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PagoPA, cos’è, come funziona e come pagare servizi pubblici online



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PagoPA è il portale nazionale dei pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Ed è in continua evoluzione, con nuovi servizi disponibilità e una migliorata esperienza di pagamento. Cos’è PagoPA? Come pagare online con PagoPA ? Qui il quadro aggiornato.

Pubblicato il 31 lug 2023



PagoPA è il portale nazionale dei pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Ed è in continua evoluzione, con nuovi servizi disponibilità e una migliorata esperienza di pagamento. Cos'è PagoPA? Come pagare online con PagoPA ? Qui il quadro aggiornato

PagoPA è il sistema nazionale per i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione, grazie al quale possono essere effettuati tutti i pagamenti effettuati da cittadini e imprese verso qualsiasi tipologia di Ente pubblico.

Dal 2016 ad oggi, pagoPA ha registrato una crescita esponenziale e costante, sia in termini di transazioni che di controvalore dei pagamenti.

Nel 2021 ha gestito oltre 182,5 milioni per un controvalore di circa 34 miliardi.

Nel 2022, invece, le transazioni gestite hanno superato i 331 milioni per un controvalore di circa 61 miliardi. Solo nel 2023, si osserva una media di oltre 12 milioni di utenti che hanno effettuato oltre 30 milioni di pagamenti al mese tramite la piattaforma.

Guardando al totale degli enti creditori in perimetro, alla fine del primo semestre 2023 sono 21.700 gli aderenti di cui 7.884 Comuni.

Cos’è pagoPA e come funziona

pagoPA è un sistema realizzato per semplificare e aumentare la qualità e la quantità dei servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI, etc…) ed effettuarli nella massima sicurezza.

pagoPa non è, quindi, un sito dove pagare, ma una modalità standardizzata di pagamento che si può utilizzare attraverso moltissimi strumenti e canali di pagamento diversi.

Accessibili sia tramite il sito dell’ente verso il quale occorre effettuare un pagamento (il sito del Comune per pagare la retta dell’asilo o quello dell’Ateneo per le tasse universitarie), sia tramite gli sportelli fisici e virtuali messi a disposizione da numerosissimi Prestatori di Servizi di Pagamento (detti PSP, ossia banche, istituti di pagamento e di moneta elettronica).

Parliamo dunque di sportelli bancari, home banking – ricercando la voce CBILL o pagoPA -postazioni ATM abilitate, le reti Mooney e Punto Lis , gli Uffici Postali, nonché le app di pagamento quali Bancomat Pay o Satispay.

Come si paga con pagoPA e cosa è possibile pagare

Innanzitutto, i pagamenti possono essere spontanei, ovvero eseguiti su autonoma iniziativa del cittadino (per esempio a fronte di una richiesta di servizio), oppure attesi, cioè dovuti richiesti dall’Ente a fronte di una posizione debitoria preesistente, come accade per i tributi comunali, le locazioni, i bolli, le bollette, le tasse universitarie, il ticket per i servizi sanitari etc.

Identificativo pagamento codice IUV

In ogni caso, qualsiasi pagamento è identificato univocamente da un codice, chiamato IUV (Identificativo Univoco di Versamento), attraverso il quale l’Ente associa il singolo versamento effettuato dall’utente alla richiesta di pagamento oppure alla posizione debitoria.

Nel caso di pagamenti spontanei, lo IUV viene generato al momento della richiesta di pagamento, mentre nel caso di pagamenti attesi lo IUV è generato a priori e associato alla posizione debitoria, e viene di norma notificato all’utente tramite un Avviso di Pagamento (vedi in seguito).

L’utente dovrà digitare il codice di pagamento oppure potrà fare una scansione del relativo qr code presente sul bollettino cartaceo (tramite app della banca o dell’ente e fotocamera del cellulare). In alcuni casi si trova già il pagamento da fare caricato sul sito dell’ente, dopo l’accesso (anche via Spid).

Dove si trova il codice IUV

Il codice IUV composto da diciotto cifre si trova nell’avviso di pagamento. Il suo posizionamento è vicino al QR Code.

