco più di 54 milioni, su un totale di 66.067.707 persone iscritte in ANPR, di cui 6.565.801 residenti all’estero (AIRE).

Quindi ci potrebbero essere potenzialmente circa 12 milioni di documenti cartacei ancora in possesso dei cittadini italiani (compresi anche i residenti all’estero).

Rilascio della carta cartacea in casi eccezionali

La carta di identità cartacea può essere rilasciata esclusivamente in presenza di un viaggio imminente, con partenza documentata da titolo di viaggio.
Questa possibilità è stata espressamente prevista nella circolare del Ministero dell’Interno n. 4/2017, dando l’indicazione che “Nel momento in cui le postazioni di lavoro saranno operative, il singolo Comune (o municipalità) rilascerà la nuova CIE (…), abbandonando la modalità di emissione della carta d’identità in formato cartaceo salvo i casi di reale e documentata urgenza segnalati dal richiedente per motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche.”

Inoltre, “La carta d’identità in formato cartaceo potrà essere rilasciata anche nel caso in cui il cittadino sia iscritto nell’ Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE).”
Infatti, i consolati all’estero sono stati attivati successivamente al 2017 per l’emissione diretta della CIE, e in modo progressivo.

Quindi – ipoteticamente – una carta di identità cartacea può essere emessa anche oggi, se un cittadino adduce un motivo che dà luogo all’emissione “urgente” del documento.

Nella recente circolare di Aprile 2025 si descrive la possibilità di rilasciare CIE anche per le persone che richiedono protezione internazionale – a cui invece fino ad ora veniva rilasciato ancora il documento cartaceo, e in conclusione si avverte dell’imminente scadenza del 3 agosto 2026 posta dal Regolamento Europeo.

Validità e uso della carta d’identità dopo il 2026

In ogni caso, sarebbe molto utile un provvedimento generale, in cui si esplicitasse il divieto di emissione di documenti cartacei fin da ora, proprio per evitare

Carta di identità cartacea

  • Non sarà più valida per l’espatrio a partire dal 3 agosto 2026;
  • Anche se la scadenza indicata sul documento è successiva al 3 agosto 2026, cesserà comunque di avere validità legale per l’espatrio da quella data.
  • La stessa regola vale ovviamente anche per le CIE emesse con la normativa previgente al 2015 (quando fu istituita la CIE attuale), che comunque ormai non dovrebbero essere più in circolazione.

Carta d’identità elettronica (CIE)

  • Rispetta i requisiti di sicurezza previsti dal Regolamento UE ed è valida per l’espatrio.
  • La validità della CIE dipende dall’età del titolare:
    • Minori di 3 anni: 3 anni.
    • Minori tra 3 e 18 anni: 5 anni.
    • Maggiorenni: 10 anni.

  • Come documento di viaggio, la CIE è valida nei Paesi che accettano la carta d’identità come documento di frontiera e contiene la zona a lettura ottica MRZ richiesta dal regolamento.

Tabella di sintesi

In questa tabella si riepilogano i vari tipi di documenti e il possibile utilizzo:

DocumentoValidità in ItaliaValidità per espatrioNote
Carta d’identità cartaceaSIfino al 3 agosto 2026In attesa di chiarire la validità del documento in Italia
CIESì (solo UE)È il documento principale consigliato
PassaportoSì per tutti i PaesiNecessario se non si possiede la CIE
Patente, tessere IDSì (limitata)NoSolo per riconoscimento in Italia

Dopo il 3 agosto 2026 la carta cartacea potrà teoricamente essere utilizzata in Italia solo come documento di riconoscimento, ma è consigliabile sostituirla con la CIE per evitare disservizi e facilitare l’accesso ai servizi pubblici.
Infatti, norma dell’art.18 del D.M del 23 dicembre 2015 – che contiene appunto le modalità tecniche per l’emissione della CIE – “Le carte d’identità in formato cartaceo ed elettronico rilasciate fino all’emissione della CIE di cui al presente decreto mantengono la propria validità fino alla scadenza“.