Come pagare con pagoPA: tipologie e modelli di pagamento

Entrambe le tipologie di pagamento – spontanee o attese – possono essere eseguite tramite un unico modello di processo, ma dal punto di vista del cittadino versante può essere differenziato in base al touchpoint utilizzato per avviare il pagamento:

  1. Pagamento pagoPA sul sito web/mobile app dell’Ente : questa modalità riproduce la user experience a cui siamo abituati quotidianamente nell’utilizzo dei pagamenti digitali, dai consueti carta di credito e Paypal fino agli strumenti più innovativi (Satispay, Bancomat Pay, Masterpass, etc).
  2. La richiesta di pagamento viene attivata dall’utente sul portale o sull’app dell’Ente creditore e potrà avvenire tramite un unico Payment Gateway.
  3. Questo processo prevede che l’esecuzione del pagamento di un avviso precedentemente emesso da un EC avvenga presso le infrastrutture messe a disposizione dal PSP quali Banche e Sportelli ATM, Uffici Postali e Punti Postali, Bar, Edicole, Ricevitorie, Supermercati, Tabaccherie e altri Esercenti Convenzionati.
  4. L’utente, non essendo in possesso dell’Avviso di pagamento, dopo aver inserito i dati essenziali del servizio, utili per definire la posizione debitoria, potrà procedere con il pagamento.

PagoPA, come pagare in posta, tabaccheria, banca, su App IO

pagoPA con Poste

Per pagare con pagoPA alle Poste, si può utilizzare il bollettino postale che viene integrato negli avvisi da parte dell’amministrazione, oppure accedendo con SPID ai servizi Poste online.

pagoPA in tabaccheria

In tabaccheria si potrà pagare presentando il bollettino: l’esercente utilizzerà un lettore di QR Code per evincere i dati necessari.

pagoPA in banca

Allo stesso modo anche allo sportello della banca bisognerà portare il bollettino e mostrare il QR Code. Invece, è possibile anche pagare agli sportelli ATM grazie al circuito CBILL, selezionabile dal menù.

pagoPA su App IO

Per chi è utente di App IO integrata a pagoPA, è possibile pagare servizi e tributi direttamente dall’app in pochi secondi, utilizzando il metodo di pagamento preferito salvato nella sezione “Portafoglio”.

Questo è possibile tramite il messaggio contenente l’avviso di pagamento ricevuto in app dall’ente creditore oppure inquadrando il QR code riportato sul bollettino cartaceo. Lo storico delle operazioni è sempre consultabile dal “Portafoglio” di IO.

Come pagare con pagoPa il bollo auto

Il pagamento del bollo auto avviene tramite pagoPA, in una delle modalità descritte prima ma anche, per alcune regioni, attraverso i servizi digitali di ACI – Automobile club d’Italia.

Dalla home page del portale ACI si dovrà cliccare su “bollo auto” sulla destra.

PagoPA pagamento bollo auto

PagoPA pagamento bollo auto

In seguito, bisognerà cliccare su “Calcola e paga il bollo online” e nella schermata successiva su “Accedi”.

A quel punto si aprirà la finestra attraverso cui accedere alla procedura. Si può accedere alla piattaforma solo tramite SPID e CIE.

PagoPA bollo auto

PagoPA bollo auto

Scelta della modalità di pagamento pagoPa online

Una volta che l’utente ha trovato sul portale dell’Ente il proprio dovuto oppure ha compilato la sua richiesta di pagamento spontaneo, la fase di “check out” ossia di scelta della modalità di pagamento, è governata da una componente centralizzata chiamata Checkout.

Il Checkout nasce con l’obiettivo di offrire una esperienza unica al cittadino, qualunque sia la PA a cui si rivolge, e di garantire completa imparzialità e pari opportunità di concorrenza tra i PSP aderenti al sistema.

Il Checkout guida l’utente alla scelta del servizio di pagamento più conveniente, esponendo prima le modalità disponibili e, una volta selezionata la preferita, i PSP che offrono il servizio in quella modalità e in modo compatibile con le particolari caratteristiche della richiesta di pagamento, secondo lo schema di Figura 3.

Figura 3 – Percorso Checkout

Che cosa è un avviso di pagamento pagoPa

Nel caso di pagamenti attesi (tasse, bollette…), l’Ente Creditore ha l’obbligo di recapitare all’utilizzatore finale un Avviso con gli estremi del pagamento da effettuare, che deve essere sempre generato in modalità digitale ed in via accessoria in modalità cartacea per la notifica tramite i tradizionali servizi di recapito.

PagoPA SpA ha definito il modello degli Avvisi di pagamento cartacei, affinché sia unico ed uniforme a livello nazionale.

La seguente Figura 4 mostra il modello per il pagamento in un’unica soluzione, riproducibile in un’unica pagina in formato A4.

La pagina è suddivisa in 5 fasce orizzontali, ciascuna destinata a specifiche informazioni per l’utente finale.

Nell’intestazione sono presenti il logo dell’Ente Creditore, il logo di pagoPA® e l’oggetto del pagamento.

Nella seconda fascia si trovano i soggetti interessati al pagamento: Ente creditore e destinatario dell’avviso (soggetto pagatore).

In seguito ci sono le informazioni su quanto pagare, entro quando e dove, con una lista esaustiva di canali disponibili online e sul territorio.

Infine vi è la sezione contenente i dati necessari per effettuare il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA:

  • QR-Code, per la lettura automatica dei dati dell’avviso tramite le app di pagamento o le apparecchiature dei PSP;
  • codice fiscale dell’Ente Creditore, o in alternativa il suo codice interbancario CBILL , utile per i pagamenti tramite Home Banking;
  • Codice Avviso, una stringa di 18 numeri che identifica univocamente la posizione debitoria e ne consente il pagamento presso tutti i canali abilitati a pagoPA;
  • se previsto dall’Ente Creditore, vi è anche un Bollettino Postale PA, utile per effettuare il pagamento presso gli Uffici Postali di Poste Italiane.

PagoPA mette a disposizione degli Enti Creditori diversi modelli di avvisi, per supportare al meglio diversi casi d’uso, come ad esempio il pagamento rateizzato, il pagamento di contravvenzioni del Codice delle Strata o i modelli in due lingue per le aree in cui vige il bilinguismo amministrativo.

Il modello di avviso di pagamento va utilizzato non solo per i pagamenti attesi, ma anche per i cosiddetti “pagamenti spontanei”, ovvero richieste di pagamento spontaneo generate sul sito dell’Ente.

Pagamento Pa tramite POS e F24

Il correttivo del Codice dell’Amministrazione Digitale pubblicato a gennaio stabilisce che tutti i pagamenti elettronici confluiranno progressivamente nel Nodo nazionale dei pagamenti, compresi quelli effettuati tramite POS e F24.

Per i secondi siamo in attesa di apposito Decreto attuativo, mentre per i primi PagoPA ha già pubblicato nelle SANP il flusso che descrive come integrare i pagamenti effettuati tramite POS allo sportello nel sistema pagoPA.

La soluzione prospettata coinvolge anche il soggetto che eroga il servizio di accettazione delle carte di pagamento (cosiddetto Acquirer), che molto spesso coincide con la Banca Tesoriera dell’Ente.

In questo scenario l’operatore dell’ente, al momento della richiesta di pagamento da parte dell’utente allo sportello, deve disporre di apposita interfaccia nei propri sistemi informatici per richiedere il codice IUV associato a quel pagamento (già esistente in caso di pagamento atteso, altrimenti generato al momento in caso di pagamento spontaneo) e per trasferirlo all’Acquirer. A seguito del pagamento il sistema dell’Ente riceve la ricevuta del pagamento..

Successivamente l’Acquirer (o la sua banca di appoggio), al pari di qualunque PSP aderente, genera ed invia al Nodo il Flusso di Rendicontazione ed invia alla Banca Tesoriera (BT) il rispettivo bonifico (SCT – Sepa Credit Transfer), il tutto secondo gli standard definiti dalle Linee guida PagoPA. In fase di riconciliazione, l’Ente potrà scaricare i Flussi di Rendicontazione relativi ai POS insieme agli altri flussi predisposti dai vari PSP.

Come iscriversi online e accedere a pagoPA (forme di autenticazione utente)

In generale, riguardo alle forme di autenticazione dell’utente, le Linee Guida di pagoPA lasciano libera scelta all’Ente, quindi attualmente è possibile trovare sia servizi a libero accesso (tipicamente l’esecuzione di pagamenti spontanei o attesi tramite inserimento del codice IUV) sia servizi che richiedono una forma di autenticazione, debole (registrazione al portale) o forte (SPID, CNS o CIE). L’autenticazione in genere è richiesta dagli Enti per poter consultare il dettaglio della propria posizione debitoria, oltre allo storico dei pagamenti già effettuati con le relative ricevute di pagamento.