Sarebbe comunque auspicabile un provvedimento del Ministero dell’Interno che chiarisca se il documento di identità cartaceo può essere ancora utilizzato come documento di riconoscimento – all’interno del territorio nazionale – anche successivamente alla scadenza del 3 agosto 2026.

Come richiedere la CIE e alternative per viaggiare

Con l’avvicinarsi della cessazione validità carta identità cartacea per l’espatrio, diventa fondamentale conoscere le modalità per ottenere la Carta di Identità Elettronica (CIE) e valutare le opzioni alternative disponibili per viaggiare, come il passaporto.

Richiedere la Carta di Identità Elettronica (CIE)

  • La CIE è il nuovo standard e sostituisce completamente la carta cartacea.
  • È valida sia come documento di riconoscimento in Italia sia per l’espatrio verso tutti i Paesi che accettano la carta di identità italiana come documento di viaggio.
  • Puoi richiederla presso il Comune di residenza, utilizzando l’agenda online sul sito dedicato alla CIE, oppure verificando le modalità di prenotazione sul sito istituzionale del Comune di residenza; sul sito della CIE ci sono le indicazioni utili.
  • La procedura per la CIE può richiedere diversi giorni; occorre pianificare con anticipo la richiesta del documento, soprattutto in caso di scadenza imminente del documento o di viaggi programmati.

Con il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (art. 24, comma 3) è stata prevista la possibilità di rinnovo anche a prescindere dalla scadenza:
“Le carte di identità rilasciate su supporto cartaceo e le carte di identità elettroniche rilasciate in conformità al decreto del Ministro dell’Interno 8 novembre 2007, recante “regole tecniche della Carta d’identità elettronica”, possono essere rinnovate, ancorché in corso di validità, prima del centottantesimo giorno precedente la scadenza”.
Tutto ciò ovviamente per favorire l’accesso ai servizi in rete della Pubblica Amministrazione da parte dei cittadini mediante l’utilizzo della CIE.

Utilizzo del passaporto

  • Il passaporto rimane un documento universale per viaggiare fuori dall’Italia e all’interno dell’Unione Europea.
  • È necessario se non hai ancora ottenuto la CIE e devi espatriare.

Questa soluzione deve tenere conto – purtroppo – dei tempi di prenotazione dell’appuntamento presso le Questure, che in alcuni casi sono di diversi mesi.

Comunicazione ai cittadini e ruolo delle istituzioni

La notizia è già stata pubblicata su diversi quotidiani, e anche su alcuni siti web istituzionali di alcuni Comuni; certo è che occorre una comunicazione puntuale, per assicurare che tutti siano a conoscenza della prossima scadenza del documento del 3 agosto 2026, almeno per la possibilità di utilizzarlo per l’espatrio.

Ecco alcuni passaggi utili per i Comuni:

  • Pubblicazione di una notizia sul sito web del Comune.
  • Individuazione dei cittadini che sono ancora in possesso del documento cartaceo;
  • invio di una notifica su App IO, utilizzando l’apposito servizio previsto anche dal Catalogo;
  • invio di una comunicazione cartacea (eventualmente per le persone che possano avere difficoltà ad utilizzare gli strumenti informatici);

In entrambi i casi va individuata la modalità per prenotare l’appuntamento per ottenere il nuovo documento.

Anche il Ministero dell’Interno, come già detto sopra, ha un ruolo importante nella vicenda, perché dovrebbe definire se il documento cartaceo – che scade in una data successiva al 3 agosto 2026 – mantiene una validità come documento di riconoscimento, oppure no.

Inoltre, sarebbe quanto mai opportuno che i Comuni non rilasciassero più documenti cartacei, neanche per le ragioni di “urgenza” indicate nella circolare del 2017, proprio per evitare che sorgano problemi di utilizzo del documento dopo la data del 2026, prevista dal Regolamento Europeo.

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