Leggi: Comune di Roma, “ecco come diffondiamo i pagamenti elettronici”

Nel caso in cui l’identificazione avvenga secondo il dettato dell’art. 64, comma 1 del CAD (cioè attraverso CIE o CNS, SPID) il PSP può dare piena fiducia all’identificazione fatta dall’Ente, la tratta tra Ente e Nodo dei Pagamenti-SPC. e quella tra Nodo e PSP utilizzano collegamenti realizzati in modalità sicura.

PagoPA: quali vantaggi per cittadini e PA

Da quanto esposto fin qui appaiono evidenti i vantaggi per cittadini e PA.

Per i cittadini, pagoPA significa innanzitutto multicanalità completa, indipendentemente dalle dimensioni del proprio Ente di riferimento.

Tutti avremo le stesse opportunità in termini di varietà di canali e strumenti di pagamento e parità di costi di commissione, che iniziano ad essere sempre più vantaggiosi grazie alla trasparenza e alla concorrenza che il sistema porta con sé (come prospettato) e grazie alla Psd2.

pagoPa significa omogeneità e semplicità della user experience con una pluralità di funzioni accessorie al pagamento: consultazione della propria posizione debitoria aggiornata, avvisatura digitale, ricevuta immediata con valore liberatorio, etc.

Per le PA, significa innanzitutto efficienza e risparmio nella gestione del ciclo di vita del pagamento, con particolare riguardo alle attività di riconciliazione (ufficio ragioneria). Inoltre, alcuni primi casi di studio rilevano un miglioramento nell’attività di incasso, in termini di rispetto delle scadenze ed in termini di minori insoluti.

Leggi: La PA del futuro sarà invisibile al cittadino, ecco come

Attori di pagoPA e loro ruoli

Figura 1 – Sistema pagoPA

Il sistema pagoPA è composto da:

  • Pubbliche Amministrazioni/Gestori di pubblici servizi: sono gli Enti Creditori, ovvero i beneficiari dei pagamenti che transitano nel sistema. I Gestori di pubblici servizi sono soggetti ai quali le PA hanno affidato, quindi esternalizzato, tali servizi (ad es. acqua, rifiuti, parcheggi, etc.), che possono aderire in via facoltativa;
  • Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP): è il soggetto che eroga il servizio di pagamento, cioè incassa la somma dal cittadino e la trasferisce sul conto dell’Ente Creditore. Si tratta quindi di banche, istituti di pagamento o istituti di moneta elettronica che forniscono servizi bancari e/o di gestione di conti di pagamento e che, nell’ambito di pagoPA, offrono i propri strumenti e canali di pagamento (con carte di credito o di debito, app/home banking, ATM, sportelli fisici, etc.).
  • Cittadini e imprese che devono effettuare un pagamento a favore di una PA e scelgono tra gli strumenti e i canali di pagamento messi a disposizione da tutti i PSP aderenti al sistema.
  • Nodo dei Pagamenti – SPC: è l’infrastruttura tecnologica sviluppata e gestita da PagoPA SpA che si pone al centro tra PA/Gestori di pubblici servizi e PSP
  • Intermediari/Partner Tecnologici: sono soggetti che forniscono all’Ente creditore il servizio di connessione al Nodo dei Pagamenti. Gli Intermediari sono soggetti pubblici già aderenti al sistema (tipicamente Regioni), mentre i Partner Tecnologici sono soggetti privati che vendono il servizio di connessione.

Leggi: CityPay, così l’Anagrafe di Torino adotta il mobile payment su PagoPA

L’obbligo di adesione a questo sistema, per le PA, è sancito dall’art. 5 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dall’articolo 15, comma 5bis, del D.L. 179/2012, i quali stabiliscono appunto che esse sono obbligate ad offrire ai cittadini la possibilità di pagare elettronicamente e che, per farlo, devono avvalersi della piattaforma tecnologica nazionale denominata Nodo dei Pagamenti. Sono obbligate ad aderire anche le società a controllo pubblico (escluse le società quotate) e i gestori di pubblici servizi.

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